I macaron li avevo già fatti, riusciti al
primo colpo, ma mai più rifatti, non perché penso alle mode o perchè non mi sino piaciuti, ma perché son
sincera ridussi la cucina ad un campo di battaglia …e la cosa si è ripetuta
qualche giorno fa.
La colpa della situazione disastrata della mia cucina nell’ultimo
weekend di vacanze è tutta di Ilaria, ma la perdono perché finalmente ad
MTChallenge abbiamo una sfida di Gennaio che non sia “detox”… faccio
outing..per me MTC non deve avere MAI nulla di light..a maggior ragione nel
mese in cui finiscono le vacanze di Natale, il freddo si impossessa di noi e le
giornate sono spesso grigie. Se volete stare a dieta non giocate ad MTC! OH.
La ricetta per questa sfida è del
Maestro dei Macaron Monsieur Hermè e si, a parte qualche problema con la prima
prova, devo dire che alla seconda sono rimasta soddisfatta.
La mia sfida va dritta alla proposta salata, perché amo
sfidare me stessa e anche se piuttosto scettica in principio, ci ho provato e
mi sono ricreduta… so che leggendo la ricetta a qualcuno può venire un senso di
malessere, ma sono onesta, il guscio dolce e croccante del macaron ben si sposa
con la crema al burro e acciughe con sfumature di limone… del resto io adoro
fare i crostini di pane con acciughe e miele. Non ho voluto sradicarmi troppo
dai sapori che per me si sposano bene con questa crema al burro ( e allo stesso tempo "puliscono" il palato) e così sono
andata dritta alle ricette tradizionali Siciliane: ho pensato all’insalata semplice di
arance che spesso completano i nostri pranzi invernali, che condisco con
finocchietto selvatico (lo so che è Inverno, ma la mia pianta in giardino me ne
riesce a regalare sempre qualche rametto!) e cipolletta fresca..e pepe.
Non ero fiduciosa nel risultato…ma ho ribaltato i pronostici
.. ricetta riuscita ed equilibrata!!
Con questa ricetta partecipo all’ mtc
MACARON Ricetta di Pierre Hermé
(per circa 32-35 macaron)
150 g zucchero al velo
150 g farina di mandorle
110 g albumi vecchi (almeno 3 giorni)( io ho usato albumi di
6 giorni conservati in frigo) – divisi in due ciotole da 55g l’una
Per lo sciroppo
150g zucchero semolato
50ml di acqua
TPT (tant pour tant)
Tostate leggermente la farina di mandorle in forno a 150°C per
circa 10 minuti. Lasciate raffreddare completamente.
Passate al mixer la farina insieme allo zucchero al velo per
ottenere una miscela aerea e impalpabile e passate successivamente al setaccio
(due volte)
Incorporate i primi 55 g di albume crudo al TPT servendovi
di una spatola in silicone. E’ necessario che amalgamiate bene in modo da
ottenere una pasta morbida, omogenea e densa.
Per la meringa Italiana
Versate lo zucchero semolato e l’acqua in un tegame dal
fondo spesso. Inserite un termometro a sonda (io uso quello economico dell’Ikea)
e cuocete a fuoco medio. Quando la
temperatura arriva a 115° simultaneamente cominciate a montare i gli albumi
restanti (che avrete già messo nella ciotola della planetaria) ad alta
velocità. Se, una volta che lo zucchero comincia a bollire, tendesse ad
attaccarsi utilizzate un pennello bagnato in acqua fredda e passatelo sui lati
(come per il caramello).
Quando il termometro raggiunge i 118° versate lo sciroppo a
filo sulla meringa (non ancora completamente montata) avendo cura di farlo
scivolare sulla parete della ciotola. Continuate a montare per un altro minuto.
Poi diminuite la velocità e montate ancora per circa 2-3 minuti o comunque fino
a quando il composto risulterà bello gonfio, lucido e bianchissimo e la temperatura
sarà scesa a 40°C. Solo a questo punto la meringa potrà essere aggiunta alla
pasta di mandorle.
Macaronage
Incorporate inizialmente una piccola quantità di meringa
alla pasta di mandorle e mescolate in modo da rendere l’impasto più fluido.
Aggiungete la restante meringa usando una spatola in silicone, mescolando dal
centro verso i lati esterni e raccogliendo continuamente l’impasto. Quando il
composto comincia a diventare lucido fate la prova del Macaronner ovvero l’impasto è pronto quando sollevando la spatola
ricadrà sulla ciotola formando un “nastro pesante” che ricade con una certa difficoltà.
A questo punto desiderando ottenere due colori utilizzando
lo stesso impasto ho messo metà composto in una sac-à-poche mentre l’altra l’ho
colorata con qualche goccia di colorante alimentare in pasta Wilton (Orange)
mescolato bene e poi messo in un’altra sac-à-poche con bocchetta diametro 10
mm.
Spremete bene il composto fino alla fine della tasca, questa
operazione è molto perché eviterà la formazione di bolle d’aria. Chiudete con
due o tre giri la tasca e fermatela con una molletta.
Pochage
Mettete il foglio di carta forno su cui avete disegnato i cerchietti con una matita, su una teglia (io microforata) e tenendo la tasca verticale posizionatevi a circa
2cm sopra la teglia. Iniziate a formare
dei bottoncini di impasto seguendo lo stampo in silicone oppure il vostro
template. Spingete la pasta torcendo ogni volta la tasca di un quarto di giro.
Continuate sulle altre teglie fino all’esaurimento dell’impasto. Picchiettate delicatamente con la mano il
fondo delle teglie in modo da uniformare i macaron ed eliminare eventuali bolle
d’aria.
Croutage
Lasciate riposare i gusci a temperatura ambiente, da almeno
30 minuti a 2-3hs (io li ho fatti riposare circa un’ora). Questa operazione è
molto importante in quanto serve a creare una pellicola fine, secca e
resistente sui gusci, e che diventa poi croccante in fase di cottura. L’umidità
solleva il guscio senza screpolarlo e alla base si forma il collarino.
Poiché i tempi di croutage
possono variare a seconda della temperatura esterna, per verificare che i gusci
siano pronti per essere infornati, sfiorate delicatamente la superficie di un
guscio; la pasta non deve incollarsi al dito.
Io ho fatto il pochage su fogli di carta forno su cui avevo
disegnato dei cerchi di circa 3,5 cm di diametro.
Cottura
Pre riscaldate il forno a 180°C
Infornate a 180°C per i primi 2-3 minuti fino a che si forma
il collarino e il macaron si solleva leggermente. Dopodiché abbassate la temperatura
a 140-150° e cuocete per ulteriori 10.
Le temperature e i tempi di cottura sono assolutamente
indicativi e dipendono dal proprio forno.
Sia Hermé che Felder suggeriscono la cottura ventilata, ma a
mio parere i macaron colorano troppo facilmente e asciugano in modo eccessivo.
Io ho usato forno ventilato, ma Ilaria utilizza il forno in
funzione statica.
Una volta cotti, togliete la teglia dal forno e fate
scivolare il foglio dei macaron su un ripiano fino al completo raffreddamento.
E’ importante NON LASCIARE il foglio sulla teglia altrimenti continuerà la
cottura.
Staccate i macaron lentamente dal foglio di carta forno e
con l’indice create un piccolo avvallamento che permetterà una farcitura più
abbondante. Lasciate i gusci con la parte “piatta” rivolta verso l’alto.
I vostri macaron sono pronti per essere farciti. Oppure
potete conservarli in frigorifero fino a 48 ore o congelarli.
Crema al burro, acciughe e limone
50 g di burro bavarese a pomata
5 acciughe sott’olio
scorza di limone grattugiata (poco meno di mezzo limone)
In un mixer mescolate tutti gli ingredienti. E inserite in
una sac-à-poche.
Gelatina di insalata di arance, cipolletta fresca e
finocchietto selvatico
75 ml di succo di arancia Navel
Scorza grattugiata di 1 arancia Navel
5 g di gelatina in fogli
1 rametto di finocchietto selvatico fresco
1 cipolletta fresca (molto molto sottile)
Sale
Pepe macinato fresco
Mettete la gelatina ad ammollare in acqua fredda e nel
frattempo filtrate il succo di arancia e fate scaldare in un pentolino.
Strizzate la gelatina, e fatela sciogliere nel succo di
arancia caldo, dove aggiungerete la cipolletta tagliata a rondelline finissime,
una macinata di pepe nero, un pizzico di sale, il finocchietto tritato fresco e
la scorza di arancia grattugiata. Mescolate bene tutto, versate in un
contenitore grande tanto quanto serve per avere una gelatina di 4 mm circa di
spessore. Fate raffreddare e passate in frigo per fare addensare ( ma anche in
15-20 minuti in freezer non di più otterrete la vostra gelatina!).
Con un cutter di 4 cm di diametro tagliate la gelatina e
prelevate con una spatolina i cerchi da poggiare su una metà di macaron (quelli
chiari) e coprite con l’altra.
Riempite i macaron arancio con la crema di burro e acciughe
e limone e coprite con l’altra età dei gusci.
Fate riposare in frigo per 24 ore e servite.
Questo abbinanento è perfetto per un aperitivo.
Cara Flavia, sono veramente estasiata 👏 Tanti complimenti, sono una meraviglia!
RispondiEliminache dire! sono a bocca aperta.. io non ho il coraggio ancora... ma in fondo ho cominciato a preparare tutto.... sono perfetti ma anche l abbinamenti non scherzano. baci
RispondiEliminaFabiola... ma alla fine hai fatto qualcosa di ottimo anche tu!! Se non ci si prova ..non sapremo mai se ce l'avremmo fatt!
EliminaChe spettacolo! Te lo dico anche qui.. e te lo dirò al raduno a Napoli! Non avrei avuto dubbi avresti sfornato una prelibatezza e, infatti, puntualmente non hai deluso le aspettative :)
RispondiEliminaE tu sei troppo gentile...e ne ho avuto prova proprio al raduno!
Eliminaacciughe burro e limone mi piace assai!! avevo assaggiato dei macarons al burro e acciughe ma non mi avevano convinta, il contrasto era eccessivo dolce-salato ma forse era il ripieno troppo salato, come al solito va saputo dosare e il tocco di limone sicuramente fa la differenza. Grazie per questa dritta, ci proverò anche se non proporrò le acciughe per la sfida, ho in mente altro ;-)
RispondiEliminaarance e finocchietto li adoro e anch'io nel giardino ho ancora il finocchietto!
grandissima!
Temevo te infatti con le acciughe! Sono certa che anche tu riuscirai a stupirci.... non aver messo il sale, bastando quello delle acciughe e aver dosato al giusto il burro per quel tot di acciughe ha fatto si che il dolce del macaron ben si equilibrasse con la crema.... la gelatina di inslata di arance era necessaria secondo me per "pulire e sgrassare"
EliminaMolto molto interessante soprab tutto le farce ma non è nelle mie corde devo accontentarmi di prendere da qui. Buona giornata
RispondiEliminaero scettica, ma tanto tanto anche io, ma ho dovuto provarci, perchè non amo restare con i dubbi e ancor di più detesto aver rimpianti
Eliminavado a chiudermi in un gabinetto con la porta a chiave per la vergogna.
RispondiEliminaBelli ma soprattutto mi piacciono per scelta degli accostamenti. Dal burro che richiama la francia al finocchietto.
Tecnica padroneggiata alla grande, scelta delle farcie molto elegante.
trac...trc..(rumore della serratura mentre chiudo a chiave)
ma senti chi parla?! Quello che zitto zitto ha pubblicato per primo e ci ha sorpresi tutti, forza esci dal bagno ... che magari ti becchi anche un applauso ;)
Eliminawow!
RispondiEliminaI mancarono salati non mi attirano...se pensati da me
RispondiEliminaPerò quelli pensati da te li assaggiati volentieri prima capire.
Penso siano proprio belli
Belli, belli, bellissimi, avre voglia di assaggiarli queste farce mi stuzzicano proprio, io ho una gran paura di fare uno schifo ;)
RispondiEliminaAò Tamara ste cose non le voglio ne leggere ne sentire, daiiiiiiiiiiiiiiiiii
EliminaIntanto non c'è da avere paura e poi credo che se non ci si butta non sapremo mai i nostri limiti fin dove possono arrivare! Tra l'altro se anche dovessi fare qualche errore con i macaron (ma ne dubito conoscendoti) ...ricorda che sarà proprio quello ad insegnarti .... FORZAAAAAAAAAA
EliminaCan you translate this recipe into english please? Thank you Flavia!
RispondiEliminaOh for sure, just be patient some days and you'll get the translation, ok?
Eliminadavvero molto carini e dai gusti abbinati a meraviglia, certo che quelli con gelatina di arancia e finocchietto sembrano decorati a pennello! complimenti!
RispondiEliminail finocchietto...tutto merito della mia pianticella
EliminaNon penso mi piacciano i tuoi accostamenti solo perché anche io siciliana; penso invece siano di un' eleganza disarmante, equilibrati in maniera sorprendente. Trac...trc ( rumore della serratura del bagno dentro cui mi sto chiudendo, come Gambetto ).
RispondiEliminaeh senti chi parla, la gentilezza e finezza fatta persona..... anche a te dico esci dal bagno che so già che tirerai fuori delle magnifiche opere d'arte
EliminaNon vedo più il mio commento. Dicevo che trovo elegantissimi i tuoi macaron ed inusuali e sicilianissimi. E concludevo come Gambetto. Trac...trc.
RispondiEliminaE' la terza volta che provo a lasciarti un commento. Dicevo che i tuoi macarons mi sembrano sicilianissimi, eleganti ed inusuali. Come te, insomma...
RispondiEliminaE concludevo come Gambetto. Trac...trc...
Stando spesso in Francia ho assaggiato diversi macarons in città diverse da sud a nord, ma non quelli di Hermé, e sono ancora in dubbio se mi piacciano o no. Uno dei motivi, oltre al prezzo folle ma questo è un altro discorso, è proprio la secchezza che a volte si incontra nell'impasto. Quindi concordo con la tua osservazione sulla cottura. La seconda farcia poi mi sembra poetica, e molto ben adatta alla sostanziosità del biscotto in sé.
RispondiEliminaPellegrina ti ringrazio. Io ho assaggiato sia quelli di Ladurèe in Francia che quelli di Hermè a Tokyo.... e li ho trovati ottimi, ma certo son gusti e di base io mi sono abbandonata a gusti classici proprio perchè non ho osato rischiare di rimaner delusa
EliminaVa be'...e quindi non ne potevi portare qualcuno a Napoli?!?!
RispondiEliminaCome Giulietta, non mi arrischio a farli ma i tuoi li assaggerei volentieri...quelli al burro e acciughe in modo particolare!
Beata te che hai già fatto i compiti...io li sento incombere...ho il fiato dei macaron sul collo 😄
guarda non so come ci siano arrivati sani e salvi i biscotti di mandorla a Napoli senza subire traumi...figurati se portavo i macaron!!! E comunque si..mi son levata proprio un bel peso ahahahah
EliminaSecondo me ti sei proprio superata! Mi piacciono tantissimo! Ottimo lavoro!
RispondiEliminaFabio
Che dire... Io non ci sarei arrivata a questi abbinamenti. Il macaron salato ancora non fa parte del mio immaginario ma certo sì, sarebbe interessante provarlo. Se poi li trovassi pronti... ancora meglio!!
RispondiEliminaNon ci sei arrivata solo perchè non sono parte del tuo quotidiano probabilmente .... ma se pensi a qualcosa di tipico della tua regione secondo me potresti arrivare ad osare
Eliminabellissimi, golosi gli accostamenti dei ripieni, che trovo azzeccatissimi. Ad essere sincera, a me attirano molto più che quelli dolci. Mo' mi faccio un po' di training autogeno per convincermi che ci riesco...
RispondiEliminatu fai parte del GOTHA...certo che ci riesci.... per quello ho fatto prima....così non mi vien l'ansia a pensare ai vostri capolavori
Eliminala Sicilia nel sangue e nel macaron...poteva mai essere diversamente?
RispondiEliminaassolutamente no....brava Fla!
ahahahah...di sicuro la Sicilia nella panza ahahahahah grazie Pat
EliminaNon sono una fan dei macarons e l'ho dichiarato pubblicamente. Questi tuoi però mi stanno facendo ricredere, certo che se me li avessi portati a Napoli sarebbe stato di molto meglio, egoiste!
RispondiEliminae se li portavo a Napoli e non ti fossero piaciuti??..l'h fatto per altrusismo..capisci???
EliminaFlavia, che posso dire?!? La freschezza e la sicilianità dei tuoi macaron mi arriva sino a qui (e un po' di km ci sono). A parte gli abbinamenti azzeccati, come mi piace che si veda il finocchietto selvatico nella gelatina di arancia. Uno spettacolo. Ci vorrebbe un bel bicchiere di vino bianco gelato...e potrei invitare pure Montalbano a degustare.
RispondiEliminate mi sa che il commissario lo inviteresti perchè hai un debole...confessa!!!
Eliminala ola me la gioco per l'introduzione, questa volta, perche' certe verita' van dette- e quella che vuole l'mtc incompatibile con la dieta e' una specie di dogma.
RispondiEliminaSolo che poi mi e' difficile tornarmene seduta, dopo questi macarons. Facciamo che mi inginocchio su quelli al finocchietto e arancia, che sono la traduzione immediata di quello che intendo per pasticceria salata, ossia con le stesse tecniche del dolce, applicate al suo opposto. E per quelli alle acciughe, li prenoto, per la prossima volta che vengo a trovarmi: mi incuriosiscono troppo, se fossi in Italia li avrei gia' rifatti (quanto meno, provato a ),ma con le materie prime che ho qui preferisco alzare la mano e avvisarti, che voglio una vagonata di quelli! Bravissima!
OOOOOOh.... così si fa.... MTC èMTC ..altro che detox, altro che light.... io voglio le sfide TOSTE!!!
EliminaSono in estasi (oltre che rincoglionita), ero convinta di averti commentato qui ma di fatto devo averlo fatto altrove. Però vorrei che ci fosse il mio commento di ammirazione anche qui, perchè io, da amante degli agrumi e del finocchietto oltre misura, davanti alla gelatina con la filigrana di finocchietto avevo pensato di chiudere baracca e burattini e saltare la sfida. Poi però ci sono, qualche numero più giù, ma i tuoi restano una goduria da salivazione come i cani di Pavlov.
RispondiEliminaDetox? Ligth?! Ma de che?!!
RispondiEliminaDopo tutto quello che ci siamo sconfanati a Napoli manco mi ricordo più cosa vogliono dire queste parole! :D
Avevo scorso i tuoi macaron da Facebook, ma ora che leggo a fondo le ricette sono strabiliata dalla loro bellezza e perfezione di abbinamenti.
Ne prenoto un vagone per l'aperitivo!
Vabbé, mi sono stufata di discorsi di dieta e detox per la semplice ragione che mi piace troppo mangiare. Il giorno che mi mettere a regime, lo farò e zitta ma continuerò a cucinare per gli altri.
RispondiEliminaIo te l'ho detto a Napoli: questi sono due capolavori. Di stile, di gusto, di armonia. Il primo avvolge la bocca di vellutato profumo di mare ma il limone ti spiazza con un'illusione di freschezza. Il secondo, perché ovviamente vanno mangiati in quest'ordine, finisce l'opera e pulisce la bocca con sentori di agrumi e la meravigliosa eleganza del finocchietto. Li A D O R O, letteralmente.
Se avessi potuto fare un'accoppiata salata, avrei voluto essere te.
Grazie Flavia, ti stritolo.
La crema al burro di acciughe dev'essere una fantastica! Belli e super buoni i tuoi macarons. Bravissima!!!
RispondiEliminaFlavia sono una meraviglia! Complimenti per il coraggio negli accostamenti, ma sembrano favolosi!
RispondiEliminaEccomi qui, finalmente, che ti devo dire? Sono a dieta perenne, ma in fondo, se i macaron si mangiano salati, non sono mica più calorici di un piatto di pasta con le sarde, no? Amo tutto della tua proposta, a partire dalla cena al burro con le acciughe e x finire con uno degli accostamenti che l'ha mia metà siciliana ama di più: l'insalata di arance. A Siracusa l'ho assaggiata con delle fantastiche alici marinate, da impazzire. Brava cara Flavia, sono sempre felice quando ti vedo.
RispondiEliminahai pubblicato a tempo di record ma commento solo ora, chiedo venia! Fantastici i tuoi abbinamenti, la freschezza delle arance e del limone, la sapidità delle acciughe e l'aroma pungente della cipolletta, davvero stuzzicante!!!
RispondiEliminaCara Flavia i tuoi macaron mi hanno colpita subitissimo! Quella gelatina di arance è da sballo, e anche la crema burro e aggiughe è un meraviglioso abbinamento, complimenti tanti tanti :)
RispondiEliminaUn abbraccio maria teresa
Sono d'accordo con te, MTC non può essere light :) e sospetto che la mia cucina sia stata ridotta più o meno come la tua... ma ne sarà ben valsa la pena, perché questo abbinamento è molto invitante. Per di più trattandosi di macaron salati, che ho scoperto essere deliziosi! Grazie per la ricetta Flavia :)
RispondiEliminaFantastica questa gelatina!!!!
RispondiElimina