Una cosa avevo in mente: la “Sicilia in bocca” ..ma poi mi si è accesa una lampadina e ho pensato
che una delle cose siciliane più conosciute al mondo sono i cannoli, e così ne
avrei messo uno tra Tapas, Montadito e Pincho, ma avevo tante idee, troppo
mescolate e purtroppo questo mese abbiamo una sola possibilità e così ho
tagliato la testa al toro (ma non prendetemi per un matador) e ho cambiato filo
conduttore alla mia sfida, avrei fatto il “Cannolo Siciliano”, che di cannolo
ha le forme, e di Siciliano i prodotti che ho utilizzato, ma non ho messo
nemmeno una briciola dei veri cannoli che si trovano in bella mostra
grandi e piccoli, con ricotta, crema e
cioccolato in tute le meravigliose pasticcerie Siciliane!
Montadino:
servito su una fetta di pane o mini panino, con tanta roba, e direi che facendo
le mafaldine con i semini di sesamo sopra, che qui chiamiamo giggiulena, non
potevano mancare le panelle Palermitane, a forma di cannolo naturalmente, qui
sorgeva un dubbio, a Catania le migliori mafaldine si devono mangiare per legge
ed obbligo(degli intenditori) con la mortadella con il pistacchio di Bronte ed
ecco che mi sono attenute alle regole, mai scritte, ma quei cannoli andavano
riempiti con qualcosa di ricco e cosa c’è di meglio della Sicilianissima
Caponata??Ne ho fatta una mia versione che sta tra quella di melanzane e quella
Catanese che vuole peperoni e varie.
Pincho: l’idea
mi piaceva da impazzire e quindi ho osato! Si perché ho fatto un pincho “da
bere”, e comunque non si devono usare posate e così come ti infilzo il “cannolo”
di pacchero ripieno?? MA con la cannuccia con cui bere la vellutata di broccoli…per
il miglior equilibrio di una pasta che “vruoccoli” come deve essere!
Tapas: questa è
forse la più semplice nel senso che la zucchina con i pomodorini e il
pesce spada qua da noi sono un “must” , e lo so che partivo avvantaggiata, ma
per la semplicità di esecuzione credo che li proporrò spesso ai miei aperitivi
in giardino…perché qua è ancora Estate per fortuna!!
TAPAS: CANNOLO SICILIANO
Per il “montadito” – Pane e cannoli di panelle ripieni di
caponata con mortadella al pistacchio
Mini mafaldine
Cannoli di panelle
caponatina
Qualche fetta di mortadella con pistacchio
MAFALDINE
(circa 32 pezzi)
300 g di semola
rimacinata
100 g di farina manitoba
2 g di lievito di birra secco
225 ml circa di acqua
1 cucchiaino abbondante di sale
10 g di strutto
1 cucchiaino scarso di zucchero
semi di sesamo
Si può lavorare sia a mano che in planetaria.
Nella ciotola del KitchenAid (ma se lavorate a mano usate
una ciotola capiente) mescolate bene le farine con il lievito di birra secco e
lo zucchero, dopo di che con il gancio ad uncino in movimento a bassa velocità
aggiungete l’acqua fino a fare amalgamare bene gli ingredienti, aggiungete
l’olio ed aumentate la velocità, lavorate per 3-4 minuti ed aggiungete il sale.
Continuate a lavorare per altri 4-5 minuti a velocità 4.
Dovrete ottenere un impasto morbido e compatto.
Formate una palla e mettete in una ciotola coperto con
pellicola per alimenti a lievitare fino al raddoppio. Ci possono volere un paio
d’ore, ma a seconda delle temperature e dell’umidità nell’ambiente anche un’ora e mezza o tre, quindi vale sempre il fatto
che l’impasto deve raddoppiare di volume.
Riprendete l'impasto e lavorate per un paio di minuti circa
dando le pieghe del secondo tipo cercando di incorporare aria. Formate una
palla e fate riposare coperto dalla ciotola a “campana” per una mezz’oretta
circa.
Tagliate circa 32 pezzi del peso di 20 grammi ognuno e formate
dei cordoncini a cui darete prima la forma di un serpente o una doppia “S” che
unirete con il finale del cordoncino.
Metteteli su una teglia o sulla leccarda del forno rivestita
di carta forno e fate riposare un’ora coperti con pellicola e a questo punto
preriscaldate il forno a 220°C funzione “ventilato”; spennellate le mafaldine
con un po’ di acqua e spargete sopra i semi di sesamo. Infornate a forno caldo
abbassando la temperatura a 200° e cuocete fino a che prendono il classico
colore dorato intenso.
NOTE: come tutto il pane se mangiato appena fatto è meraviglioso,
ma potete anche congelarle dentro ad un sacchetto per alimenti. Essendo così
piccoli si scongelano in un paio d’ore.
CAPONATINA
1 melanzana tagliata a fette e messa per almeno mezz’ ora in
acqua e sale
1 peperone rosso (privato dei semini e delle
"coste" bianche interne)
1 cipolla piccola di tropea (tagliata sottile)
2 cucchiaio di aceto
1 costa di sedano (sbollentato precedentemente)
1 costa di sedano (sbollentato precedentemente)
1 cucchiai di zucchero
sale e pepe
capperi
olive
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
In una padella fate soffriggere uno spicchio d'aglio nell’olio
extra vergine di oliva e versate la melanzana tagliata a cubetti, quando questi
saranno cotti e dorati, prelevateli con una ramina e metteteli in una ciotola,
senza carta assorbente, nella stessa padella con lo stesso olio versate e cuocete il
peperone, fino a quando sarà morbido, togliete i pezzetti di peperone
sempre con una ramina e metteteli nella stessa ciotola con le melanzane, infine
soffriggete nella stessa padella la cipolla finemente affettata, e quando sarà
morbida e "passita" aggiungete capperi, sedano e olive ed insaporite 5 minuti, aggiungete l'aceto e lo
zucchero, che avrete mescolato insieme, amalgamate bene fino a che lo zucchero sarà sciolto sulle melanzane e
peperoni, salate e pepate e mescolate bene e coprite e fate raffreddare, potete
preparare la caponatina anche un paio di giorni in anticipo.
NOTE: Anche la caponatina può essere congelata.
PANELLE
125 g di farina di ceci
375 ml di acqua
Sale
Pepe
Prezzemolo tritato finemente
Oli di mais per friggere
Setacciate la farina in una pentola a fondo spesso e
mescolando con una frusta iniziate ad aggiungere l’acqua a temperatura
ambiente, continuate a mescolare fino a terminare il liquido. Aggiungete il
sale e il pepe e mettete sul fuoco e mescolate sempre fino a quando il composto
non inizierà a staccarsi dalle pareti.
Spegnete il fuoco ed aggiungete il prezzemolo tritato,
mescolate e rovesciate su un piano di marno, o su un piano di lavoro dove
avrete steso della carta forno, coprire con un altro foglio di carta forno e
stendete con un mattarello, fino ad ottenere uno spessore di 3-4 mm. Tagliate
delle losanghe e arrotolatele sui classici “cannoli” di alluminio di piccolo
diametro (sono quelli che si usano per i cannolicchi mignon in pasticceria), e
poi fermateli con un laccetto di silicone da cucina, o anche spago per arrosti,
ma senza stringere, perché in cottura si gonfiano un po’.
Friggete in olio bollente in profondità, una volta dorati,
lasciateli scolare e intiepidire prima di sfilare i cannoli (vi brucereste
sicuramente) e levate il laccetto di silicone o lo spago.
Con un cucchiaino piccolo piccolo riempite delicatamente i
cannoli di panelle con la caponatina.
Tagliate le mafalfine, mettete sulla parte inferiore un po’
di mortadella, poggiateci sopra il cannolo di panella ripieno di caponatina e
chiudete con la parte superiore del panino e fermate con uno stuzzicadenti.
Per i Pinchos “da bere”- pasta coi “vruoccoli”
(per 6 pezzi)
6-8 Paccheri
3 cucchiai di ricotta di pecora
200 g di broccolo siciliano
1 cucchiaio di Cacio Ragusano stagionato grattugiato
1 cucchiaio di uvetta Sultatina,
1 cucchiaio di pinoli
1 ciuffetto di finocchietto selvatico
Sale
Pepe
Olio extra vergine di oliva
Cuocete in abbondante acqua i broccoli e non buttate l’acqua.
Ammollate l’uvetta in acqua.
Tostate velocemente, stando attentissimi a non bruciarli, i
pinoli in un padellino.
Portate a bollore nuovamente l’acqua di cottura dei broccoli
e quando bolle salate e versate i paccheri, nel frattempo preparate il ripieno
mescolando la ricotta con l’uva Sultanina, i pinoli il finocchietto sminuzzato,
un cucchiaio di broccoli, il Cacio Ragusano grattugiato, salate e pepate.
E mettete in una sac à poche.
Versate in un boccale i broccoli lessati, 2-3 cucchiai di olio
extra vergine di oliva e 2-3 mestoli di acqua di cottura dei paccheri e
frullate tutto con un frullatore ad immersione, dovrete ottenere un composto abbastanza
liquido, eventualmente aggiungete un altro po’ di acqua di cottura della pasta
e aggiustate di sale.
Quando i paccheri son cotti al dente, scolateli e fateli
intiepidire.
Versate la salsa di broccoli nei bicchierini piccoli.
Con un “tondino” in allumino (tipo quelli che si usano per i
biscotti di Natale da appendere) o anche con le cannucce fate i fori su due
lati dei paccheri, riempiteli con il composto di ricotta ed inserite le
cannucce, avendo cura di pulirle perché da un lato la ricotta avrà fatto
qualche “sbavatura”.
Appoggiate la cannuccia con il pacchero ripieno sul bordo
del bicchierino.
Tapas “Cannolo di zucchina fritta con pesce spada,
pomodorini e capperi”
(per 6 pezzi)
3 zucchine verdi medie
Olio di mais per friggere
1 fetta di pesce spada (150 grammi circa)
1 cucchiaio di capperi
1 spicchio di aglio
4-5 pomodorini datterini
1 cucchiaio di mandorle a lamelle
Olio extra vergine di oliva
Sale e pepe
Tagliate le zucchine a metà in obliquo così da dare la forma
dei cannoli Siciliani, e svuotateli aiutandovi con i “cannoli” di alluminio da
pasticceria. In ogni porzione di zucchina inserite il “cannolo” di alluminio e
friggetele in olio di mais bollente, in profondità. Scolatele su carta assorbente
appena avranno preso il dorato scuro.
Nel frattempo tagliate a dadini piccoli il pesce spada,
lavate e mondate i pomodorini, tagliateli a pezzettini, dissalate i capperi.
In una padellina soffriggete due minuti lo spicchio di aglio
nell’olio extra vergine d’oliva, aggiungete i pomodorini e dopo due minuti
versate il pesce spada e i capperi, cuocete 3-4 minuti non di più aggiustate di
sale se serve, una macinata di pepe e spegnete.
Tostate velocemente le mandorle a lamelle, avendo sempre l’attenzione
a non bruciarle.
Riempite le zucchine con il composto di pesce spada,
decorate una estremità dei cannoli con le mandorle.
NOTE: Possono esseri preparati ance la mattina per la sera,
conservateli in frigo, ma in questo caso le lamelle di mandorle mettetele solo
poco prima di servire.
Ma tu , qualche volta , lo vuoi fare riposare il cervello ? :-) Buongiorno eh !
RispondiEliminaChiara...ma certo che riposa eh..quando stiro ed in contemporanea guardo la tv..perchè se no mio marito non avrebbe camicie stirate per andare al lavoro ahahahahha
EliminaChe spettacolo,mi piacciono un sacco,applausi per te!!!
RispondiEliminaIn gara o con l'AUTOasterisco non lo so...ma davvero una triade di super tapas! Le mafaldine devo rifarle subito oggi adesso now! Super Flavia! Ti aspettano sempre qui i cappellacci di zucca cara...Non ti dimenticare! 😊
RispondiEliminaFlavia, sei un genio! Troppo belli, tutti e tre!
RispondiEliminaTutto estremamente creativo ed "autentico".
RispondiEliminaParla di te e della tua terra, magnifiche entrambe!;))
Grazie, di me parla sicuramente perchè so che dimostro con questa sfida che sono proprio un manicomio, come la mia cucina dopo questa battaglia!!! La mia terra di "adozione" si c'è...ma lo dico anche a te... è solo una piccola sintesi...ci sarebbe tanto tanto di più..ma ahimè mi son dovuta "frenare"
EliminaSpettacolare!!!
RispondiEliminaBravissima uno meglio dell'altro!
Bravissima e il pincho mi fa impazzire
RispondiEliminaBravissima e bellissima interpretazione e quel poncho faro o non gara è geniale
RispondiEliminaCiao Manu
no, va be', di nuovo... che te lo dico a fare?! Mi hai fatto venir voglia di Sicilia e basta, non aggiungo altro!
RispondiEliminala Sicilia sempre qua è ;)
EliminaLa Sicilia c'e' tutta. E c'è tutta la Flavia che sto imparando a conoscere.
RispondiEliminaTanta, esagerata, generosa, imprevedibile e vera.
Grazie Katia, spero di conoscerti davvero un giorno.... non c'è tutta la Sicilia, avrei voluto metterci la cassata, avrei dovuto usare un buon vinello delle pendici dell'Etna, e ancora ne avrei da aggiungere per rappresentare la Sicilia "in bocca".... ma pazienza
Elimina... no aspetta...
RispondiEliminaho letto bene, dù volt.
E comunque vado sempre lì, a rifugirarmi nelle foto, perché ci stò benissimo tra tutte queste tapas catanesi, arrotolate, avvolte, ripiene, farcite e pure infilzate! Al pinco non serve un asterisco, serve una olaaaaaa!!! A questo si può dire senza dubbio "pincho alla italiana", più chiaro di così? E te ne farei pure due di ole, se soltanto ce ne fossero stati due di paccheri e non uno, tanto di velluta ai broccoli per due ce n'è. Cara mia e siamo solo al pincho!
Perché della tapa con la zucchina (sempre a cannolo) non posso dire altro che chapò! Ripiena di spada e chiusa con le lamelle di mandorle, e questa ancora di più ricorda il dolce tipico…
Nel montadito però ti sei proprio sfogata! Mafaldine fatte da te (ops! mi sa che mi piglio la ricetta), farcite con panelle, sempre a cannolo e ripiene di caponatina!!!! Atenzione però non hai fatto mancare la mortadella, come dicono quelle "regole mai scritte" …
Intanto hai lasciato ben chiaro come si gioca all'MTC, rischiando, inventando e provando ma sempre tenendo presente che di cibo si tratta e come ci giochi tu con il cibo è un godimento incredibile! Il tuo fil rouge non é chiaro ma chiarissimo!
Senti Flavia, tu ci provi di nuovo… e mi sà che l'hai lasciato chiaro…
Mai lo sai che ho un debole per te, e ancora di più da quando mi hai insegnato a truccarmi meglio :D .... hai ragione di paccheri ne potevomettere di più, se solo se solo avessi usato un contenitore più grande, ma avrei snaturato il mio bicchiere, volevo il pincho da "bere" ....e soprattutto un difettuccio per non rischiare di ici voleva ahahahahahhahaha
EliminaSPETTAKOLARE, TUTTO.
RispondiEliminaL'idea dei cannoli siciliani declinata sul salato è semplicemente geniale; l'hai sviluppata in modo estremamente creativo e coerente, per me queste sono tapas pazzesche.
E stai attenta a dire che con le vittorie hai già dato: secondo me con questo trittico rischi di brutto! ;-)
Mapi tu sei sempre tanto buona con me, perchè mi vuoi tanto bene, ma dovendeo vederle sempre tutte le proposte dell'MTC, ti dico che già c'è chi ha veramente un posto sul podio..e va benissimo così perchè sai meglio di me quanto sia impegnativo e serio vincere MTC
EliminaNo ma...il pacchero infilzato con la cannuccia per bere è ganzissimo!!Per non parlare della ricetta, che una bella pasta co vruoccoli come si deve me la mangerei seduta stante. Ma anche il resto, a dire la verità :-D
RispondiEliminaDi tutto questo "ambaradan" il picnho da "bere" mi è piaciuto tantissimo come idea
EliminaNo, vabbè.. genio!! Tapas più sicule di queste non ce ne sono!!
RispondiEliminaIn realtà più sicule ci sarebbero, se avessi avuto la seconda possibilità avrei fatto al "Sicilia in bocca" mettendoci una cassata.... ma non c'è stata e quindi va bene così
Eliminatu sei fuori come un poggiolo....
RispondiEliminache fa rima con cannolo, oltretutto :0
senti, visto che sto prendendo appunti come se non ci fosse un domani, perche' vorrei ripetere tutto qua...
1. ricetta delle mafaldine: 1 cucchiaino abbondante di...? sale, suppongo... o no?
2. ricetta della caponata: non mi e' chiaro un passaggio: aceto e zucchero li scaldi o li metti a freddo, direttamente sulle melanzane e i peperoni?
Grazie!
Che son fuori come un balcone..beh lo sai eh!! :P ... e si 1. sarebbe il sale e lo aggiungo subito e per aceto e zucchero, li mescolo insieme da freddo e verso su tutto e lascio sciogliere. Sistemo subito e rimedio..grazie
EliminaNn so se ti farei vincere per le.mitiche mafaldine o per aver.fatto.un picho pazzesco
RispondiEliminaFlavia superlativa!!!!
io mi farei vincere per come son riuscita a pulire la cucina dopo ahahahah
Eliminano vabbè
RispondiEliminaavrai già dato, ma se ti passano il pinchos (che trovo geniele) è fatta!
Rosaria a ben pensarci al momento il pichos per te sarebbe perfetto ...tutto con una mano sola ;)
EliminaCavolo la foto che hai messo in copertina non rende. Non offenderti eh, ma non avevo assolutamente capito di cosa si trattava. Che fantasia e che lavoro: pazza!
RispondiEliminaperchè mi dovrei offendere?!.... ahahahahah pazza si lo sono ..anche nella scelta delle foto ahahahaha
EliminaAdesso mi autoinvito ai tuoi aperitivi in giardino. Posso? Io ho un debole per la cucina siciliana e tu me la presenti sottoforma di bocconcini che mangerei all'istante, facendo anche il bis tre o quattro volte :) Le mafaldine te le copierò, sappilo. E mi sa anche il bicchierino di pasta :)
RispondiEliminaAvevo visto il tuo trittico di cannoli su FB ma non avevo ancora avuto modo di leggere tutto con calma.. WOW! hai fatto tre tapas molto originali, ma con radici ben piantate nella tradizione siciliana, che è una cosa difficilissima ma tu sei sempre over the top!
RispondiEliminagrande Fla! bacioni
Flavia...ma sto cannolo!!!!
RispondiEliminaLa tua proposta è veramente geniale...e guarda quei panini che belli!
Sicché un grande in bocca al lupo da me
Un abbraccio
per i montaditos potrei morire.
RispondiEliminaHai messo insieme almeno 4 dei miei cibi preferiti:
1-le panelle, ne vado matta, in tutte le salse
2-la caponata di melanzane, come me le dai me le dai ma le melanzane sono in assoluto la mia verdura preferita, se poi me ne fai una caponatina con...
3-la mortadella con i pistacchi
4-le mafaldine con la giuggiulena, che solo a pronunciarla ti si riempie la bocca di pensieri positivi.
Mi sono arricriata cara Flavia.
5-non c'entrano con questo post, ma delle cassatelle di Agira ne parliamo?
I cannoli... solo tu!!!!
RispondiEliminaMitica e bellissime idee "legate" assieme con il gusto delle tue due patrie.
Brava Flavia
<3
Nora
Stupendo il tuo pincho!!!! Adoro questo tipo di creatività e tu ne hai da vendere!
RispondiEliminaComplimenti per i tuoi canollotapas!