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Finalmente sono riuscita a trovare il tempo di cucinare
qualcosa per lo Starbooks, e finalmente ho
preso una ricetta dal libro “Jerusalem” di Yotam Ottolenghi, che già solo per
le immagini e le storie che l’autore introduce ad ogni capitolo mi piace molto!
La ricetta che ho scelto è stata quella dei peperoni ripieni
di Ruth, la mamma di Ottolenghi, quindi una ricetta di famiglia, come tante
altre presenti nel libro, un piatto unico potremmo definirlo, perché dentor
abbiamo la carne, il riso e i peperoni appunto. Non mancano le spezie che
regalano alle ricette di quella zona, come di tutto il Medio Oriente, profumi e
sapori inconfondibili.
Come da regolamento Starbooks ho eseguito la ricetta alla
lettera, ho solo dovuto declinare la scelta dei peperoni, perché quelli che usa
l’autore non li ho trovati, quindi devo aggiungere che i tempi di cottura si
allungano un pochino per via dello spessore dei peperoni stessi, ma non credo
di aver inficiato assolutamente il risultato finale.
Con questa ricetta partecipo allo "Starbooks- REDONE"
PEPERONI RIPIENI DI RUTH (da “Jerusalem” di Yotam Ottolenghi
e Sami Tamimi)
8 peperoni medi “Romano”*
1 pomodoro grande, tagliato a cubetti grandi (170 grammi
circa)
2 cipolle medie, tritate grossolanamente (250 grammi circa)
500 ml di brodo vegetale
Per il ripieno
140 g di riso Basmati
1 ½ cucchiaio di Baharat
½ cucchiaino di cardamomo in polvere
2 cucchiai di olio d’oliva (io uso
sempre e solo extra vergine di oliva)
1 cipolla grande, affettata finemente (circa 200 grammi)
400 g di carne di agnello
2 ½ cucchiai di prezzemolo a foglia piatta
2 cucchiai di aneto (io 1 di aneto
secco)
1 ½ cucchiaino di menta essiccata
Sale e pepe
Iniziate dal ripieno. Mattete il riso in un pentolino e
copritelo con acqua leggermente salata. Portate ad ebollizione e cuocete per 4
minuti. Scolate il riso, passatelo sotto acqua fredda e mettete da parte.
In un padellino “asciugate” tutte le spezie. Aggiungete l’olio,
la cipolla e cuocete, mescolando spesso, per 7 minuti o fino a che la cipolla
non si ammorbidisce. Versate questo mix, con il riso, la carne, le erbe, lo
zucchero e un cucchiaino di sale in una ciotola abbastanza capiente e mescolate
usando le mani, per amalgamare bene tutti gli ingredienti.
Iniziando dal la parte finale con un coltellino tagliate per
la lunghezza i peperoni di tre quarti, senza eliminare il gambo, creando una
lunga apertura. Senza forzare troppo i
peperoni apriteli abbastanza da
eliminare i semi (io levo anche le coste bianche per
rendere il piatto ancora più digeribile)e riempirli con circa 100 grammi
di ripieno.
In una padella o tegame abbastanza grandi ( provvisti del
giusto coperchio) da contenere tutti i peperoni, versate la cipolla e il pomodoro. Posizionate
i peperoni ben stretti tra loro e
versate abbastanza brodo da coprirli di 1 cm. Aggiungete ½ cucchiaino di sale e
pepe.
Coprite con il coperchio e fate sobbollire a fuoco
bassissimo, per circa un’ora (* avendo usato peperoni normali cuocete un quarto
d’ora in più).
E’ importante che il coperchio chiuda bene il tegame ,
poichè il ripieno deve cuocere bene e
quindi è necessario che sul fondo resti sempre un po’ di liquido.
Servite i peperoni tiepidi (non bollenti), oppure a
temperatura ambiente.
NOTE:
-Unica nota su cui desidero fare una precisazione (ma probabilmente in Israele l’olio di oliva esiste solo extra vergine, non lo so però per certo, quindi preciso che è solo una mia supposizione)è che ci tengo a precisare che se uso olio d’oliva è SOLO extra vergine mentre nel libro in versione inglese questo non è specificato. Detto questo devo dire che il risultato è un piatto abbastanza leggero, ma completo.
-Unica nota su cui desidero fare una precisazione (ma probabilmente in Israele l’olio di oliva esiste solo extra vergine, non lo so però per certo, quindi preciso che è solo una mia supposizione)è che ci tengo a precisare che se uso olio d’oliva è SOLO extra vergine mentre nel libro in versione inglese questo non è specificato. Detto questo devo dire che il risultato è un piatto abbastanza leggero, ma completo.
Dai sapori molto equilibrati e ben bilanciati tra di loro.
Concordo sul fatto che è un piatto da mangiare tiepido o
addirittura a temperatura ambiente per poterlo veramente assaporare al meglio.
Aggiungo che per il tipo di cottura se una volta freddo lo
si conserva in un contenitore a chiusura ermetica lo si può anche congelare e
poi scaldare leggermente, per avere così un piatto pronto ma saporito all’occorrenza.
Questa ricetta di Yotam Ottolenghi non mi ha delusa, anzi,
mi ha proprio entusiasmato e quindi vi posso confermare che il libro “Jerusalem”
per me è assolutamente
PROMOSSO
English version
The following recipe is a very very famud one, by Yotam
Ottolenghi, it is his mother recipe. It is a complete dish sio I don’t think
you need much else beside it.
As Ottolenghi wrote just make sure to have a frying pan or
pot, with a lid, wide enough to
accomodate all the peppers snugly in one layer. Or consider cooking them in two
separate pans.
Anyway the results was great and delectable. You can even
froze them with they sauce and warm in the microwave…. Even if they are
delicious even at room temperature.
RUTH’S STUFFED ROMANO PEPPER S (by “Jerusalem” –Yotam Ottolenghi
and Sami Tamimi)
8 medium Romano peppers*
1 large tomato ,roughly chopped ( 6 oz in total)
2 medium onions, roughly chopped (8 oz)
2 cups vegetable stock
Stuffing
3/4 cup Basmati Rice
1 ½ Tbsp Baharat spicemix
1/2 tsp ground cardamom
2 Tbsp olive oil (I only use extra virgin olive oil)
1 large onion, finely chopped (7 oz)
14 oz ground lamb
2 ½ Tbsp chopped flat
leaf parsley
2 Tbsp chopped dill
1 ½ Tbsn dried mint
1 ¼ tsp sugar
Salt and ground black pepper
Start with the stuffing. Place the rice in a saucepan and
cover with lightly salted water. Bring to a boil, then cook for 4 minutes.
Drain, refresh under cold water and set aside.
Dry fry the spices in a frying pan. Add the olive oil and
onion and fry for about 7 minutes, stirring often, until the onion is soft.
Pour this, along with the rice, meat, herbs, sugar and 1 tsp salt into a large
mixing bowl. Use your hands to mix everything very well.
Starting form the stalk end, use a small knife to cut
lengthwise three quarters of the way down each pepper, without removing the
stalk, creating a long opening. Without forcing the pepper open too much,
remove the seeds and then stuff each pepper with an equal amount of the
mixture.
Place the chopped tomato and onion in a very large frying
pan for which you have a tight fitting lid. Sit the peppers on top, close
together, and pour in just enough stock so that it come 1/8 inch up the sides
of the peppers.
Season with 1/2 tsp salt and some black pepper. Cover the
pan with a lid and simmer over the lowest possible heat for an hour. It is
important that the filling is just steamed, so he lid must fit tightly; make
sure there is always a little bit of liquid at the bottom of the pan. Serve the
peppers warm, not hot, or at room temperature.
*If you use bell peppers , you will need a deeper pot, and
may want to steam them a bit longer, due to the thicker skin
Grazie mille, Flavia, una realizzazione perfetta.
RispondiEliminaE d'altronde con Ottolenghi c'è poco da sbagliare ;)
Bravissima Flavia, Ottolenghi non delude mai e tu nemmeno!!! :-D
RispondiEliminaOttima disamina della ricetta e correttissima la precisazione sulla tipologia di olio: non so se in Medio Oriente abbiano solo l'extravergine, ma non credo. :-) E la differenza si sente.
Grazie e un abbraccio!
Ah, Ottolenghi <3
RispondiEliminaQuesta è una delle sue tante ricette che punto da tempo immemore e che non ho ancora provato.
Ma i peperoni ci sono ancora ;)
I peperoni devono essere squisiti e li proverò, mentre i cani sono amabili e splendidi.
RispondiEliminaCristiana
Ottolenghi lo amo, i peperoni pure.
RispondiEliminaCosa aspetto?
grazie per aver partecipato flavia, siamo onorate!
Che meraviglia questi peperoni ripieni! È bello averti di nuovo al Redone ;)))
RispondiEliminaGrazie, Flavia :)))