Vi dovevo la seconda puntata, anche perché il Blog Tour
della “Sardegna sconosciuta” oltre a restarmi impresso bene nel cassetto
dei ricordi, vorrei portasse voi, e tutti quelli che non hanno
avuto la stessa possibilità che l’AIFB e le Camere di commercio di Cagliari,
Nuoro, Sassari e Oristano hanno dato a noi associati, in questa isola dalle
mille sfumature, colori e sapori.
La prima puntata, per chi se la fosse persa, la trovate QUI ed è da qui che ripartiamo, dopo una ricca e soprattutto gustosa colazione a
Casa Gamboni abbiamo lasciato, dopo abbracci e promesse di “tornerò”,
l’accogliente e tranquilla San Vito per arrivare a Nuoro, attraversando
il Gennargentu , i suoi boschi e piccoli paesi. La cara Giuseppina Serrano, della camera di
commercio di Cagliari, ha passato il testimone al suo collega Roberto Sau, della Camera di commercio di Nuoro, che da
subito ci ha donato la stessa
meravigliosa accoglienza che avevamo lasciato nel Sarrabus!
Roberto ci ha portate subito ai “Monti Blu” per conoscere lo
chef Battistino Menneas nel suo concept “store/cafè/restaurant”, avete letto bene, perché ci siamo trovate
catapultate in un Paradiso per noi vittime degli oggetti da cucina, amanti del
cibo e appassionate di tutto quello che ci gira intorno. Un ambiente originale,
caldo, shabby chic al punto giusto, paradossalmente Nuoro non poteva farci
regalo più azzeccato!
Battistino con il suo entusiasmo, ma ancora di più la sua
conoscenza del prodotto locale ci ha subito immerse nella Sardegna e nel
territorio con i suoi piatti a base di “quinto quarto” con un gustoso e al
tempo stesso prelibato “light lunch”.
Dopo un caffè Battistino in persona e Roberto ci hanno
portate ad Orgosolo, uno dei
caratteristici comuni della Barbagia di Supramonte, ed esattamente a casa di Franca
e Giuseppina per imparare a fare il pane Carasau, che è tipico di queste zone!
Dopo aver conosciuto la ricetta di Franca, abbiamo ammirato
lei e sua figlia Giuseppina preparare con maestria questo pane sottilissimo,
quasi come fogli di carta, uno ad uno cotti nel loro forno a legna.. e non
potete immaginare cosa significhi mangiarlo appena sfornato! Davanti a noi si è
praticamente “recitata” una poesia antica, tramandata di generazione in
generazione, perché quei movimenti, quel fuoco, quella ricetta sono le stesse
da decenni, e ancora oggi ci sono pastori che all’aurora portano nelle loro
bisacce questo pane, come i loro padri e nonni hanno fatto prima di loro.
Nel tardo pomeriggio, prima di tornare ai “Monti Blu” di
Battistino, abbiamo fatto una passeggiata tra le case di Orgosolo, che sono
ormai insieme alle rocce intorno al paese stesso, famose in tutto il mondo per
i caratteristici murales con cui sono dipinte e decorate, che attraverso i loro
disegni e colori, conservano contenuti
sociali, artistici, politici e momenti storici.
La cena che ci ha regalato Battistino nel suo ristorante è
stata preceduta da un bella dimostrazione dello chef stesso nel suo laboratorio
per preparare il pane Frattau, una ricetta contadina, semplice ma assai gustosa,
per darci un’idea diversa per il pane Carasau di Franca e Giuseppina. Battistino ce l’ha insegnata in maniera
gourmet, arrotolato e poi ripassato in forno e noi, neanche a dirlo, felici lo
abbiamo divorato!
Tutta la cena ai “Monti Blu” è stata a base di Pane carasau,
a cominciare dal Pane Guttiau, l’ottimo pane Carasau condito con olio extra
vergine di oliva e sale. Lo abbiamo degustato con ottimo pesce, condito con verdure, a fare da crosta a
filetti di cernia…. Insomma ora non abbiamo più scuse per poterci sbizzarrire
in tante ricette a base di Carasau.
Potrei proseguire con la nostra domenica, ma ci tengo che
questo post resti incentrato sul pane Carasau e sulla bella giornata trascorsa
a Nuoro …e vi lascio spazio per la terza ed ultima puntata, ma fidatevi ne
varrà la pena!!
PANE CARASAU di
Franca e Giuseppina
300 g farina debole
700 g farina di semola di grano duro
500 g acqua
5 g di lievito di birra fresco (in estate- mentre 10 in inverno)
20 g sale
Sciogliete il lievito in un po’ di acqua.
In una planetaria con
il gancio ad uncino mettete nella ciotola le due farine e aggiungete il lievito
sciolto, iniziate a lavorare a velocità 1 (bassa) e aggiungete l’acqua, e fate
amalgamare tutti gli ingredienti , aggiungendo il sale. Lavorate per almeno 20
minuti, fino a che l’impasto risulterà liscio ed elastico. Formate una palla.
Spolverate il piano di lavoro con della farina di semola e mettete
l’impasto a riposare circa 20-25 minuti coperto con pellicola.
Riprendete in mano il panetto e tagliatelo in 6 pezzi dello
stesso peso( circa 250 grammi ), formiano 6 palline e mettetele a lievitare
coperte per almeno 3 ore, deve raddoppiare.
Cospargete di farina di semola di grano duro il piano di
lavoro e iniziate a stendere la prima pallina in maniera uniforme con un
mattarello. Quando avrete raggiunto i
20-25 cm di diametro, mettete il disco a riposare e procedete con le altre palline.
Riprendete dal primo disco e stendete fino ad ottenere un disco di 40 cm di diametro. Spolverate un panno di cotone con la farina
di semola e appoggiate il primo disco, copritelo con un altro panno e stendete,
sempre dopo aver cosparso di farina di grano duro, anche i dischi a seguire.
Coprite tutto e mettete a riposare.
Mettete la pietra refrattaria nel forno ( se non l’avete
usate la leccarda del forno) e preriscaldate il forno alla massima temperatura.
Dopo mezz’ora spargete su una pala da pizza la farina di
semola e trasferiteci il disco di pane , e portartelo sulla pietra refrattaria,
dopo circa 20-25 secondi il disco inizierà
a gonfiarsi di bolle. Quando sarà tutto gonfio toglitelo dal forno e tagliatelo
subito in due dischi.
Quando avrete preparato tutti i dischi, ripassateli in forno
per circa 60 secondi a 230-240°C uno alla volta fino a doratura…e avrete il
vostr ottimo pane Carasau, fatto in casa!
Molto buonoooooo, belle immagini, bel racconto ecc. tutto bello ma, vuoi mettere acquistarlo pronto visto che lo mangerei solo io....... :)
RispondiEliminaCiaooo e buona serata.
Oh, questo lo voglio assolutamente provare!! Mi piace talmente tanto il pane carasau che non so proprio resistere!!
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