Lo so lo so lo so, ci saranno almeno 266 post in cui dico la stessa cosa e cioè che mi riprometto di scrivere più spesso sul blog e poi invece ci sono "spazi temporali" assurdi da quei post a quello successivo che la distanza tra la Luna e la Terra è una passeggiata al lungomare.
Avete ragione!!!
Però le ricette ci sono devo solo scriverle e sistemare alla bell'è meglio le foto!!!
Questa che vi regalo oggi però è fresca fresca di fornelli, perchè fatta ieri e sono così entusiasta e contenta del risultato che dovevo pubblicarla praticamente subito.
La settimana scorsa la mia amica Sara mi ha portato una bella cassettina con le arance amare, ce sono alla base delle marmellate di arance più buone in assoluto e del profumatissimo liquore Grand Marnier. Era da tanto che desideravo provare a fare la marmellata, bella e buona come quelle che spesso mi gusto negli hotel a colazione durante i nostri viaggi lontani, su una bella fetta di pane tostato ed imburrata, dolce, ma con quel magnifico retrogusto amaro e con il sapore meraviglioso che si sprigiona di arance.
Ebbene, ci vuole qualche giorno per "spurgare" i frutti, ma nulla di faticoso, perchè si tratta solo di cambiare acqua una volta al giorno per tre giorni, e poi si se si vuole dare proprio un bell'aspetto alla nostra marmellata c'è il lavoro di tagliare a Julienne finissime le scorzette, ma vi assicuro che non ci si mette tanto e il risultato è esaltante.
NOTA: il termine MARMELLATA è valido solo per le confetture a base di agrumi, come arance, limoni, cedri, mandarini e varie, per tutto il resto il nome da utilizzare è CONFETTURA
Io avevo 2,800 kg di arance amare, che al netto, dopo i tre giorni di spurgo, pulizia delle calotte, eliminazione dell'albedo, sono diventate 1,750kg. Per questo quantitativo finale ho poi utilizzato pari peso di zucchero e 3 limoni. Nella ricetta vi do le dosi per un Kg di arance amare pulite e spurgate.
MARMELLATA DI ARANCE AMARE ( di Arone D'Alessandria)
Per 1 kg di arance amare, già spurgate e pulite (vedi sopra)
1 kg di zucchero semolato
3 limoni
Lavate bene le arance e poi punzecchiatele per una decina di volte ognuna con i rebbi di una forchetta. Mettetele in una bacinella riempite di acqua e copritele con un piatto ed un peso sopra. Cambiate l'acqua una volta al giorno per tre giorni.
Sterilizzate i vasetti di vetro con i loro coperchi (io li metto in forno e porto la temperatura a 100°C per 15 minuti, dopo ci ce spengo il forno e prendo i vasetti solo al momento di riempirli):
Il quarto giorno, scolate l'acqua e pulite le arance dalle calotte, inferiore e superiore.
Con un pelapatate o un coltello affilato prelevate le scorze e tagliatele a julienne finemente. Tagliate le arance a metà ed eliminate i semini, dopo di ché togliete l'albedo, operazione facilissima dal momento che essendo state in acqua tre giorni verrà quasi naturale.
Sminuzzate e tagliate le arance e mettete in un tegame abbastanza capiente insieme alle scorzette, mescolate e fate cuocere circa una mezz'oretta, cioè il tempo ce servirà più o meno a spappolare la polpa.
A questo punto aggiungete lo zucchero, mescolate lasciate andare per un quarto d'ora il tempo che servirà allo zucchero per sciogliersi. Nel frattempo spremete il succo dei limoni e recuperate quel po' di polpa che rimane nello spremiagrumi senza i semini. Aggiungete il succo dei limoni nel tegame, mescolate e fate cuocere.
A me per il quantitativo di arance ricavato, di cui vi parlo prima della ricetta, sono serviti circa 40-45 minuti per arrivare a fare la prova della goccia su un piattino e farla scorrere in verticale e capire che la mia marmellata era pronta per essere versata nei barattoli di vetro. Nell'insieme vi risulterà liquida, ma se versate una sola goccia ed una sola su un piattino e lo mettete in verticale, vedrete che la goccia dopo un paio di cm di cammino inizierà a fermarsi, questo è il momento per capre che è pronta.
Riempite i vasetti di vetro sterilizzati, chiudeteli bene e ribaltateli a testa in giù, coprite con una tovaglia pesante o una coperta e lasciate raffreddare lentamente, insomma lasciateli lì sotto fino al giorno dopo.
Da quel momento potete riporre i vostri vasetti in dispensa, o regalarli, o riempirci le crostate e le torte, o gustarvela a colazione o servirla con degli ottimi formaggi stagionati.
ENJOYYY!!!