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Io vi avverto subito , se ci sono spiegazioni da dare
divento lunga, perché desidero che sia ben chiaro tutto ad ogni passaggio, solo
che poi ho come l’impressione di aver fatto ancora più confusione! Quindi la
premessa è chiedervi scusa se vi incartate come accade quando si gioca a
Macchiavelli o Burraco! Ok??? Okkkei!
Dal mio viaggio in Giappone non ho portato solo colori,
ricordi che resteranno sempre con me , ho portato sapori, profumi, e
caccavelle, ingredienti , per l’immensa gioia di maritozzo …. Perché scusate,
ma ero in Giappone… e quindi il Sakè lo dovevo prendere lì, così come il
Matcha, una bella teiera di ghisa, e i coltelli da Aritsugu!!! Ero lì a Kyoto
al Nishiki Market e non è che ci torno domani, giusto??? Poi poco importa se in
Giappone quasi tutti i negozietti (anche uno come Aritsugu dove vanno gli chef
di tutto il mondo a comprare, dove nel giro della mezz’ora che ero lì avranno
venduto in coltelli l’equivalente di 10.000 euro !!!) paradossalmente accettano
solo il pagamento in contanti e che mentre io mi beavo in quei piccoli paradisi
, maritozzo doveva andare a cercare lo sportello di una banca che accettasse le
sue carte per prelevare ….. poco importava…. E su
questi aneddoti ,quando siamo con amici e parliamo di questo meraviglioso viaggio ancora
ci ridiamo sopra…perché a quei coltelli, a quelle micro grattugine , prese ad
Azumino,per il rafano verde (che qui non si trova manco a pagalo oro, ma che
uso abilmente ormai per lo zenzero e anche l’aglio) quegli origami che abbiamo
trovato nella stanza d’albergo come
benvenuto a Kyoto ( e che per dargli un senso pratico diventeranno calamite sul mio frigo) , a quelle alghe comprate di corsa al Tsukiji , a quelle bacchette di legno lavorate a mano e
acquistate a Tsumago ci siamo
affezionati, ci riportano in un luogo in un preciso momento di quel viaggio…..
quel viaggio!
Qui non vi avevo mostrato in pieno uno dei colori più belli
che rendono il Giappone unico , quel colore che se viaggiate in auto da una
città all’altra sarà presente e vi farà rilassare …… il verde brillante delle
risaie …queste risaie che spesso sono proprio fuori dalla porta di casa, noi
abbiamo il roseto in giardino, loro hanno file di ordinatissime piante di riso,
che oscillano lievi e leggere al movimento calmo del vento! E cosa incredibile….
Una pulizia in quell’acqua , nessuna zanzara invadente, nonostante l’umidità
inaffrontabile che c’è in Estate.
Perché vi parlo di riso e risaie??Perchè la ricetta che
segue è per l’MTC n.41 di questo mese, e perché Annalena, giudice , in quanto
vincitrice in carica , insieme al giudice supremo Alessandra , ci hanno proprosto il riso in tre cotture ben specifiche, per assorbimento (che la
maggior parte di noi, fino a questo post esaustivo di Annalena, confondevano con la cottura a
vapore, ), al latte e pilav!
A seguire la mia prima ricetta usa la cottura per
assorbimento, semplicemente, perché me la sono già goduta tutta in Giappone e
ci avevo già provato restandone piacevolmente impressionata.
Un paio di note come preambolo, dopo la sciacquatura del riso
, invece dall’ammollo , ho messo il riso bagnato a scolare per un’ora, ma
avendo il dubbio se potesse andare bene o no, ho chiesto ai due giudici della
sfida sul filo diretto (dove consiglio atutti di farsi un giro, prima di affrontare la sfida, per l'utilità delle risposte) se dovevo invece necessariamente andare di ammollo…la
risposta è stata molto chiara e ve la riporto pari pari con le parole di Annalena:” l'ammollo è un passaggio che pure io ho
imparato da itamae giapponesi, che a volte lo sostituiscono e a volte lo
affiancano alla risciacquatura, in base al tipo di riso, al clima dell'ambiente
e della stagione e al tempo a disposizione. Secondo uno dei maestro il riso
dopo questi trattamenti deve riposare in un colino, per l'altro no. Siamo certamente
di fronte a variazioni sul tema tutte corrette ed accreditate. Quindi
sciacquare il riso 7 - 8 volte e poi farlo scolare oppure sciacquarlo 3 o 4 ed
ammollarlo per 10-15 minuti prima dell'ultimo risciacquo, a parità di
caratteristiche di riso e clima, possiamo considerarle tecniche equivalenti,
mentre il riposo nel colino prima della cottura è una raffinatezza che ogni
chef interpreta a suo modo. Secondo me, essendo tutti consigli di esperti
accreditati, hanno lo stesso valore e sono tecnicamente validi, sia come
risultato finale nella cottura sia ai fini del regolamento.” …ma resta il
fatto che per la terza ricetta ho intenzione invece di utilizzare l’ammollo, perché
voglio capire bene quale dei due metodi utilizzerò in futuro.
Altra nota …. Dal Giappone ho portato il Mirin, l’aceto di
riso, le alghe Kombu e Nori ,libri di cucina, il matcha, il Miso… e tante atre cose
(immaginate la faccia di maritozzo ogni volta dentro ai negozi)…..tutte cose
che si trovano anche qui in Italia, nelle grandi città , ma ci tenevo proprio
nel momento in cui mi sarei cimentata con la cucina Giapponese a poter
utilizzare prodotti più che originali ( e soprattutto senza nessun’altra
scritta se non in ideogrammi Giapponesi, mi hanno aiutato il naso e la vista,
se no chissà che combinavo!) , ma per la ricetta che segue mi sono liberamente
(MOLTO LIBERAMENTE ) ispirata alla cucina di Yoshihiro Murata (, cucina Kaieki, l’altissima cucina di Kyoto, e quindi di tutto
il Giappone ) e avrei dovuto usare un’anguilla di mare , che qui al momento non
era disponibile e quindi beccatevi il più umile, il più popolare dei pesci
spatola della pescheria di Catania! …Però seppur con tante imperfezioni, seppur
non mi ci sono minimamente avvicinata alla Kaiseki, sento di aver nobilitato
questo pesce Spatola (o altrove conosciuto come Sciabola)e ne sono contenta , ancor di più perché maritozzo ha
approvato, essendo ormai lui grande esperto di riso per Sushi, e di Hashi!
Con questa ricetta partecipo all'MTC n.41
Con questa ricetta partecipo all'MTC n.41
Arigato koisemas a tutti quelli che sono arrivati fin qui
nel post !
RISO CON PESCE SPATOLA
200 g riso cotto per
il Sushi*
2 filetti di pesce spatola
Alga Nori a strisce
Per il brodo per cuocere i filetti di spatola
225 ml di sakè
225 ml acqua
5 cucchiai di salsa di soia
5 cucchiai di Miirin
un pizzico di zucchero
1. Preparate un paio di tazze di acqua bollente, e una
ciotola capiente con acqua fredda e cubetti di ghiaccio. E fate il prossimo
passaggio dentro ad un lavandino.
2.Mettete i due filetti di spatola su un tagliere ,
rifilateli bene ( e tenete da parte i pezzi di pesce che avete rifilato ) e poi metteteli con il lato della pelle in alto , coprite la
pelle con un tovagliolo , versate acqua bollente e subito immergete i
filetti nell’ acqua ghiacciata, vedrete
che i filetti si piegheranno, e questo ci servirà per l’assemblamento finale
del piatto, senza che i filetti si spezzino.
3.Versate gli ingredienti per il brodo in una padella e adagiateci
sopra il pesce e anche i pezzetti che avevate messo da parte , e fate
cuocere circa 10 minuti . Quando è cotto
, togliete i filetti metteteli da parte e fateli raffreddare , ma conservate il
liquido di cottura , e anche i pezzetti di pesce che andranno sminuzzati
finemente.
4. Mettete da parte 3
½ cucchiai di liquido di cottura( che ci serviranno per la salsa) e il resto
fatelo restringere , lasciatelo raffreddare e poi versate due cucchiai di
questo sul riso e mescolate delicatamente. Aggiungete anche i pezzetti del
pesce sminuzzati e amalgamate sempre
delicatamente. Mettete da parte.
5.Preparate nel frattempo il porro e il gamberi per
accompagnare il piatto
2 Rondelle di porro alte 2 cm ( sbollentate e in seguito marinato con 1 cucchiaio di aceto di
riso )
4 gamberi freschissimi di nassa con il guscio
I gamberi vanno puliti dal guscio e ma lasciate le teste , e
metteteli a marinare 10-15 minuti in una ciotolina dove avrete messo 3 cucchiai
di aceto di riso, 2 grammi di zenzero fresco grattugiato molto finemente , e ½
cucchiaino di zucchero .
6. Nel frattempo preparate la salsa
3 ½ cucchiai del
liquido di cottura del pesce
3 ½ cucchiai di Sakè
1 cucchiaino di Mirin
1 cucchiaio di salsa di soya
Fate restringere in un pentolino tutti gli ingredienti a fuoco , fino ad ottenere uno sciroppo
scuro.
7. Bagnandovi le mani con il TEZU (un po’ di acqua con un
po’ di aceto di riso, servirà per dare la forma al riso senza che questo si
appiccichi alle mani) dividete il riso in due porzioni.
8.Su un piatto poggiate i due filetti di pece spatola con la
parte della pelle in alto, formate con ciascuno una specie di “U” che si chiuderà nelle estremità così da
formare una sorta di contenitore. Inseriteci in ognuno una porzione di riso
(avendo sempre cura di avere le mani umide, se no il riso vi si appiccica e non
riuscirete a compattarlo dentro ai filetti) e premete in modo che il riso
aderisca al pesce e diventi una cosa unica.
9. Spennellate con la
salsa e il resto mettetelo su un piattino da portare a tavola. Guarnite con
qualche striscia di alga Nori.
A parte mettete i gamberi con le rondelle di porro da
servire di lato al piatto principale.
*Riso per il Sushi
250 g di riso Okomesan
Acqua fredda per lavare il riso
1 pezzo di alga da 8 cm per lato (konbu)
300 ml circa di acqua
1 cucchiaio di Sakè
Mettete il riso in una ciotola grande, da poterla riempire
di acqua fino a coprire il riso. Mescolate il rio, e vedrete che l’acqua
diventerà torbida, quasi bianca. Scolate il riso e ripetete questa operazione
5-6 volte , fino a quando l’acqua non risulterà quasi pulita ( io ho anche
passato il colino con il riso sotto all’acqua corrente, ma molto dolcemente).
Scolate il riso e mettete da parte circa un’ora.
Con una pezzuola umida date una passata all’alga, ma senza
togliere tutta la polverina bianca e tagliatela in 4 pezzi .
Mettete il riso in una pentola molto capiente . Aggiungete
l’acqua e il Sakè, e mettete in
superficie i quattro pezzi di alga.
Cuocete a fuoco medio ed eliminate i pezzi di alga, poco prima che l’acqua
inizi a bollire . Appena inizia a bollire abbassate il fuoco e coprite con un
coperchio(mettete un panno tra il tegame e il coperchio così eviterete le gocce
di acqua formate dal vapore ricadano sul
riso) e fate cuocere per 15 minuti, fino a quando il riso avrà assorbito tutta
l’acqua
Togliete dal fuoco e usando uno shamoji [ il classico
cucchiaio di legno da riso (ma va bene anche il
cucchiaio di legno che avete in cucina)] smuovete delicatamente il riso e lasciatelo nella pentola chiusa per 15 minuti
(lasciando sempre il panno tra tegame e coperchio). Intanto in una ciotolina
(non di acciaio) mescolate lo zucchero e il sale nell’aceto di riso. Rovesciate
il riso in una ciotola (se fosse di legno come i classici Handai giapponesi
sarebbe l’ideale) dai bordi bassi e larga.
Coprite il contenitore del riso con un panno di cotone umido
. Il riso a questo punto è pronto e potete conservarlo così a temperatura ambiente
fino a 4 ore. NON mettetelo in frigo perché si indurirebbe e i chicchi si
seccherebbero.
Per questa ricetta ho usato il riso “scondito” perché di
solito per il sushi vero e proprio si fa un mix di aceto di riso, zucchero e sale
, ho optato per questa scelta perchè in realtà il riso l'ho usato per pesce votto e non crudo , e Murata lo usa in questo modo. La ricetta completa per quando si usa pesce crudo è qui!
English version
English version
MTChallenge this month is about three differente ways of
rice cooking, one is the famous “steamed rice” (the one I used for the
following recipe) , the secondo ne is about rice cooked in milk and the third
is about pilav !
As you know I went to Japan and I brought home not only colors,
flavors and ingredients , teapots, knives, but something that will be always in my heart.
One of the most beautiful color in Japan is the green of the
rice fields , so bright, so relaxing , so “Japanese” .
The following recipe is dedicated to Kaiseki kitchen, the
highest form of cooking in Kyoto, and I know it is impossible to achieve, but I
am really happy that my “poor” scabbard fish (I had to use sea eels, but I
couldn’t find it in this period here) was cooked in a so ggod way of cooking.
SCABBARD FISH LI-MUSHI
1 ½ cup cooked rice
for Sushi *
2 fillets of scabbard fish
For the broth to cook the scabbard fish fillets
1 cup of sakè
1 cup water
5 Tbsp of soy sauce
5 Tbsp Miirin
a pinch of sugar
1. Prepare a couple of cups of hot water, and a large bowl with cold water and
ice cubes. And make the next step into a sink.
2. Put the two fish fillets on a cutting board , cut them in two
perfect large stripes (and set aside the
pieces of fish that you have trimmed) and then put them with the skin side up,
cover the skin with a towel, pour hot water and immediately dip the fillets in
the 'ice water, you will see that the fillets will fold, and this will be useful for assembly
the final dish, without it breaks.
3.Pour the ingredients for the broth in a pan and dip the fish in it and add also thefish pieces put aside, and cook about 10 minutes. When
cooked, remove the fillets set aside and let cool, but keep the cooking liquid,
and also the pieces of fish that will be finely chopped.
4. Set aside 3 ½ tablespoons of the cooking liquid (which we
will use for the sauce) and cook the rest to thick , let it cool and then pour
two tablespoons of this on the rice* and stir gently. Also add the chopped
pieces of fish and mix. Put aside
5.In the meanwhile cook the leek and shrimp to seda side the
final dish.
You need 2 pieces ½ inch
high leek (blanched and then marinated
with 1 tablespoon of rice vinegar)
4 fresh shrimps with heads
The shrimp should be cleaned from the shells, but with the heads, and put them to marinate 10-15
minutes in a bowl where you put 3 tablespoons rice vinegar, ¼ tsp of finely
grated fresh ginger, and ½ teaspoon of sugar.
6. Meanwhile, prepare the sauce
3 ½ tablespoons of the cooking liquid fish
3 ½ tablespoons Sake
1 teaspoon Mirin
1 tablespoon of soy sauce
Simmer to reduce all the ingredientsin a saucepan over high
heat , until you get a dark syrup.
7.Wet your hands with
Tezu (a bit 'of water with a little' rice vinegar, will serve to give shape to
the rice without it sticks to hands) , divide the rice into two portions.
8.Pu on a plate the
two fillets , with skin, shape with each a kind of "U", to close in the ends so as to form a sort of
container. Put on each a portion of rice
(taking care to have wet hands, otherwise the rice will be stick and you will not be able to compact it into the fish)
and press so that the rice is well combined to the fillets.
9 Brush with the sauce and put the rest in a saucer to serve
on the table. Garnish with some stripes of Nori.
Aside erve the shrimps with the leeks.
SUSHI RICE
1 ¼ cup uncooked short-grain Japanese rice
3-in square piece Konbu (dried kelp)
¼ cup water
1 Tbsp Sake
Place the rice in a large bowl or saucepan and add enough
cold water to cover- Stir the rice with your fingers for 1 minute until the
water becomes quite cloudy- Drain in a colander and repeat the process 4-5
times until the water is almost clear. Drain in a colander and set aside for at
least 1 hour.
aside for at least 1 hour.
Wipe the Kombu with a damp cloth to remove any grit, but do
not try to wipe off all the white powder. Using shissors, cut the Kombu into 4
pieces.
Place the rice in a heavy saucepan or rice cooker. Add the
water and Sake, and placet eh Kombu
pieces on top. Cook over medium heat and remove the Konbu just before it
reaches boiling point (otherwise the rice becomes slimy). When the both reaches
a rolling boil, reduce heat to low, cover the saucepan, an simmer for about 15
minutes, or until all the liquid is absorbed.
Remove from the heat and leave the rice to sit covered for
15 minutes. Then using a wooden spoon or a rice paddle , gently fluff up the
rice. Place the kitchen towel over the saucepan and cover with the lid. Leave
for 10 minutes to absorb ecess moisture.
Cover the container with a dump kitchen towel. The rice is
now ready and can be kept at room
temperature for up to 4 hours. Do not refregerate the prepared Sushi rice as
this hardens and dries the grains
For the complete Sushi rice recipe look here!
Pfuiiiii!!! Da cima a fondo ho letto tutto! La prefazione come sempre mi ha fatto "viaggiare" con te in terre lontane, fra profumi e colori sconosciuti. La ricetta mi ha aperto una finestra su un mondo a me sconosciuto come quello della cucina orientale. La ricetta che presenti, dall'aspetto solo apparentemente semplice sembra davvero uno spettacolo di sapori! Brava come sempre!
RispondiEliminaEh ma qua sfoderi le armi pesanti tesoro mio! :)
RispondiEliminaPrima i coltelli di Aritsugu e poi la mitica grattugia!!! Roba che io potrei mandare l'Orso di ritorno a prelevare in Italia per averli :D
Per questo meraviglioso riso con lo spatola invece prendo il prossimo aereo! :)
Ecchime! Mi sono letta il post due volte per cercare di fare miei tutti i passaggi: un lavorone! Mi piace l'idea di insaporire il riso con i pezzetti di pesce. Sono molto ignorante riguardo alla cucina giapponese e non conoscevo questa metodica, mi piace di più del semplice riso con appoggiato il pesce. Ti invidio molto anche per il tuo viaggio: il Giappone mi ha sempre attirato molto. Il coltello da sushi quello lungo mi è stato regalato e non ne conoscevo il valore, in più lo tenevo nel cassetto insieme alle altre cose ed un giorno per prendere un cucchiaio mi sono praticamente aperta una mano! Grande ricetta! Un bacio cri
RispondiEliminaRimango incantata... dalle immagini del tuo Giappone, dai tuoi racconti, dal verde delle risaie, dalla perfezione dei tuoi chicchi di riso e dalla forma, che non avevo mai visto, che gli hai dato, dalla tua ricetta, dai bellissimi coltelli e perchè no, anche dal grattugino :)
RispondiEliminaQuanto vorrei visitare quello splendido paese, per ora mi rifaccio con i questo post.
che meraviglia le foto e i tuoi racconti sul Giappone .. e tutto quel ben di dio che ti sei portata appresso!!! hai fatto un riso perfetto, secondo mio modesto parere e realizzato un piatto fantastico. Il pesce spatola non l'ho mai assaggiato, mi sa che devo rimediare al più presto!!
RispondiEliminaparto dal verde del riso, svolazzo sopra tutta una serie di attrezzi ed accessori ed approdo alla foto del riso bello lucidino sentendomi totalmente a casa. Ma di tutto ciò non posso tenere conto... equivarrebbe a dare un voto a me stessa!
RispondiEliminaQuindi mi obbligo a concentrarmi solo sul piatto in sè e a tutto quello che ci hai messo di tuo: lo spatola, prima di tutto, scelta geniale trattata con grande cura; la salsa, con quel suo umami naturale e quel profumo di mare delicatissimo a cui nemmeno serve il dashi; i bocconcini di contorno, piccole chicche a sè, che con la loro marinatura garbatamente acidula accompagnano perfettamente la dolcezza del boccone principale. E il bello è che tutto ciò alla fine mira semplicemente ad esaltare un gohan che, sono sicura, sarebbe stata pura goduria gustarsi anche così, completamente nudo...
Un bellissimo post. Quelle risaie verdi mi riportano a quelle che ho tanto amato in SriLanka, e nelle zone montane lussureggianti del the. Adoro viaggiare, vorrei andare il moltissimi porti e sicuramente il giappone è uno di questi, per la loro cultura e per i posti meravigliosi che ci hai mostrato.
RispondiEliminaLa ricetta è bellissima, perché particolare ed intensa, studiata a fondo e piena di sapori che si sposano perfettamente..
Ah sappi che, ovviamente, ti invidio pure i coltelli :D
Tanta ammirazione per il piatto e un po' d'invidia per quei coltelli!
RispondiEliminache colori! e quei coltelli, valeva la pena lo sforzo fatto per pagarli. Letto tutto ma dovrò studiare con calma perché ci sono tantissimi passaggi particolari e molto interessanti, bellissima ricetta!
RispondiEliminaciao!
Ho visto anche la ricetta del fior di frolla con riso al cioccolato, ma questo riso con pesce spatola sono sicuro che mi verrà in sogno una di queste notti e mi dirà: "mordimi, mordimi" :-)
RispondiEliminaCiao Buona serata
Stavolta non ci sono c… che tengono!!! Una ricetta grande, ingredienti originali, perfino gli utensili originali, una tecnica super… e che volere di più? Ah, sì, la carta di credito del tuo maritozzo! :D
RispondiEliminae io rispondo a questo post lunghissimo- letto, salvato e stampato- con un "senza parole". Un po' perchè mi ci hai lasciato, per davvero. E un po' perchè è meglio che taccia. E non diciamo altro...:-)
RispondiElimina