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La Caponata l’ho già proposta qui sul mio blog, in varie versioni: al forno, in budino e anche
tradizionale, ma non avevo mai dedicato a questa ricetta totalmente Siciliana
un post tutto per lei. Come la Parmigiana la Caponata è decisamente un “MUST”
della cucina della Sicilia.
Giuseppe Coria un cultore della cucina Sicilia, ci ha
lasciato un magnifico libro “Profumi di Sicilia” ed. Cavallotto ci racconta
questo della Caponata :
“Caponata- è incerta l’origine
di questa parola; c’è chi la vuole derivi dal latino capuo (tavernaio), e quindi la cauponae, le bettoliere romane che davanti alle
osterie incoraggiavano i passanti ad entrare: caponata quindi per cibo da
taverna.
Sembra invece meno
probabile un’altra versione che vuole la caponata derivi da un modo di dire scherzoso inventato dai
marinai Spagnoli, i quali cambiarono la parola “galletta”, il tipico biscotto
che sostituisce il pane durante la navigazione, in capon, cappone; da qui nascerà anche il cosiddetto “capon
de galera”, la galletta bagnata in olio ed aceto che i marinai e i galeotti
avevano così utilizzata per renderla più gradita.
A noi isolani rimane
comunque l’esclusiva della parola Caponata, e del piatto- universalmente noto- dove ingredienti di base sono, insieme
ad olio e aceto, un mucchio di tante buone verdure ed ortaggi.
Va detto che
anticamente-nella cucin ricca “baronale”- la preparazione prevedeva quale
ingrediente principale il pesce, unito a melanzane, carciofi e altre verdure,
pinoli, uva passa acidula, sedano e financo fettine di pere; il pesce in genere
era il polipo.
Per imitazione, nella
cucina “povera” popolana, mancando per questioni economiche il pesce, si
preparò poi solo l’intingolo delle verdure.”
Io la preferisco preparata un giorno prima, proprio per dare
alle melanzane il tempo di insaporirsi bene con il resto della preparazione e
poi la adoro come condimento di un fresco cous cous, o come contorno di pesce e
carne alla griglia. Qui spesso la servono come accompagnamento agli antipasti
con la Parmigiana, salumi e formaggi…insomma direi che è un piatto decisamente
passepartout!!
CAPONATA DI MELANZANE
3 melanzane grandi (tagliate a tocchi grandi)
6 g di olive bianche (senza nocciolo)
4-5 gambi di sedano
1 cipolla bionda grande
30 g capperi
50 g olio extra vergine di oliva
4-5 cucchiai di salsa di pomodoro (io uso passata di
pomodoro Mutti)
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
50 ml di aceto di vino bianco
1 cucchiaio colmo di zucchero
30-40 g di pinoli tostati
Tagliate le melanzane e tocchi grandi e metteteli in una
grande ciotola con abbondante acqua e sale grosso per almeno mezz’ora.
Asciugatele con un panno e friggetele in abbondante
(profondo) olio di mais, fino a doratura intensa e scolatele in carta
assorbente.
Tagliate il sedano a tocchetti e mettetelo a bollire in
acqua salata e cuocete fino a che il sedano si sarà ammorbidito. Non buttate
l’acqua di cottura del sedano.
In una padella capiente soffriggete la cipolla tagliata
finemente con l’olio extra vergine di oliva e fatela ammorbidire ( se tende a
colorarsi aggiungete qualche cucchiaio di acqua di cottura del sedano).
Aggiungete le olive, i capperi e il sedano e fate insaporire
5-6 minuti, aggiungendo ogni tanto un cucchiaio di acqua di cottura del sedano.
A questo punto versate la salsa di pomodoro e il concentrato , mescolate e fate
cuocere altri 10 minuti. Assaggiate di sale e se serve aggiungetelo.
Mettete lo zucchero e sfumate l’aceto , mescolate bene e
spegnete il fuoco.
Dalla padella dove avete fritto le melanzane eliminate tutto
l’olio, ma non lavate la padella, metteteci le melanzane fritte e il condimento
di cipolle, sedano , olive e capperi, mescolate e aggiungete delle foglie di
basilico fresco e pinoli tostati. La Caponata a mio avviso è molto più buona
servita fredda o a temperatura ambiente e soprattutto il giorno dopo averla
preparata.
English version
Caponata as eggplants Parmigiana is a basic typical Sicilian
recipe, it is not sure about the word “Caponata” origin…probably form latina “capuo”,
tavern, and from “cauponae”, the women out of the tavern who invited people to
come in to eat, so probably the word means “tavern food”.
Probably it is not true the origin from the Spanish “cappon”,
that as a joke substitued tha word “galletta” (tha biscuit instead of bread
that sailors ate during the long journey).
In any case as Giuseppe Coria on his wonderful book “Profumidi Sicilia” wrote “Caponata” is only a Sicilian word and above all a Sicilian “recipe”.
The original recipe was based on fish, buti t was only for
rich people, so the poor people use to eat it only with vegetables!!
ENJOYYYYYY
EGGPLANTS CAPONATA
ingredients
3 large eggplants
1 cup g of olives
(green)
1 ½ cup of celery stalks
1 large onion
2 Tbsp of capers
¾ cup extra virgin olive oil
4-5 Tbsp of Tomato
sauce
1 tablespoon of tomato paste
1/3 cup white wine
vinegar
1 Tbsp sugar
Salt
fresh basil
(pine nuts to decorate)
Corn oil for frying
Wash the eggplants and cut them into cubes not too small.
Place in a large pan with salt and let
rest 30 minutes (more is better).
Cut the celery into pieces and bring to a boil in salted water just long enough to soften.
Cut the onion and cook it , in a large frying pan with extra virgin olive oil.
Afterwards put the olives , capers, and celery. After a few minutes add the tomato paste and the tomato sauce . Add some water of
celery and cook for about 10
minutes . Season with salt and add the sugar and vinegar, and let it evaporate.
Dry eggplants with a cloth or paper . Fry the eggplant in
deep corn oil and put them to dry on paper.
Season with salt , just if needed ,and pour into a bowl. The dressing
should be added to the eggplants. The caponata should be enjoyed well chilled
and if you like , with the addition of fresh basil and some toasted pine nuts.
La caponata è uno dei piatti più buoni della cucina siciliana. A me piace particolarmente anche per il sapore agro-dolce dello zucchero e dell'aceto che si aggiungono quasi a fine cottura. Io ci aggiungo anche i peperoni, ma credo che ci siano infinite versioni, tutte altrettanto buone e saporite. Concordo con l'idea che il piatto va fatto riposare e mai mangiato troppo caldo!
RispondiEliminamanco dalla sicilia da quasi 11 anni e la caponata è una di quelle cose che mi mancano da morire
RispondiEliminaguardando la tua foto sono stata fulminata...mi sembrano proprio come quelle che mangiavo e che faceva una signora che ho avuto come vicina durante una vacanza...copio incollo e spero
E' di una bontà la caponata che non si può carie :-)
RispondiEliminaFabio
RispondiEliminaPreparata ieri sera e...divorata oggi a pranzo. Buonissima! Grazie per la ricetta.
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