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“Affido le mie parole ad un foglio di carta perché il dolore
che ho nel profondo della mia anima è immenso. Ho provato a prepararmi, ma non
è possibile.
La mia mamma ha dimostrato
in questi ultimi dolorosi giorni la bellezza della sua anima. Non so
cosa abbiamo fatto io e mio fratello per meritare una mamma meravigliosa ed
unica. Chi l’ha conosciuta sa di cosa e soprattutto di chi parlo.
Il mio dolore so che sarà infinito e viaggerà sempre su un
binario parallelo a quello della mia vita. Tornerò alle mie passioni, alle mie
risate, a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno….. “
(dal mio discorso del 23 dicembre 2015, Monzuno)
…ricomincio da qui, ricomincio dal mio piccolo angolo sul
web, e ricomincio dilaniata nell’anima! Non è stato facile per me pensare di
riprendere, ancora più difficile è per me realizzare che qualcuno non leggerà
più i miei post, le mie ricette, i miei esperimenti! E' iniziato un uovo anno per tutti, per me è
iniziato il “primo anno” senza mia madre. È come se dovessi reimparare a
camminare senza avere le sue mani che tengono le mie ed è tutto così difficile.
Sapete che cosa c’è di reale in tutto
questo? Che ho purtroppo imparato sentendo un dolore inimmaginabile che il
cordone ombelicale non è mai stato tagliato il giorno che sono nata, ma il
giorno in cui ho dovuto dire addio alla mia mamma.
Ma questo è il mio angolino dove scrivo
di cucina e anche altro e tutto vorrei tranne che diventasse un muro del pianto
non sono così io e soprattutto non era così mia madre, che anzi anche negli
ultimi momenti della sua vita terrena mi ha insegnato tanto a cominciare dalla
forza, dalla dignità e dal vedere tutto con il sorriso sulle labbra!
A dicembre avevo tante ricette e idee
pronte per Natale da pubblicare, ma avevo un solo pensiero che era quello di
stare con lei, una delle mie tre colonne portanti e quindi così come ho
rallentato i miei ritmi nella vita reale è rallentata la mia vita virtuale,
perciò scusatemi se ora vi scrivo di cose che non servono più nell’immediato,
ma penso positivo e mi dico che invece sono cose su cui potrete portarvi
avanti.
A fine Novembre quando non tenevo la mano
a mia madre perché era assopita nel suo letto in ospedale ho passato il tempo a
preparare alcuni nuovi decori per uno dei miei due alberi di Natale, del resto
il mio blog porta nel nome anche la mia passione per il ricamo in generale e la
macchina da cucire, ma questo non significa che io sia tanto brava, però è un
passatempo che mi rilassa tanto e che mi piace. Il mio progetto era di ricamare
dei cristalli di neve a punto croce su tela di juta e farci delle manopole da
appendere all’albero di Natale. Ogni tanto mamma apriva gli occhi e mi chiedeva
di farle vedere dove ero arrivata e ogni volta mi sussurrava “come sei brava”….
Ho capito che non ho mai smesso di essere bambina con lei, del resto il solletico
riusciva a farmelo soffrire solo lei!
E comunque quando poi sono tornata a casa
per qualche giorno le ho nascosto uno dei miei quadratini di juta nella sua
agendina con una lettera, per lasciarle qualcosa di mio fino alla prossima
volta. Ho ritrovato questo piccolo ricamo nella sua agenda del 2015 dove ogni
giorno ha scritto qualcosa sulle giornate trascorse, questa agenda è ora
custodita gelosamente da mio padre ovviamente e così anche quel pezzetto di
juta ricamato a punto croce.
Ma il mio progetto l’ho portato a termine
e così tante piccole manopole sono
finite sul mio albero di Natale “grande” e ora ogni anno che passerà resteranno
un ricordo prezioso.
Di seguito vi metto la sagoma per
ritagliare la manopola, per lo schema dei cristalli di neve ho cercato in giro
sul web e mi sono affidata a quelli che più mi piacevano, vi lascio solo la
foto di un foglio di giornale strappato di un’amica, Laura, che ringrazio per
questo ma soprattutto per tutto il resto che ha fatto per me mentre non ero a
casa con Topsy.
Non mi resta che dirvi buon anno, e che
sono tornata ..ma non vuole essere una minaccia!
Materiale:
juta tagliata in quadrati da 15 cm x 15 cm
cotone Moulinè ( 2 fili) DMC 347
con questo lavoretto avrei voluto partecipare al contest di Alessandra, una donna forte veramente, ma non ci sono arrivata e mi scuso anche con lei, perchè ci tenevo tanto
English version
"I entrust my words to a sheet of paper because the
pain I have deep in my soul is huge. I tried to prepare myself to this moment,
but it was impossible.
My mom has shown in these painful last days the beauty of
her soul. I don’t know what my brother
and I did to deserve a mother wonderful and unique like her. Who knew my mom
knows what and especially who I am speaking about.
Now I know that my
pain will be endless, and will always travel on a parallel track to the one of
my life. I will be back to my passions, my laughters, and I always will see the glass half full and not
half empty... .. "
(from my speech of 23rd December 2015, Monzuno)
It si so difficult for me to start again to write on my blog, but it helps me, it is more difficult to realize that one person won’t read it anymore.
In December I had a lot of recipes and Christmas ideas to post
here, but my thought was only to be near to my mom, so excuse me if now I post
things out of period, but I am sure it could be useful for you in the future.
While I was in the Hospital with mom, when she was sleeping,
I embroidered some decorations for my Christmas tree and here it is my work.
I left one of these jute square in my mom notebook with a
letter just because at the end of November I went back home for few days… and
then she told me she was happy to get it!
Anyway my Christmas tree was beautiful and those decorations
will be always so important to me!
Materials:
Jute squares
DMC Moulinè cotton (2 threads) 347
Don't forget to hug your moms and tell them how much you love her, and if she is no more with you... hug who you love so much!
Altro che minaccia...è una gioia rivederti su questi schermi. Non che dubitassi della tua forza d'animo,sia chiaro.
RispondiEliminaSo che non è facile, ci sono passata 12 anni fa, avevo un legame fortissimo con lei, un infartone me l'ha portata via in 5 minuti, davanti agli occhi, non ero pronta ma penso che tu abbia sofferto più di me, a questi eventi non si è mai pronti. Ti auguro di conviverci al meglio con il dolore, che col tempo un po' si attutisce,lasciando spazio alla malinconia e e alla nostalgia.. un bacione grande! e comunque queste manopole sono favolose!
RispondiEliminatesoro...................ti voglio bene e un abbraccio alla tua mamma ... ovunque sia....
RispondiEliminaBello brava e buon proseguimento.
RispondiEliminaSo cosa vuol dire perdere il terreno sotto i piedi, ma per fortuna qualche nuvola di passaggio ci sostiene e ci porta lontano..
RispondiEliminaRicamare ha quasi preso il posto di cucinare e mi ci dedico appena ho un momento libro: mi fa bene.
Mi piace il tuo fiocco di neve.
Ciao
Isabel
Leggere questo post tra una telefonata e l'altra di mia madre e mio fratello che sono ai ferri corti mi fa riflettere non poco
RispondiElimina...
RispondiEliminaFlavia carissima, avrei voluto venire al funerale, ma mi sono ammalata qualche giorno prima di Natale e non potevo uscire; ho provato a chiamarti il giorno di Natale, probabilmente non hai sentito il telefono e non hai risposto. Poi ho sempre rimandato, perché sono una gran codarda e ho paura di affrontare il dolore, quello mio e quello altrui. Me ne scuso con te, ma sappi che non è passato giorno da che ho avuto la notizia, senza che pensassi a te e a lei.
RispondiEliminaSo che sei forte e che riprenderai il cammino della vita più determinata di prima; so anche che tua mamma resterà per sempre nel tuo cuore, che tutto quello che ti ha dato e insegnato è saldamente rinchiuso dentro di te e viene fuori piano piano, nelle piccole cose che fai e in quelle grandi.
E i tuoi ricami sono bellissimi, come i tuoi alberi di Natale. <3
Cara Mapi, sai che so che mi sei stata vicina, perchè almeno quello il mio cuore non lo ha erso, il sapere chi sono le persone che veramente mi vogliono bene! E ringrazia la tua influenza di quei giorni, perchè per come mi conosci preferisco tu non mi abbia vista nel momento più duro e difficile della mia vita... come sai adoro tirare su gli altri, ma non farmi vedere poegata ed in ginocchio!! Però di sicuro potrò aiutarti a superare la tua paura per il dolore, perchè rende più forti ed è importante poterlo essere sempre. Ti voglio bene anche io e lo sai
EliminaAbbiamo avuto la fortuna di conoscerla, anche se per poco tempo, ma soprattutto conosciamo te e da una figlia si può capire anche com'è una mamma. E' stato giusto prendersi una pausa da tutto per stare accantoa lei, ma sappiamo che tornerà la Flavia a cui tanto vogliamo bene. Prenditi i tuoi tempi, noi qui siamo ad aspettarti :-)
RispondiEliminaQueste manopole sono deliziose :-)
Fabio
Che piacere rileggerti cara Flavia! Ti abbraccio fortissimo...
RispondiEliminaCarissima Flavia non sapevo proprio a cosa attribuire il tuo silenzio ma mai più pensavo che si trattasse di questo e ti assicuro che ti capisco proprio dal momento che anche la mia mamma è mancata a fine ottobre. E anche per me questo è il primo anno senza la mamma e in più senza papà che è mancato da tantissimi anni. La solitudine è il sentimento dominante e ho un bel cercare di tornare alla normalità. La normalità la ritrovo solo quando entro in classe e vedo le facce dei miei alunni. Allora mi sembra che essere utile a loro nell'aiutarli a costruire un avvenire sia essere meno sola. Per il resto è un cammino in salita. Ti abbraccio con tutto l'affetto che posso, un bacio grande :)
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