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La meravigliosa isola in cui vivo ha sicuramente tante
contraddizioni, ma anche un’infinita scelta di doni, a cominciare dai prodotti
del territorio che arrivano dalle montagne , dalle pianure , e soprattutto dallo splendido mare.
La “Taieddhra” che vi propongo oggi per l’MTC di Maggio nasce da
qui , da quello che la Sicilia grazie al meraviglioso sole che splende ci
regala, ci sono già le favolose melanzane da friggere , i pomodori Piccadilly
che nascono in quel di Pachino , vicino a più noti “ ciliegino”, c’è l’aglio fresco, che qui si compra i primi
di Maggio (per la precisione il 10 del mese che è Sant’Alfio, mentre per esempio a Bologna è usanza comprarlo il 24 Giugno per San Giovanni) , finalmente il
basilico sta crescendo , e dal pescivendolo non manca il pescespada sempre
fresco!!!
Come sapete qui da noi , a Catania, la pasta alla Norma è forse uno
dei piatti più famosi (e ora che ricordo, è stata anche la prima delle sfide dell’MTC a cui ho partecipato; l'MTC dove chiunque di noi abbia partecipato al gioco, ha tirato fuori un ‘infinità di
rivisitazioni e versioni alternative alla ricetta originale!!! Una splendida
esperienza come sempre, idee nuove, confronti piacevoli, e soprattutto alla
base sempre una ricetta che andrà a fare parte del nostro archivio personale !!) …. E quindi
ho pensato…”perché non prendo il mio coccio (“taieddhra” in Salentino , come ci
ha spiegato anche Cristian, vincitore in carica) e non ci faccio la mia versione fuori dalla “Norma”??” , il titolo lo devo al maritozzo; a quanto pare con questo MTC i mariti ci stanno prendendo gusto anche loro, chi inventa titoli, chi partecipa ( e vince) e chi deve fare il lavoro "sporco" come il cozzaro che pulisce le cozze alla mia MAI del cuore .
E così ieri mattina dopo aver comprato tutti gli ingredienti che mi
mancavano (il pescespada, quello lo compro sempre fresco , e per fortuna il
Signor Nino la domenica mattina è aperto!) mi sono messa all’opera..e di sera
abbiamo goduto di una splendida cena, ricca, gustosa, piacevole …. Temevo solo
una cosa che il pescespada “soffrisse” troppo la lunga cottura , e invece è
stata una gradevole sorpresa, perfettamente , cotto, morbido e per nulla stoppaccioso…..
provare per credere. Ecco cosa ho imparato questo mese dall'MTC : un nuovo modo di cottura del riso, nel coccio (lo conoscevo, ma non lo avevo mai provato) e soprattutto ho "osato" un abbinamento che non credevo possibile: il pescespada con la ricotta salata!!
Con questa ricetta partecipo all’MTC n.30 e vi auguro una
bellissima settimana!
TAIEDDHRA FUORI DALLA “NORMA” (riso, pescespada e melanzane)
150 gr di riso Carnaroli
250 gr di pescespada (tagliato a fette)
1 kg pomodori Piccadilly
2 melanzane “violette”
qualche foglia di basilico fresco
2 spicchi d’aglio
Sale
Pepe nero
Ricotta salata
olio d’oliva extra vergine d’oliva
olio di semi per friggere le melanzane
Per prima cosa tagliate le melanzane a fette spesse e mettetele a
spurgare in acqua e sale (è un’operazione che io faccio sempre, esattamente
come mi ha insegnato mia suocera , Catanese D.O.C. ; possono stare in acqua
minimo mezz’ora , che va già bene, ma io a volte ce le lascio anche tutta la
notte). Poi asciugatele con un panno.
In un tegame mettete un paio di cucchiai di olio d’oliva extra
vergine, gli spicchi d’agio, il pepe e i pomodori tagliati a pezzi grossi ,
spezzettate il basilico e fate cuocete a fuoco vivo per 10 minuti, il tempo che
i pomodori comincino a produrre acqua, mescolate e spegnete (non preoccupatevi
se i pomodori vi risultano crudi, va benissimo, perché devono comunque passare
in forno)ed eliminate i due spicchi d’aglio.
In una padella mettete abbondante olio di semi . Tagliate le fette
delle melanzane a tocchetti grossi e quando l’olio è pronto versatele nella
padella a friggere, quando saranno poco più che dorate , scolatele e fatele
riposare su carta assorbente . Non aggiungete sale ,poiché le avete fatte
spurgare in acqua già salata.
A questo punto lavate molto bene il riso, questa operazione serve
ad eliminare gli amidi del riso , in modo che in cottura non diventi qualcosa
di troppo “gelatinoso”. So che forse vi sembrerà strano, ma passate il riso in
una ciotola con acqua, anche 10-12 volte , fino a che vedrete che l’acqua non è
più !torbida” di amidi, scolate il riso e mettete da parte.
Preriscaldate il forno a 150°C .
Prendete la “taieddhra” o coccio, nel mio caso stavolta ho usato
una pirofila di ceramica dalle pareti perpendicolari alla base, e ungetela con
un filo di olio d’oliva, sempre extravergine, e fate un primo strato con i
pomodori (NON SCOLATELI, perché tutto il
loro sugo ci servirà come liquido di cottura), mettete la metà delle melanzane
fritte e grattugiate la ricotta salata. Fate uno strato con il riso , e
ricoprite con i pomodori , le fette di pescespada , tutti i pomodori e il loro
sugo , coprite con le melanzane, una grattugiata di ricotta salata e coprite
con un foglio di carta d’alluminio.
Ed infornate per circa un’ora. Togliete la carta di alluminio e
fate cuocere per un altro quarto d’ora. Spegnete il forno e fate riposare una
mezza giornata.
Al momento di servire aggiungete altra ricotta salata a vostro
gusto.
Vi assicuro che il gusto è meraviglioso , ma soprattutto resterete
sorpresi dalla cottura perfetta del riso, ma in particolar modo da quella del
pescespada.
N.B. avendo utilizzato le melanzane da cotte, non so se rientro in
gara, di sicuro so che questa è una versione , che come molte ricette dell’MTC
passati , sarà uno dei miei cavalli di battaglia .
English version
"Taieddhra" is the way to call a pottery pot , in Lecce , that’s in
Puglia region, South Italy. It is not easy even for us Italians to pronounce
this word. It is even the way to cook the rice, without boiling it before put
it in the oven. The traditional way the people from Puglia cook the rice in the “taieddhra” is using potatoes
and mussels, but even some more kind of vegetables, as tomatoes and zucchini.
I tried a different recipe,
because here in this part of Sicily a very traditional recipe is Pasta with
fried aubergines and tomates sauce, that we call “Norma” as the famous Vincenzo Bellini’ Opera (Bellini was born
here in Catania, where I live) , but our sea is even rich of fish and
swordfish, so I tried to mix these ingredients and the result was great!!
RICE, SWORDFISH, EGGPLANTS and TOMATOES ….. TAIEDDHRA “ALLA NORMA”
1 cup “Carnaroli” rice(the one for “risotti”)
½ lb of swordfish (cut into
slices)
2 lb tomatoes “Piccadilly”
2 eggplants
a few leaves of fresh basil
2 cloves of garlic
Salt
Black pepper
Ricotta salata cheese (it is a very salted seasoned cheese from
Ricotta)
extra virgin olive oil
oil for frying the eggplants (I use corn oil)
First, cut the eggplants into thick slices and place them in salt water
to drain ( min for half an hour, but even more it is good). Then dry with a
cloth.
In a pan, put a couple of tablespoons of extra virgin olive oil,
garlic, pepper and tomatoes cut into large pieces, chop the basil and let cook
over low heat for 10 minutes, until the tomatoes begin to produce water, stir
and turn off (do not worry if tomatoes
are still raw, that's fine, because they
must be cooked in the oven) and take out the two cloves of garlic.
In a pan put plenty of oil (corno il). Cut the slices of eggplant
into large chunks and when the oil is ready pour into the pan to fry, when they
are little more than golden, drain on paper towel and let them rest. Do not add
salt, because you drain them in salted water already.
Now wash rice very well, you
need this operation to eliminate the
starches of rice, so that in cooking does not become something too "jelly".
I know that maybe it will seem strange, but past the rice in a bowl with water,
also 10-12 times, until you see that the water is no more “white” , because of starches,
drain the rice and set aside.
Preheat oven to 300 °F.
Oil (with exra virgin olive oil) the pottery and make a first layer
with tomatoes (NOT drain, because their juices will serve as the cooking
liquid), put half of the fried eggplant and grated” ricotta salata” cheese. Make
a layer with the rice, and cover with tomatoes, slices of swordfish, all the
tomatoes and their juices, cover with eggplant, grated ricotta salata and cover
with aluminum foil.
And cook for about an hour. Remove the aluminum foil and cook for another fifteen minutes.
Switch off the oven and let rest half a day.
Just before serving, add more “ricotta salata” cheese to your
taste.
I assure you that the taste is wonderful, but above all you will be
amazed at the perfect cooking of rice, but especially from the swordfish’s one.
May this new week be a great week!!