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Ho un bellissimo libro, in realtà sono molti di più di uno
(se chiedete a mio marito, vi dirà che sono troppi!!) di Yotam Ottolenghi e Sami Tamini, “Jerusalem” che trovo splendido
da sfogliare. Non ci crederete ma a me piace anche leggere le ricette una ad
una, in ordine, come si fa per le pagine di un romanzo.
In “Jerusalem” mi sono imbattuta in tantissimi ingredienti,
per così dire, sconosciuti, un po’ perché il libro è in lingua inglese e un po’ perché si tratta di mix di spezie
profumatissimi, che qui da noi sono impossibili da trovare. Ma non è difficile
prepararli in casa, ecco che volendo fare una ricetta presa da questo libro ho
scoperto il Baharat, un mix di spezie, appunto e come scrive Ottolenghi attraverso
la regione di Gerusalemme(ma direi un po’ in tutto il Medio Oriente) c’è un
numero infinito di miscele di spezie profumatissime destinate ad usi
differenti.
Baharat in arabo significa letteralmente “spezie” ed è
usatissimo per insaporire piatti di carne, pesce, stufati e vari piatti a base
di grani come bulgur o cuscus.
Ma farlo in casa è davvero facile, basta procurarsi tutte le
spezie occorrenti e avere un macina spezie, o un mortaio o più semplicemente un buon cutter (io per
esempio ho usato il Bimby).
Ottolenghi consiglia comunque, se si vuole usare un mortaio
di usare il cardamomo già in polvere invece dei baccelli interi.
Provate a farlo e conservatelo in un barattolino a chiusura
ermetica fino a 8 settimane.
BAHARAT (Da “Jerusalem” di Yotam Ottolenghi e Sami Tamimi)
1 cucchiaio di pepe nero in grani
1 cucchiaino di semi di coriandolo
1 piccolo pezzetto di cannella in stecca ( spezzettato)
½ cucchiaino di chiodi di garofano interi
½ cucchiaino di allspice (attenzione è una spezia “pimento
officinalis”, non un mix di spezie)
2 cucchiaini di semi di cumino
1 cucchiaino di baccelli di cardamomo
½ noce moscata grattugiata
Inserite tutti gli ingredienti in un mixer, con lame in
acciaio, o in un mortaio e riducete il tutto in polvere finissima …e buon profumo!!!
English version
In my kitchen I have a lot of cooking books and one of these
is “Jerusalem” by Yotam Ottolenghi and Saimi Tamimi). I like to read recipes as
a novel so reading this book I found a lot o “unknown” ingredients and I am
learning a lot about them.
So to cook a recipe from this book I had to prepare Baharat,
a spices mix, and it was not only easy but even so flavoured!
Anyway as Ottolenghi writes in the region ” there are an infinite number of spice blend;
all vary according to spice availability, local tastes and the different uses.”.
Baharat, literally translated from Arabica s ‘spices’, is
used for flavouring meats, fish, stews and various grain dishes as bulgur and
cus cus.
You can make your own Baharat and keep it in a sealed jar
for up to eight weeks.
You can make it using a spices grinder (Ottolenghi e Tamimi
highly reccomend to geto ne) or a
mortar, but “if you are using a pestel or
a mortar you may want to get ground cardamom as the pods will be hard to grind
by hand”.
Let’s start our week with flavours and spices smell all
around our kitchen.
BAHARAT (by “Jerusalem”-Yotam
Ottolenghi e Saimi Tamimi)
1 tsp black peppercorns
1 tsp coriander seeds
1 small cinnamon stick, roughly chopped
½ tsp whole cloves
½ tsp ground allspice
2 tsp cumin seeds
1 tsp cardamom pods
½ a whole nutmeg, grated
Place all the spices in a spice grinder, or pestle and
mortar and grind until a fine powder is
formed. Store in an airtight container, where i twill keep for 8 weeks.
Deve essee profumatissimo!
RispondiEliminaAdoro questo libro, che è tra i miei TROPPI come dice anche mio marito.... anche se io ho atteso la versione italiana. E questa è una delle preparazioni che anche io ho replicato, ma le tue foto ne fanno meraviglia...
RispondiEliminaMi piace, già preparo il mio garam masala e siamo in India quindi no problem per questo.
RispondiEliminaJerusalem mi sembra che sia stato tradotto ti risulta ??? Grazie e buona serata.
anche le spezie sono una questione di famiglia, proprio ieri ho fatto il baharat con la ricetta di gayler ed è significativamente diverso.
RispondiEliminanon c'è il coriandolo, che io amo pazzescamente, e nemmeno la noce moscata, e non sono cosucce da nulla.
bravissima e precisissima!