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Mi rendo perfettamente conto che l’idea che io abbia usato
solo ed esclusivamente miele per l’esecuzione della ricetta di “cui sotto”
possa creare dubbi, così come erano venuti a me man mano che elaboravo l’idea
nella mia mente, ma al risultato posso dire che ne sono rimasta così
piacevolmente sorpresa che credo di dover sinceramente ringraziare l’MTC n.54
per avermi aperto un mondo e aver
proposto questa sfida!
Ora che non si pensi che io sia un’ignorante in materia di
Mieli, perché così non è, poiché quando vivevo in Puglia ed ero piccola mio
papà aveva le sue arnie e produceva dell’ottimo miele, credo il migliore a mio
avviso che abbia mai mangiato, sarà perché sono i sapori che restano nella
memoria di quando si è piccoli, ma era miele vero, fatto e mangiato, lo adoravo
nel latte e poiché era un miele per così dire “homemade” ricordo che ogni tanto
ritrovavo a galleggiare i micro pistilli dei fiori di mandorlo, del giardino
dove mio padre teneva le sue arnie. Nel giardino di una villa antica
bellissima, Villa Sforza, in centro al
paese dove vivevamo, di fronte al castello Normanno, c’era questa signora
anziana, la signora Sforza appunto, di quelle veramente che sembravano uscite
da un romanzo di fine ‘800, dai modi cordiali e garbati che curava il suo
giardino girando con un cesto fatto a mano, i guanti e il cappello di paglia,
dai suoi profumatissimi fiori al miele di papà il tragitto fu brevissimo,
divennero amici e lei aiutava spesso papà
a sistemare e curare le arnie tra gli alberi del suo frutteto e mi
ricordo queste due persone vestite come astronauti, di chiaro, con cappelli e retine a lavorare
con movimenti lenti tra migliaia di api….. Grazie a loro a come mi hanno
insegnato a rispettare queste laboriose operaie della natura, non temo le api,
anzi le amo!
Papà ha dismesso con le sue arnie da tanti anni ormai, ma a
me quel sapore di millefiori non lo leva più nessuno dalla memoria dei sapori
che custodisco sulle mie papille gustative, e a tutt’oggi non mangio quasi mai
fiore di questa varietà, perché i confronti sono impietosi, ma vivendo ai piedi
dell’Etna ed a pochi km da Zafferana Etnea, patria del miele, mi rifaccio molto
volentieri con la varietà ai fiori d’arancio.
Ora tutta questa storia solo perché nonostante io ami il
miele, l’ho praticamente sempre e solo usato al “naturale” e cioè mescolandolo
al latte, allo yogurt e credo qualche altra cosina molto “basic”..mentre con
questa sfida MTC mi sono veramente divertita, e anche se ho fatto una versione
“salata”, molto semplice, ho deciso di pubblicare prima questa ricetta dolce,
perché sono entusiasta, perché ho fatto tre scoperte in una, perché sono tre
basi da cui poter far partire un ricettario incredibile…. Insomma dai vi metto
la ricetta così capite meglio.
Due note vanno fatte, la prima è che credetemi il sapore del
miele è equilibratissimo sia nella frolla, sia nell’equilibrio dell’ “acidità”
delle arance della crema che nella ricchezza vellutata della meringa, temevo
qualcosa di stucchevole ed invece mi sono ricreduta, tanto da ritenere perfetta
l’aggiunta di un velo di miele sulla frolla.
La seconda nota, è quella dolente, le foto…fatte con iPad, e
come sapete, già non le so fare con la macchina fotografica( che a seguito dei
4 anni di viaggi e cibi è all’assistenza Canon), figuriamoci con un iPad..ma
spero rendano comunque onore ad una ricetta, che lo merita.
Con questa ricetta partecipo all’MTC n.54 di febraio 2016
MINI HONEY ORANGE MERINGUE PIES
Per la frolla al miele
150 g farina debole ( io Petra 5 del Molino Quaglia)
100 g di burro bavarese
30 g di miele di fiori di arancio Siciliano
1 tuorlo
Scorza mezza arancia Siciliana grattugiata
Tagliate il burro a cubetti e passatelo in frigo mentre
pesate e preparate gli altri ingredienti.
Mescolate il burro con la punta delle dita e il miele, unite
la farina, mescolate velocemente e aggiungete il tuorlo con la buccia
grattugiata di arancia. Mescolate bene e formate una palla, chiudetela in
pellicola trasparente e fate riposare il freezer per 15 minuti.
Nel frattempo preparate la crema di arance e miele.
Per la Crema di arance e miele
2 tuorli
20g maizena
50g miele di fiori di arancio
250 ml succo arancia fresco (spremuta)
Fate una spremuta di arance e passatela al colino.
Mescolate bene i
tuorli con la maizena setacciata, mescolate velocemente in modo che non si
formino grumi; aggiungete il miele e una volta che sarà ben amalgamato aggiungete mescolando il succo di arancia.
Mettete sul fuoco basso e mescolate fino a fare addensare la
crema. Spegnete il fuoco, mescolate velocemente e coprite con pellicola
trasparente per alimenti.
Preriscaldate il forno a 180°C.
Tirate fuori la pasta frolla al miele stendetela,
possibilmente su un piano di marmo infarinato, allo spessore di 0,5 mm, con un
cutter tagliate la frolla del diametro delle teglie (imburrate ed infarinate)
che utilizzerete (non più grande perché io non volevo fare dei veri e propri
cestini, ma delle base con un bordino solo di poco rialzato per contenere la
crema), riempite le tegliette bucherellate la frolla con i rebbi di una
forchetta, coprite con un pezzetto di carta forno e versateci sopra i pesi in
ceramica, oppure con dei fagioli e riponete in freezer 5-10 minuti.
Ed infornate per 10 minuti a 180°C abbassate la temperatura
a 170°C, togliete i pesi e la carta forno e proseguite la cottura per 5 minuti.
Sfornate e fate raffreddare, risulterà una frolla molto
morbida, ma potrete anche preparare questa base prima e conservarli in una
scatola di latta anche un paio di giorni)*.
Preparate la Meringa Italiana al miele
Per la MERINGA Italiana al miele
120 g di miele
60 g di albume
1pizzico sale
Versate l’albume nella ciotola della planetaria (io come
sapete ho il KitchenAid e riesce perfettamente a montare un quantitativo così
piccolo di albumi, perciò se non avete il KA ,sappiate che potete usare
comunque le fruste elettriche classiche) con un pizzico di sale e con la frusta
a filo cominciate a montare a velocità sostenuta quasi subito gli albumi
avranno preso una bella consistenza. Nel frattempo in un pentolino dal fondo
spesso portate il miele a 121°C, se non avete un termometro (ma io uso quello a
sonda dell’Ikea e va benissimo) vi accorgerete che sarete giunti alla
temperatura approssimativa che vi serve, perché il miele inizierà a fare una
schiuma chiara. A quel punto, iniziate a versare il miele direttamente nella
ciotola con la frusta in movimento, abbassate la velocità della planetaria e
finite di versare il miele, continuate a montare fino a che il composto non
sarà ben fermo.
Inserite la meringa in una sac-à-poche e se non la
utilizzate subito passatela in freezer.***
Assemblate le meringue orange pie, prendete le frolle, aggiungete un velo di
miele di fiori di arancio, coprite con un cucchiaio di crema all’arancia e poi
decorate con la meringa italiana, qua serve il cannello…e che bello caramellare
e servire!!
Consiglio di avere le basi pronte, poiché è secondo me
fondamentale preparare e servire il dolce al momento, ma davvero assemblare un
dolcino così è una delle cose più semplici e anche soddisfacenti che si possono fare in cucina, mentre si
hanno ospiti.
*La frolla, potete anche congelarla e cuocerla il giorno
prima, ma se preparate le base dei dolcetti anche un paio di giorni prima,
basterà conservarli in una scatola di latta o Tupperwre.
** La crema è velocissima da fare, e anche un giorno prima,
conservandola in frigo è possibile.
*** Per questa ricetta di meringa Italiana ho calcolato il doppio del peso di miele rispetto a quello degli albumi e comunque portato alla temperatura come si fa con lo zuchero di 121°C.La Meringa Italiana va comunque fatta e messa in freezer
(NON IN FRIGO, perché rischiate che si smonti un pochino e gli albumi facciano “Acqua”),
resterà morbida e la potrete usare in qualsiasi momento, ovvio che la si
conserva direttamente nella sac-à-poche , chiudendo le estremità con mollette
da cucina.
English version
This month the MTC was a really a challenge for me! I always
use honey to mix with hot milk or with yogurt, so when I tasted my recipe I was
reallu surprised. I made these mini pies without using any sugar but only
honey.. for pastry, for custard but above all for the Italaina meringue.
We call “Italian maering” when we whip white eggs with a hot sugar syrup, in this case I used
only hot honey..and the experiment was GREAT!!!!
ORANGE HONEY MERINGUE PIES
For the pastry with honey
1 cup + 2 Tbsp all purpose flour
1 stick butter
1 oz of honey (orange
flowers )
1 egg yolk
½ grated orange zest
Cut the butter into cubes and put in the fridge while you organize
the other ingredients.
Using fingertips mix butter and honey, add flour mix well and add the egg yolk with the grated
orange zest. Mix well and form a ball, wrap with cling film and store in freezer for 15 minutes.
Meanwhile, prepare the orange and honey custard.
For oranges and honey custard
2 egg yolks
1 Tbsp + 1 tsp cornstarch
2 oz honey (orange flowers)
1 cup fresh orange
juice
Make the orange juice and sieve it through a strainer.
Mix well the yolks with the sifted cornstarch, stir quickly so that no lumps are
formed; add the honey and once it is well blended, add the orange juice always
stirring.
Put on low heat and stir until thicken. Turn off the heat,
stir quickly and cover with cling film.
Preheat oven to 350°F.
Roll out the dough to slightly thinner than 1/8 inch and cut
it with a cutter the same diameterer of the mini pans (buttered and floured) that you
will use, fill the pans with pastryand prick it, cover with a piece of parchment
paper and pour the ceramic weights on and store in freezer 5-10 minutes.
Bake 10 minutes at 350°F, remove the ceramics weights and
parchment paper and bake other 5 minutes at 325°F. Remove from the oven and
let it cool, you can even prepare these pastry shells 2-3 days before and store
in tin.*
Prepare the Italian meringue with honey
For the Italian Meringue with Honey
4 oz of honey
2 oz of egg white
1 pinch of salt
Pour the egg white with a pinch of salt in the bowl of KitchenAid and with wire whisk work at high speed.
Meanwhile in a thick-bottomed saucepan bring honey to 250°F (249,8°F), if you don’t use a thermometer you will find that you will come to right temperature
when honey will begin to make a clear foam. At that point,
pour honey directly into the working KitchenAid bowl, turn down the speed and
finish to pour honey, continue beating until the mixture is very firm.
Place the meringue in a pastry bag, and if you don’t not use it immediately store
in the freezer. **
Assemble the orange meringue pies, take the shortbread, add
a thin layer of honey (the same you use for all the recipe), cover with a
tablespoon of orange custard and then
decorat with Italian meringue, with a torch caramelize the meringue and serve !!***
You can even brown the meringue in oven at 350°F.
NOTES: you can prepare pastry shells* and Italian meringue
in advance, ** the meringue must be stored in pastry bag in freezer and i twill
be ready to use whenever you need.
Anyway when you finish the piesi t is always better if you
serve them after caramelizing the meringue!
Enjoy!
Enjoy!
mai stata capace di fare la meringa...
RispondiEliminainvidio la tua ricetta ely!!!
e ti auguro un buon giovedi
daniela
https://infusodiriso.wordpress.com/
Anche questo ...mica poco :-)
RispondiEliminaGrande Flavia!
RispondiEliminaUna meraviglia cara Flavia! E già solo vededendo la foto della pasta stesa tutta uniforme, cosa che a me non riesce mai e poi tutto il resto non posso che dire "Chapeau!"
RispondiEliminaI tuoi dolcetti sono veramente invitanti anche fotografate con iPad, bellissima la meringa e sono sicura che il gusto è delizioso perchè anch'io mi sono meravigliata di come un dolce con solo miele non sia per niente nauseante.
RispondiEliminaQuesta sfida che ci ha fatto scoprire il miele oltre il cucchiaino al naturale è veramente fantastica
Ma quanto mi piacciono !! E trovo meravigliosa la crema...ecco, quella la mangerei a cucchiaiate davvero. Complimenti Flavia !
RispondiEliminaLa mia primissima idea, per questo MTC, era stata la meringa francese col miele, ma ho fatto l'errore di cercare conferme, imbattendomi in una ricetta di Lorella Fanella,che non mi convinceva, ma che ho eseguito ugualmente, fidandomi della fonte autorevole e che si è rivelata pessima. Le tue pies devono essere profumatissime!
RispondiEliminauna vera mielizia! l'adoro!!
RispondiEliminaanch'io ho usato solo miele d'arancio, la tua meringa è bellissima, è venuta perfetta, e l'insieme è una meraviglia!
RispondiElimina...buonissime e poi la meringa sopra una goduria!
RispondiElimina...mi aggrego ai tuoi fan!
RispondiEliminaMa se sono mini se ne possono mangiare tante, vero????
RispondiEliminaNo, perchè se tu mi dici che qualcuno mai potrebbe contenersi allora io sono davvero aliena!!
Sempre terribili i siciliani:))))))))
Incredibile che scherzi giochi la memoria: solo qualche giorno fa, leggendo il post di Sandra, mi sono ricordata che mia nonna teneva le api pure lei: ha smesso una decina di anni fa, intorno ai 98-99 anni, quindi me la ricordo bene nel suo scafandro bianco, ad armeggiare intorno alle arnie. :-) E hai ragione, il miele prodotto in casa, con qualche pistillo o impurità che viene a galla nella tazza di latte, ha tutto un altro sapore.
RispondiEliminaTu sei però fortunata, vivendo vicino a Zafferana... e la tua creatività in cucina non si smentisce mai: hai fatto delle mini pies semplicemente perfette, roba da salivazione istantanea. La classe non è acqua, e la tua è dolcissima.
Un abbraccio
Ti lovvo. Non solo perché i nostri dolci mostrano un'affinità elettiva, e non posso che adorarli, ma per il meraviglioso racconto che mi ha fatto venire voglia di miele, e perché mi hai insegnato come conservare la meringa!!!
RispondiEliminawow it look yummy
RispondiEliminache fortuna che hai ed hai avuto flavia.
RispondiEliminae questi dolci parlano da se bravissima come sempre
Quando leggo i racconti di chi aveva familiari con arnie proprie muoio d'invidia (della buona) perchè quel miele li, appena preso dai favi io non ho mai avuto la fortuna di assaggiarlo.
RispondiEliminaFlavia io credo che hai fatto un capolavoro, anche se hai messo il miele dappertutto. Quella meringa è un'opera d'arte. E anche dalle foto scattate con l'ipad si nota quanto tutto sia ben ruscito. Ti adoro Flavia, Grazie!
Io credo ci sia un legame più importante di quanto crediamo tra ricordi legati al cibo e alle materie prime e quello che noi realizziamo cucinando. Voglio dire che il valore che diamo ad alcuni ingredienti può davvero fare la differenza quando ci accingiamo a cucinarli. E se si unisce ad una solida conoscenza, come in questo caso, viene fuori una cosa bellissima. Complimenti!!!
RispondiEliminaQuando di buon miele si ha l'esperienza da bambini e quando si vive in un posto in cui si produce uno eccellente, non c'è bisogno di andare a cercare il miele selvatico della Papua-nuova-Guinea, senza sapere poi neanche come usarlo. Approvo sempre l'uso di prodotti locali, senza pensarci due volte.
RispondiEliminaE sai quale è il segreto del successo di queste tartelettes, anche se hai messo miele dappertutto? Il saperlo dosare. Non hai messo un kg di miele su 150 grammi di farina ;) Non hai caricato nessuna delle parti, ma ti sei mantenuta proporzionata e equilibrata con un eccellente risultato. Risultato che denota la tua conoscenza in materia di pasticceria. Guardo quella pasta frolla che è rimasta croccante, lo si vede da come si spezza, e dalle briciole che lascia, e la guardo anche cotta uniformemente. E la crema all'arancia, con la giustissima consistenza, per non parlare della meringa che sembra una nuvola e perfettamente caramellizzata.
Un incanto. Grazie Sra. Baker
Tutto ben pensato e realizzato.
RispondiEliminaQuella meringa è strabiliante e nasconde una crema all'arancia super!
Bravissima
Che bello il racconto del tuo papà apicoltore nel giardino della contessa! Un ottimo incipit per un libro, mi sembra di vedere la scena...bellissimo.
RispondiEliminaLe tue tartellette mi piacciono molto e ti credo in parola quando dici che il miele non è invasivo al gusto perché, come notava giustamente il dott. Meyers, ne hai messo una quantità molto equilibrata. La crema all'arancia deve essere una delizia, me la voglio ricordare per dolci futuri e la meringa italiana fiammeggiata è sempre stata un oggetto del desiderio che devo ancora provare a realizzare...troppo bella!
Resto sempre affascinata sia dai tuoi racconti sia dalle tue creazioni. Grazie!
RispondiEliminase per un petaloso hanno scritto all'Accademia della Crusca, io per questa meringa al miele scrivo direttamente allAccademia del Nobel . Se poi magari gliene mandassimo una fornitura, di queste meraviglie, qualcosa mi dice che il prossimo raduno lo facciamo a Stoccolma...:-)
RispondiEliminaGeniale e convincente, mai come ora!
Bravissima!
TechPave wow seems declicious
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