Aprile è il mese in cui si inizia la pesca delle piccole acciughe o alici, che in pratica nonostante il nome diverso sono la stessa cosa cambia solo l'aera geografica perchè il pesce di cui parliamo è "Engralis Encrasiolus". A volte, erroneamente, si pensa che la differenza stia nel fatto che le alici siano il pesce fresco o messo sott'olio, mentre le acciughe siano solo quelle conservate sotto sale. Ma non è così, perchè in pratica i due termini sono sinonimi.
Questo pesciolino ha un sapore dall'aroma intenso e gustoso ed è molto usato in cucina, anche perchè abbastanza economico. Qui a Catania vengono chiamati "masculini", e si pescano lungo tutta la costa del Golfo catanese, che passa anche ad un centinaio di metri da casa mia, il Porticciolo di San Giovanni Li Cuti, da dove salpano ancora piccole imbarcazioni a notte fonda per rientrare con le reti cariche di pesce alle prime luci dell'alba.
Anche padron 'Ntoni ne "I Malavoglia" di Giovanni Verga, libro che ho amato tantissimo ne parlava dicendo, «sentono il grecale ventiquattr'ore prima di arrivare, (...) è sempre stato così, l'acciuga è un pesce che ha più giudizio del tonno».
Qui da noi c'è un primo piatto che a me piace moltissimo che si fa appunto in questo periodo fino all'Estate, ogni famiglia ha la sua ricetta, io faccio un mix con la ricetta di mia suocera e i consigli del mio pescivendolo e vi assicuro che il risultato, se amate il genere è favoloso.
PASTA CON I MASCULINI (Alici)
500 g di alici fresche, pulite e diliscate aperte a libro
500 g di penne lisce
2 acciughe dissalate
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
5-6 cucchiai di olio extra vergine di oliva
4-5 cipollette fresche
1 mazzo abbondante di finocchietto selvatico
Pepe
Sale
Pangrattato
1 spicchio d’aglio
Uvetta passa
300 g di formaggio Pepato fresco a fette
1 bicchiere di Marsala secco
Pinoli
Mettete l’uva passa n ammollo nel Marsala e mettete da parte.
Lavate e mondate il finocchietto, eliminando i gambi
centrali più grossi,; portate ad ebollizione abbondante acqua salata e
sbollentate il finocchietto selvatico un paio di minuti. Prelevate il
finocchietto, conservando l’acqua di cottura perché è dove cuocerete la pasta,
e mettetelo in una ciotola.
In una padella larga soffriggete l’olio e le cipollette
fresche tagliate finemente, con una bella macinata di pepe nero e fate
sciogliere le due acciughe. Dopo circa
5-6 minuti, versate le alici e lasciatele cuocere per circa 10 minuti, aggiungete
l’estratto di pomodoro e mescolate. Non vi preoccupate se le alici si
spezzetteranno, non è un problema.
Tagliuzzate grossolanamente il finocchietto selvatico sbollentato e
aggiungetelo alle alici e mescolate, dopo un paio di minuti spegnete il fuoco.
Nel frattempo portate ad ebollizione l’acqua dove avete
sbollentato il finocchietto e cuocete la pasta al dente!
In una padellina a parte tostate velocemente i pinoli, e
metteteli da parte. Abbrustolite il pangrattato con lo spicchio d’aglio, che
poi eliminerete.
Scolate e ripassate su carta assorbente l’uvetta passa.
Preriscaldate il forno a 180°C
Scolate la pasta e conditela con le alici e il finocchietto
e aggiungete l’uvetta passa e i pinoli.
Ungete di olio extra vergine di oliva una teglia e
ripassatela con il pangrattato aromatizzato all’aglio versate metà della pasta,
fate uno strato di formaggio Pepato fresco e ricoprite con la pasta rimanente.
Spolverate altro pangrattato ed infornate, avendo cura di coprire la superficie
con della carta stagnola per non fare seccare troppo la pasta.
Buonmooooosto raccogliento un pò di idee per i compleanni mesi prossimi dei mie maggiolini. Ottimo questo piatto. Buona Pasquetta
RispondiElimina(PS. Le alici da noi a Trieste si chiamanop "sardoni" nulla a che fare con le sarde... ciaoo )
che meraviglia questo piatto! mi è venuta l'acquolina e la gusterei proprio adesso che è ora di andare a dormire pensa.... complimenti!
RispondiEliminaChe splendido mare e che orrendo casermone dietro! Che peccato!
RispondiEliminaE ci credo che è buona la pasta, buca lo schermo! Ero in cerca di acciughe e mi sono trovata proprio con questi micropescetti che dici tu. Un incubo pulirli anche se sono molto ma molto buoni. Li ho fatti con la pasta, ma molto meno ricca e ci stanno benone. Spero di riuscire a fare questa ricetta prima o poi. Niente da fare, la cucina siciliana tra le cucine regionali non la batte nessuno.