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Sono giunta all’ultimo giorno dell’MTchallenge a postare la
mia seconda ricetta di canederli, solo per vedere quante meraviglie potevano
uscire fuori da delle “ semplici polpette di pane”, e credetemi sono tantissime le varianti interessanti…. Perché diciamocelo i
Canederli questo sono, e non è un‘offesa sia chiaro, ma solo la realtà… sono
una ricetta base, ma dalla quale davvero (e in questo MTC n.44 lo si può riscontrare con piacere) si può
dare ampio spazio alla fantasia in cucina, passando dalle montagne al mare,
dalla vita di città a quella di campagna, da terre lontane allo sportello del frigo…. E via con canederli ai frutti di
mare, ai funghi, alle spezie di terre orientali…. E io??? Io sono andata alla ricerca delle base, che più base non si
può.
La ricetta che posto oggi, non è un regresso rispetto alla già semplice versione postata qualche giorno fa, a mio avviso,
ma solo la constatazione che il canederlo è facile oltre che versatile, ma
soprattutto che se si è imparato a farlo
bene ( e grazie a Monica per le sue spiegazioni)…è come andare in bicicletta…
non si scorda più. Non si scorda più la proporzione tra pane uova e latte, si
ha ben presente la consistenza al tatto, si capisce quando è cotto al punto
giusto … e soprattutto non ci si scorda più il gusto e il sapore al primo
boccone se si è stati bravi negli equilibri totali.
La ricetta di oggi è fondamentale che sia degustata nell’insieme,
non solo un boccone di canederlo e non solo una cucchiaiata di crema di porri,
bensì insieme!
Per essere certa degli equilibri, ma a mio avviso da non
sottovalutare a maggior ragione nella semplicità della ricetta, mi sono avvalsa
dei consigli trovati su “The flavor bible” di Karen Page e Andrew Dornenburg e
stavolta invece che di un classico pane comune comprato al fornaio di fronte, ho fatto un pancarrè in casa, cercando la ricetta che potesse darmi la
giusta “texture” per il canederlo, con mollica fitta e crosta sottilissima.
Ho usato un Parmigiano Reggiano invecchiato oltre i 30 mesi,
perché oltre ad essere il TOP, a mio avviso, è particolarmente friabile e granuloso, dal
sapore deciso con note di spezie e
frutta secca, oltre ad essere quello più ricco di elementi nutritivi, che in
questa stagione invernale sono quelli che ci servono di più.
Con questa ricetta partecipo all’MTC n.44, gennaio 2015
CANEDERLI AL PARMIGIANO REGGIANO (bollino ORO) su CREMA DI
PORRI , cotti nel brodo di porri
Per i canederli
(10 pezzi da 5 cm di diametro)
150 g pane raffermo, a dadini(io ricetta di pancarrè a seguire)
100 ml latte intero
1 uovo XL
80 g di Parmigiano Reggiano (oltre 30 mesi, bollino oro)
grattugiato
60 g Parmigiano Reggiano (oltre 30 mesi, bollino oro) a
dadini piccoli
½ cucchiaio di prezzemolo tritato finemente
½ cucchiaino di sale fino
Pepe nero macinato
2 cucchiaini di farina 00
Prendete una ciotola capiente e versatevi il pane raffermo.
In una ciotola unite l’uovo ed il latte a temperatura
ambiente e sbattete leggermente per rendere il liquido omogeneo; versatelo sul
pane, mescolate bene e lasciate riposare, mescolando ogni tanto, per almeno 20
minuti.
Intanto tagliate i 60
grammi di Parmigiano Reggiano a pezzetti molto piccoli, nell'ordine dei 3-4 mm
(più grandi sono, più renderanno disomogeneo l'impasto).
Prendete la ciotola col pane ammorbidito, saggiatene la
consistenza con le mani dev'essere morbido, umido, ma non inzuppato, e
compattandolo non dev'essere troppo appiccicoso. E' importante questo
passaggio, non fatevi ingannare dall'apparenza asciutta versando altri liquidi,
pena la disfatta in cottura. Se seguite alla lettera le dosi e le misure il
risultato finale sarà perfetto!!
Aggiungete il Parmigiano Reggiano, tutto, il prezzemolo
tritato finemente al coltello, il sale e il pepe.
Mescolate velocemente ed aggiungete la farina.
Impastate a fondo con le mani, compattando e distribuendo in
maniera omogenea gli ingredienti, amalgamando bene tutto.
Il composto sarà leggermente colloso, rimangono dei piccoli
residui sulle mani, ma pochissimi.
Scaldate il brodo*
Per il pancarrè
(ricetta di Adriano)
500 g farina Manitoba ( o farina 0)
300 g latte intero
35 g burro di cui metà fuso
20 g strutto
10 g sale
2,5 g lievito di birra disidratato
Nella ciotola della planetaria (io KitchenAid) mescolate il
lievito con 230 grammi di farina ed
aggiungete 250gr di latte tiepido, e lasciate, coperto da pellicola, a
lievitare circa per un paio d’ore.
Aggiungete nella ciotola con il gancio ad uncino il latte rimanente,
la farina riservandone una manciata, e avviate a velocità 1. Quando la massa si sarà compattata, ma non
ancora incordata, inserite a filo il
burro fuso, ma freddo insieme al sale e, all’assorbimento, la farina rimanente.
Alzate la velocità della planetaria a 2
ed incordate, dopodiché inserite a bassa velocità il burro restante e lo
strutto. Lavorate a velocità sostenuta finché la massa non si presenterà
semilucida ed elastica.
Coprite nuovamente la ciotola con pellicola e lasciate
riposare per 30 minuti.
Rovesciate l’impasto
sulla spianatoia, appiattitelo leggermente con le mani, dando forma pressoché
quadrata e date le pieghe del tipo 1,
che sono simili a quelle che si fanno per la sfoglia. Rimettete nella ciotola
con la chiusura sotto e lasciate lievitare, coperto, fino al raddoppio, circa
due ore.
Ponete l’impasto sulla spianatoia e , senza lavorarlo,
avvolgete formando una palla, coprite a
campana. Imburrate uno stampo da plum
cake, o per il pane a cassetta
Trascorsi 15minuti, ribaltate la palla di impasto,
appiattite con le mani ed avvolgete a
baguette. Dopo 10 minuti allungate ad
una misura circa tripla rispetto allo stampo, piegate in due ed avvolgete.
Sistematelo nello stampo, pennellate con pochissimo latte e
lasciate lievitare coperto quasi al raddoppio.
Infornate a 200° C con vapore, mettendo cioè un pentolino
pieno d’acqua sul fondo del forno per 10 minuti. Abbassate la temperatura a 180° C e cuocete circa per altri 30 minuti, togliendo l'acqua negli ultimi 5.
N.B. A mano: fate la fontana, al centro mettete il poolish, il latte e l’acqua con ed impastate
fino a compattare la massa. Inserite il
burro fuso insieme al sale e lavorate fino ad incordare. Incorporate i grassi e
continuate a lavorare battendo spesso
l’impasto sulla spianatoia, fino a che non diventerà elastico e lucido.
Per la crema di Porri
6 porri grandi (la parte bianca e più tenera)
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 noce di burro
Sale
Pepe
5-6 cucchiai di brodo di
porri*
100 ml di latte intero
Tagliate i porri a rondelle sottili e fateli rosolare in una
padella capiente con il burro, l’olio
extra vergine di oliva e il pepe. Fate appassire e sfumate in due volte con il brodo
bollente di porri. Aggiungete il sale, mescolate e coprite e cuocete circa
10-15 minuti finché i porri saranno morbidi. Spegnete e frullate con un
frullatore ad immersione aggiungendo il latte.
Per il brodo di Porri (che consiglio di fare almeno
mezza giornata prima).
Quando usate i porri in cucina, non gettate la parte
centrale dei gambi, ma usateli per farci un brodo vegetale leggero, ma
saporito.
6 parti di gambi di porri grandi (la parte verde)
1 carota
3 litri di acqua
1 cucchiaio di sale grosso
In una pentola capiente mettete l’acqua, i gambi di porro,
la carota e il sale e portate a bollore, coprite con coperchio , abbassate il
fuoco e fate cuocere per almeno 2 ore.
Filtrate.
Quando il brodo filtrato bollirà cuocete i canederli e nel
frattempo scaldate la crema di porri.
Servite in una scodellina versando un paio di mestolini di
crema di porri e poggiateci i canederli sopra e se volete decorate con un paio
di striscioline di porro fritte fino a farle diventare croccanti.
N.B. Di solito cucino per la cena e volendo fare le foto con
calma ne ho utilizzato solo uno, ma ovvio che per un piatto completo ne vanno
mangiato tre-quattro!!
English version
These dumplings are really so basic for the simple
ingredients I used. “Just” a Parmiggiano Reggiano (aged 30 months) and
leeks. The most important thing is to
learn well how to prepare these bread dumplings…as I posted here…then you can
fly with your fantasy ….. !!God job everybody.
PARMIGIANO REGGIANO BREAD DUMPLING ON LEEKS VELOUTÉ
For 10 dumplings
5 + 1 Tbsp stale
bread, diced and finely chopped
1/3 cup whole milk
1 egg XL
½ cup grated
Parmigiano Reggiano cheese
2 oz finely chopped Parmigiano Reggiano cheese
½ Tbsp finely chopped
parsley
½ tsp salt
Ground black pepper
2 tsp all purpose
flour
Take a large bowl and pour the stale bread.
In a bowl, mix the egg and milk at room temperature and beat
lightly to make the liquid homogeneous ; pour over the bread, mix well and let
stand, stirring occasionally, for 20 minutes.
Meanwhile, chop the ½
cup of Parmigiano Reggaiano Cheese into
very small pieces, in the order of 3-4 mm (larger they are, the inhomogeneous
make the dough), I used one of my microplane that creates slivers of a certain
thickness).
Take the bowl with the softened bread and " taste"
the consistency with the hands to be soft, moist, but not soggy, and compacting
it should not be too sticky.
This step is important,
do not be fooled by dry pouring liquids, or risk defeat in cooking.
Following doses and measures the end result will be perfect !!
Add all the Parmigiano
Reggiano cheese, finely chopped parsley, salt and pepper . Stir quickly and add
the flour.
Mix thoroughly with your hands, compacting and evenly
distributing the ingredients, mixing well everything.
Heat the broth.
Wet your hands
slightly and form a ball, before rolling and then pressing down with your
hands, which has a diameter of 2 ½ " inches !
Do undergone the test firing, with the broth simmering for
5-6 minutes.
The dumplings should remain compact, they must not lose
their shape, otherwise it means that you have exaggerated with the liquid and
the structure does not hold.
If this should happen add a tablespoon of breadcrumbs and
make the test again, but with my doses you won't need it.
After testing, you will know if you need to add salt, or
aromas and could proceed with the preparation of the other balls.
For the leeks broth
6 cups water
6 leeks (the green part)
1 carrot
1 Tbsp coarse salt
Put in a large pot all the ingredients and bring to a boil.
Low the heat and cook for almost 2 hours. Sieve the broth .
For the Leeks veloutè
6 large leeks
2 Tbsp extra virgin olive oil
1/2 Tbsp butter
Salt
Black pepper 5-6 Tbsp leeks broth
½ cup whole milk
Cut the leeks into thin slices and brown them in a large
skillet with butter, extra virgin olive oil and pepper. Let dry and add in
twice the hot leeks broth. Add the salt, stir and cover and cook about 10-15
minutes until the leeks are soft. Turn off and blend, adding the milk.
For the bread (by Adriano)
1 Lb + 3 Tbsp Bread flour
1 1/5 cup whole milk
1/5 stick of butter (half melted)
1 Tbsp lard
2 tsp salt
2.5 g dried yeast
In the bowl of the Kitchenaid
or mixer mix the yeast with half of flour and add 1 cup of warm milk, and leave, covered with foil, to
rise about for a couple of hours.
Add to the bowl the remaining milk, flour reserving a
handful, and start to mix (using the hook) to speed 1. When thedough is compacted, but not strung, insert the
melted, but cold butter, with the salt and when well absorbed add the remaining flour. Raise the speed to 2 and work
well, then at low speed add the remaining butter and lard. Work at high
speed until the mass is semi-glossy and supple.
Cover the bowl again with plastic wrap and let rest for 30
minutes.
Overturned the dough on a work surface, flatten slightly
with your hands, giving almost a square shape and fold (look here fold type 1 ). Cover the
bowl always with plastic wrap and let the dough to rise until doubled, about
two hours.
Place the dough on a work surface and, without working, wrap
forming a ball, cover with a bowl.
Butter a loaf pan.
After 15minutes, flipped the ball of dough, flatten with
your hands and shape it like a baguette
bread. After 10 minutes stretch to an extent approximately triple compared to
the loaf pan, fold in half and wrap.
Place it in the mold, brush with very little milk and leave
to rise to nearly double.
Bake at 400°F with
steam, that is, putting a little pan
full of water on the bottom of the oven for 10 minutes. Lower the temperature to 350°F and bake for
about another 30 minutes, removing the pan with water in the last 5 minutes.
In the meantime warm the leeks velouté.
Serve the dumplings
on the leeks veloutè .
Che spettacolo!! Non sono amante dei canederli ma questi li assaggerei volentieri ^^
RispondiEliminaChe amo i porri penso si sia capito dato che li ho utilizzati anche io. Ma di questa tua seconda versione mi piace il fatto che il parmigiano l'hai utilizzato sia grattugiato che a dadini. Perché è vero che lo stagionato più di trenta mesi ha un sapore intenso e grattugiato è ottimo, ma secondo me mangiato così, a tocchetti, che sia "a secco" o dentro un canederlo ne assopori tutta l'essenza. Con la delicatezza del porro poi ci starà a meraviglia...
RispondiEliminaMa vogliamo parlare del pancarrè? E' stupendo!! :O :O
Già i canederli da soli devono essere una goduria. Con la crema di porri per me sono irresistibili. Ma con quel pancarrè mi hai stesa. Ma vuoi proprio vincere? Devo assolutamente provare a farlo.
RispondiEliminaCiao. a presto.
splendida ricetta Flavia, anche il pan carré ti sei fatta, che meraviglia!!
RispondiEliminaAltro che passo indietro, questa ricetta è oltre!
RispondiEliminaIo la trovo eccellente sotto tutti gli aspetti.
Fabio
e del pane che fai tu ne son qualcosa....bella ricetta!
RispondiEliminaFlavia sei grande! Porri e parmigiano.... come li vorrei ora, che sto ingurgitando una macedonia pallida pallida davanti al PC.
RispondiEliminaVabbeh....vorrà dire che proverò a copiarli una sera di queste!
Baci
Nora
Triplice declinazione del porro.
RispondiEliminaProfumato, delicato e dalle mille sfumature, è un mio gran alleato in cucina visto che la cipolla mi resta indigesta. Bisogna imparare a conoscerlo e trattarlo con gentilezza e tu qui l'hai esaltato al massimo, affiancandolo al doppio parmigiano.
Brava, mi piace come hai elaborato il tutto, pensando bene alle consistenze, alla capacità di amalgamare o rimanere distinguibili.
Grazie!
PS: hai dimenticato di sostituire nella riga del pane che è in cassetta, e non del fornaio
Favoloso adoro il porro, i canderli sono di casa e quindi da fare un abbraccio e buona fine settimana.
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