Il Falsomagro già dal
nome, con cui i Siciliani da Est ad Ovest da Nord a Sud dell’Isola chiamano questo preparato di carne,
dice tutto!
Si chiama così perché vuole indicare una pietanza di carne che
all’aspetto sembri “magra”, ma che invece magra non è, per la presenza nel ripieno
di cacio, mortadella e uova!!
Ovviamente come tutte le ricette tipiche della Sicilia ogni città o provincia, ma più di tutto ogni famiglia, ha la SUA
ricetta, e così a Catania è diversa da quella di Messina e Palermo, a Catania
si va di mortadella, a Palermo di prosciutto, c’è chi usa la
pancetta! Una cosa in comune comunque c’è, oltre alla bontà indiscussa, ed è che
parliamo di un rotolo di carne di fesa di manzo riempita di ingredienti che
regalano tutto il sapore a questo piatto tipicamente Siciliano!
Qualche cenno storico ci dice che c’era già qualcosa di simile ad un rotolo di carne farcito, durante la dominazione Aragonese in Sicilia nel XII secolo, ma si parla di “rollò”.
Probabilmente la nascita di questa ricetta risale all’epoca
dei Monsù, quando per sbalordire gli ospiti, i cuochi delle famiglie nobili cercavano sempre ricette nuove ed in questo caso inventarono un piatto
di carne chiamato “farcie de maigre”, cioè carne farcita con verdure, farcita
di magro appunto,
ma come è di solito il popolo Siciliano tradusse “farcie de maigre” in “falsomagro”, e pensò quindi non ad una farcia “magra” come le verdure e
gli odori, ma a qualcosa di “falsamente” magro…come salsicce, uova e
formaggi!!!
Nell’Agrigentino lo si chiama anche “braciulùni”, che altro non è che la versione di quelle che sono le braciolette,
piccoli involtini ripieni, del Messinese!
La versione Catanese originale non ha presenza di pomodoro, anche se molti diranno il contrario, mentre il pomodoro in
salsa o in concentrato è presente in tante altre provincie! C’è chi
mette l’uovo sodo, chi una frittatina, chi magari ha riportato la ricetta di
famiglia con la presenza di verdure, quali spinaci e pisellini, impossibile affermare
quale sia la versione ufficiale, perché a mio avviso non esiste… l’unica
regola fissa è che si tratta di un rotolo di carne farcito di base con macinato
di carne più tutto quello che lo renderà
un secondo da ricordare! Si tratta dunque
di un piatto Siciliano per eccellenza, che fa piatto della Domenica, di
piatti dei giorni di festa!
Io ho unito un po’ tutta la Sicilia, perché ho messo la mortadella come a Catania, ma ho anche aggiunto il
concentrato di pomodoro come in altre zone dell’isola!
A voi la scelta di provare e gustare!
FALSOMAGRO SICILIANO – Farsumagru
700 g di fesa di manzo in un un’unica fetta (aperta a libro)
200 g di carne di manzo macinata
150 g di salsiccia (priva del budello)
200 g di formaggi : Caciocavallo, pecorino con pepe, provola
(Io li ho messi grattugiati)
100 g di mortadella (una fetta spessa ½ cm)
1 uovo
3 uova sode piccole
1 cipolla piccola
1 cucchiaio di pisellini freschi sbollentati (facoltativo)
Prezzemolo
2 spicchi d’aglio (potete ometterlo dalla farcia, ma non per
insaporire il sughetto di cottura)
1 cipolletta fresca
Sale
Pepe
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 cucchiai di sugna (strutto buono!)
½ bicchiere di vino rosso
150 ml di acqua
(in aggiunta come contorno pisellini )
Preparate la farcia mescolando, con le mani in una
ciotola, il macinato di carne con la
salsiccia
sgranata, se lo gradite unite uno spicchio di aglio tritato
finissimo a cui avrete levato “ l’anima”, prezzemolo e cipolla finemente
tritati, l’uovo crudo, la mortadella a
cubetti finissimi, i formaggi grattugiati (ma potete anche scegliere di farcire il vostro falsomagro con uno dei
formaggi a listarelle), il sale e il pepe.
Aprite la fesa di manzo a libro, ottenendo un rettangolo (senza lacerazioni e/o buchi), eventualmente se lo preferite
o non avete un coltello adatto chiedete che ci pensi il macellaio, e
spalmate la farcia su
tre quarti della fetta di carne, lasciando un quarto di carne libero per poterlo arrotolare
senza rischiare fuoriuscite di ripieno. Nella parte iniziale della
farcia, quella che verrà arrotolata per prima, fate tre fossette dove adagerete
le tre uova sode, spargete (se vi piace l’idea, ma è solo per dare più “fantasia”
alla fetta una volta cotta e tagliata) un cucchiaio di pisellini
sbollentati e chiudete il rotolo. Piegate bene
a chiusura le due estremità del vostro falsomagro e legate bene con lo spago
da cucina e salatelo.
In un tegame ( lo potrete anche cuocere al forno) fate rosolare lo spicchio d’aglio con la cipolletta fresca e pepe nello strutto e nell’olio extra vergine di oliva, e a questo punto “sigillate” il pezzo di carne farcito da tutti i lati. Aggiungete il vino rosso e fatelo sfumare a fuoco vivace. Nel frattempo
sciogliete il concentrato di pomodoro con l’acqua e una
volta che il vino sarà evaporato versatelo nel tegame. Chiudete con un coperchio e
lasciate cuocere circa 90 minuti, ricordandovi di tanto in tanto di girare il
falsomagro.
Una volta cotto fatelo riposare, preferibilmente servitelo
tiepido o anche a temperatura ambiente (e questa è una cosa molto
comoda, perché potete preparare questa pietanza anche il giorno prima).
Per completare togliete il pezzo di carne dal suo sughetto e cuoceteci dei pisellini
che servirete caldi nel piatto di
portata insieme alle fette di carne.
Bibliografia: “Profumi di Sicilia -Il libro della cucina
Siciliana” di Giuseppe Coria- ed. Cavallotto
E' vero, il falsomagro fa parte della nostra tradizione. Ricordo ancora come lo faceva mia madre e, prima di lei, mia nonna. Era un rito: preparare prima tutti gli ingredienti e poi chiuderlo e cuocere. Era il piatto della domenica e dei giorni di festa. Anch'io lo faccio ancora con grande soddisfazione dei commensali. Presa però dalla fretta, di solito, lo compero già confezionato dal mio macellaio di fiducia che, peraltro, devo dire è molto vicino a quello di casa mia.
RispondiEliminaL'unica differenza rispetto al tuo è che a casa nostra, dopo averlo rosolato, si faceva cuocere in una buona salsa di pomodoro, oppure, per un piatto .... leggero, in un buon ragù. Con la salsa o il ragù si condiva poi la pasta. A volte lo cuocio in bianco tipo "agglassato". Complimenti, mi piacciono tanto questi piatti della tradizione. Grazie Lidia
Oh mamma che poesia!
RispondiElimina@Linda: cosa vuol dire "agglassato"?
Pellegrina l’ agglassato, è il sughino che si crea con le cipolle di carne cotta al tegame. Qua in Sicilia si fa spessissimo e in quantità tali da poterci condire sia le fette di carne che un buon piatto di pasta!
EliminaApprovo! Magnifica idea, la pasta con il sugo d'arrosto, poi, è buonissima (d'inverno con un bel vento freddo-umido...).
EliminaMi sembra buono lo farò sicuramente lo faccio già ma un po' diverso ma sempre buono grazie per avere condiviso la ricetta
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