mercoledì 31 ottobre 2012

THE RECIPE-TIONIST di Novembre è:


                                                          

                                            Scroll down for English version

Sto cercando di scrivere il post per il THE RECIPE-TIONIST di Novembre , mentre c’è Mou a pancia all’aria che reclama coccole, e di solito lo fa “blaterando” qualcosa nel suo linguaggio e con Topsy che con le zampette reclama di essere presa in braccio …. Immaginate un po’ . Non sarebbe più semplice se Topsy andasse a fare le coccole a Mou e mi lasciassero scrivere questo post tranquilla prima che maritozzo si alzi e reclami il suo bel caffettino post riposino???

Comunque dai ci provo J .

Ringraziare THE RECIPE-TIONIST del mese precedente , per me , non è mai scontato, perché ritengo che ognuno di loro abbia dato tanto a questo “contest” e Gianni non è stato da meno. Mi fa piacere aver scoperto io personalmente  , attraverso i partecipanti tante ricette di Gianni che mi ero persa. 

Ecco le parole e le scelte del nostro Coco Gianni :

Per prima cosa un grazie ad Elena e a Flavia per avermi concesso l'opportunità di essere THE RECIPE-TIONIST di ottobre.
Altro ringraziamento a tutte voi che avete voluto provare a realizzare una o più delle mie ricette.
E' stato difficile scegliere le 5 ricette da sottoporre a Flavia ed il criterio da adottare per argomentare la scelta ed infatti ne ho scelte 6 e chiedo a Flavia di concedermi questa licenza.
Inizialmente volevo dare la preferenza a chi non aveva ricoperto il ruolo di THE RECIPE-TIONIST ma, alla fine, ho pensato che questa non debba essere una preclusione se si merita di essere tra i 5 finalisti.
Non credo del resto che non ci sia la possibilità di essere nuovamente THE RECIPE-TIONIST. Personalmente ho ancora nei preferiti tante ricette di THE RECIPE-TIONISTprecedenti che mi piacerebbe rifare.

Ho quindi deciso di lasciarmi guidare dalle mie sensazioni ed emozioni nel leggere i post relativi.

- 1 Petto di polloalla Coca Cola: Loredana ha scelto una ricetta che: o l'hai già provata, o ti fidi ciecamente di chi te la propone, o ti piace sperimentare. Di quest'ultima sono sicuro e la riprova è la ricetta che ha inviato fuori concorso dove ha preso spunto da un mio piatto per crearne uno del tutto nuovo.

- 8 I canederli: Nora ha deciso di non variare nulla della mia ricetta ma la scelgo perché è un ottimo esempio di come dei sapori possano risvegliare dei ricordi del passato. 

- 11 Filetto dimaiale alla Coca Cola: Vale per Sarah quanto già detto per la prima parte del commento su Loredana con un'aggravante. L'ha fatta una seconda volta.

- 12 Risottoall'Amarone: Valeria ha scelto un risotto straordinario con un vino eccezionale aggiungendole il suo tocco "terrone" che va letto nella sua accezione positiva del termine; il tocco del provolone del Monaco è lo spirito stesso del gioco: con una sola variante ottenere un sapore diverso ed intrigante.

- 13 Filetti dicernia in oliocottura: Stella ha scelto una ricetta che prevede una cottura che trovo perfetta per lasciare integri sapori ed aromi del pesce. E' una tecnica semplice ma che dà grande soddisfazione; un plauso per averla voluta provare.

- 14 Torta di mandorle: Ebbene sì, lo ammetto! Ho un debole per Stefania. Mi piacciono i suoi post e l'ammiro per come riesce a preparare delle ricette gluten-free che non tolgono nulla a quelle originali anzi, a volte, sembrano essere anche meglio.

Una citazione a Giulia (Love at every bite) che ha realizzato, come Loredana (La Cucina di mamma Loredana)  e Sarah (Pancakes a colazione), 2 mie ricette, per l'entusiasmo e l'allegria che traspare da ogni suo post con un grandissimo "in bocca al lupo" per il suo futuro.

Devo dirvi che tutto quanto scritto da Gianni lo condivido in pieno, soprattutto per quanto riguarda il fatto che chi è già stato THE RECIPE-TIONIST possa tornare ad esserlo. I nostri blog si arricchiscono sempre di più di ricette e di esperienze.
La mia scelta , però, era già stata presa nel momento stesso in cui ho letto la ricetta, e quindi speravo fosse tra i finalisti.

THE RECIPE-TIONIST di Novembre 2012 è……………………
                                             

                                                Una Stella tra i fornelli





                                    Filetti di Cernia in olio cottura di



                                                      
Quindi già da oggi potrete andare a cercare tra le sue bellissime ricette (QUI e QUI quelle light ) e cominciare a partecipare dal giorno 5 fino al 25 Novembre.
Ne l frattempo ho già fatto le coccole a Mou e preso in braccio Topsy , e tra un po’ vado a preparare il cappuccino a maritozzo…perché me lo sento …ora si sveglia ed inizia la giornata.

Buon lungo weekend di Ognissanti ,
                                    Flavia



As every first day of the month I write about THE RECIPE-TIONIST , my contest’s monthly winner.
But let me tell you that I hope that all my friends who live in the USA North Eastern Coast are fine and that Sandy didn’t get them any troubles. I know these days weren’t easy anyway…so I hug you very strong.
For all my other friends I hope your Halloween is going to be funnybut not scary , xoxoxo

                                      Flavia

venerdì 26 ottobre 2012

LIMONI CONSERVATI- PRESERVED LEMONS


                                                

                                                   Scroll down for English version
Quello che sto per postarvi ..sono tutti all’insegna  del nostro viaggio in Marocco fatto a fine Febbraio.

Una delle cose mi ha incuriosito dei variopinti mercati nelle Medine visitate erano i limoni conservati ,lucidi e dal colore intenso messi belli in fila sulle bancarelle …e mi chiedevo, ma sono veri o sono di cera??? E come li utilizzano???
Poi Quando da Marrakesh siamo andati a Meknès  ho visto sul bancone di una cucina un vaso pieno di acqua e limoni tagliati e nel frattempo ci veniva preparato quello che sarebbe diventato una dei miei cavalli di battaglia quest’estate ( e che a brevissimo vi posterò)la Tajine dipollo , olive e limoni conservati.
Ho chiesto  notizie sui limoni conservati e  Iman , una ragazza Marocchina mi ha spiegato come li fa lei, ed è come ve li riporto io.
Assaggiandoli non cotti potrei dirvi che se preparate un aperitivo, con olive, crostini di tonno & co. , potreste metterne alcuni “filetti” su un piattino…sono gradevolissimi .
Questi limoni mi riporteranno sempre a quei  giorni che conserverò sempre nel mio cuore .


                         
LIMONI CONSERVATI alla Marocchina


10-12 limoni gialli
200 gr sale grosso
2 litri circa di acqua
1 stecca di cannella (ma potete mettere foglie di salvia, chiodi di garofano)
1 vaso di vetro sterilizzato da circa 2 LT *

Lavate e asciugate i limoni, tagliateli per il lungo in quattro spicchi, mettetene la metà nel vaso con metà del sale , , premete il succo di mezzo limone,un po’ di acqua e mezza stecca di cannella , riempite il vaso con il resto dei limoni, il sale e l’acqua fino a coprire, ma lasciando un dito di aria dal bordo.
Chiudete il vaso ( a chiusura ermetica) e rovesciatelo un paio di volte e lasciatelo riposare. Dopo una settimana mettete il vaso a testa in giù.
I limoni conservati sono già pronti dopo un paio di settimane , ma più il tempo passa e più diventano buoni.

*Io di solito sterilizzo i vasi in forno, metto un foglio di carta forno su una placca, ci appoggio il vaso (senza la guarnizione di gomma ) e accendo il forno a 100°C , faccio arrivare il forno a temperatura e dopo 5 minuti spengo il forno e lascio il vaso a raffreddare all’interno.




English version

When last February hubby and I went to Morocco, one of the things that made me curious in those colorful markets   were preserved lemons …I asked myself how do they use them . We first visited Marrakèch and then we went to visit Eleonora and in her kitchen I saw a jar with these lemons and asked her  about them, the day after Iman, a very kind Eleonora’s friend from Morocco gave me her “preserved lemons recipe”. They are very good in chicken and olives tajine ( and soon I’m going to post recipe of it) , but even during an happy hour with a drink, olives and tuna “crostini”…. Try it!!!


PRESERVED LEMON in Morocco’s way

10-12 lemons
1 cup ½ coarse salt
1 cinnamon stick
Cold water
1 two liters sterilized jar

Wash and dry the lemons, cut into four segments for the long, put  half in a pot with half the salt, press the juice of half a lemon, a bit 'of water and half a stick of cinnamon, fill the jar with the rest of lemons, salt , the other half cinnamon stick and water to cover, but leaving a finger of air from the edge.
Close the jar (airtight) and flip it over a few times and let it rest. After a week put the jar upside down.
The preserved lemons are ready after a couple of weeks, but the more time passes, the more they become good and better.

* I usually sterilize the jars in the oven, put a sheet of paper on a baking oven, there support the bowl (without the rubber gasket) and turn on the oven at 220 °F, do I reach the oven temperature and after 5 minutes I turn off and leave the jar  to cool in the oven.



Have a wonderful weekend, xoxoxoxo ,
                                        Flavia

venerdì 19 ottobre 2012

SWEET SHABBAT BRAIDED BREAD con mostarda bolognese e semi di senape




                                                     Scroll down for English version

Non è facile oggi scrivere questo post, dopo aver letto tanti bellissimi post per l’MTC di Ottobre. Tutti toccanti, profondi, sinceri e mi rendo conto che qualsiasi cosa possa scrivere da ora potrebbe sembrare retorica e non mi va, credo non sia giusto togliere il valore di quello che questa ricetta ha dato all’MTC: conoscenza e consapevolezza.


L’unica volta che ho subito un’offesa razzista è stato quando sono entrata in una Sinagoga in Marocco e una falsa guida (una delirante , snervante ed assurda piaga sociale nella città di Fès ) a cui con gentilezza abbiamo detto che non avevamo bisogno che lui ci guidasse ….ci ha dato degli "EBRAICI RAZZISTI"!!! Pensare che per questa persona dire "ebraico" fosse già un’offesa, mi ha dato modo di capire quanto debba essere difficile subire le intolleranze per la propria Fede.
Sono morte milioni di persone , in migliaia di anni…in nome della propria Fede , a prescindere da quale essa fosse , ma trovarsi oggi a dover realizzare che ancora c’è gente così …mi deprime, mi fa soffrire pensare che ancora non esiste rispetto per tutte queste perdite di vite umane e che c’è chi continuerà ad insegnare questo "orrore" ai propri figli!!!

Per questo il mio Pane Dolce dello Shabbat di oggi è una coroncina a cinque capi , come i cinque continenti, ed è unita, senza capo né coda in un unico forte, caldo e grande abbraccio!

Con questa ricetta partecipo all’MTC di Ottobre 



IL PAN DOLCE DELLO SHABBAT con mostarda bolognese e semi di senape
(come da ricetta di Eleonora)

per una treccia ripiena:


250 gr di farina 0
1 uova  medie ( circa60-62gr con il guscio)
50 gr di zucchero
10 gr di lievito di birra
63 ml di acqua tiepida
62 ml di olio extravergine d'oliva
5 gr di sale
un tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
semi di senape




Prima di tutto e importantissimo, setacciare la farina e pesare e preparare tutti gli ingredienti.
Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero e fate riposare una decina di minuti fino a far formare una schiuma.
In una ciotola mischiate la farina, il sale e lo zucchero e versateci il lievito sciolto nell’acqua (vedrete che farà una schiuma) e cominciate ad impastare, versate poi l'olio e per ultimo un uovo alla volta ,amalgamate bene a mano gli ingredienti, vedrete che l’impasto risulterà molto appiccicoso e grumoso, niente panico è normale .
A questo punto spolverate un po’ di farina su un piano di lavoro, procuratevi due spatole e rovesciate l’impasto sul piano di lavoro.
Ora sarà un momento si sfogo perché con l’aiuto delle due spatole staccherete l’impasto e lo sbatterete sul piano di lavoro, dovrete fare questa operazione (praticamente le mani inizialmente non toccheranno l’impasto, ci penseranno le spatole a staccare e tenere unito l’impasto e a mantenere il piano di lavoro pulito), raccogliete l’impasto , lo alzate e sbattetelo su dall’alto , con forza, dovete sentire il BOTTO, tranquilli, pensate a qualcosa che vi fa arrabbiare e sfogatevi così J . Dopo una decina di “botte” vedrete che l’impasto cambia la consistenza, questo perché con questi passaggi si sta rilasciando il glutine che è quello che rende l’impasto unito e liscio.
Ora potrete usare una sola spatola per staccare l’impasto dal piano di lavoro, che così rimane pulito, lo prendete con la mano libera e giù con forza lanciatelo sul piano di lavoro, è un’operazione che a seconda della forza che ci mettete richiederà 5-10 minuti, ma il risultato sarà un impasto, morbido, liscio, unito e non più appiccicoso. Spolverate un velo di farina in una ciotola, metteteci dentro l’impasto a lievitare per due ore. Io ho coperto la ciotola con un canovaccio di cotone e ho messo a riposare nel forno spento, per evitare che nell’arco delle due ore  ci fossero cambi di temperatura.
Passate due ore  sgonfiate l'impasto sul piano di lavoro infarinato leggermente e stendetelo in un unico rettangolo 45 x 35 cm .  Tagliate in 5 strisce e spalmateci sopra la mostarda bolognese. Arrotolate  ogni striscia di pasta  sulla lunghezza, in modo da ottenere cinque “salsicciotti” lunghi.
Uniteli da un capo e cominciate a fare una treccia a 5 capi.
Chiudete la treccia in una coroncina e poggiate sulla placca da forno con un foglio di carta forno unta di olio EVO.
Lasciate lievitare ancora due ore, io ho fatto questo passaggio sempre nel forno . Un quarto d’ora prima della cottura ho tolto la coroncina dal forno.
Accendete il forno a 200°C statico e  sbattete il tuorlo d'uovo con un cucchiaio di acqua e spennellatelo sulla superficie; spargete i semini di senape sulla superficie della treccia (io ho passato l’uovo e i semini solo sulle giunture della treccia, per creare un motivo).
Infornate in forno già caldo per circa  20 minuti.








English version

Today I post another recipe for the Sweet Shabbat Braided Bread….. I like to imagine it as a huge, sweet , warm hug to unite all the 5 continents , as the 5 pieces of dough I used to create this braided wreath!!












THE SWEET SHABBAT BREAD


for one filled  braid:

2 cups all purpose flour
1 medium eggs
¼   cup of sugar
½  Tbsp of yeast
¼  cup of warm water
¼  cup of extra virgin olive oil
1 tps of salt
one egg yolk
a tablespoon of water
mostard seeds

For filling :

First of all and most importantly, sift the flour.
Dissolve yeast in warm water with a teaspoon of sugar and let stand for ten minutes until the lather. In a mixer mix the flour, salt and sugar and pour in the yeast and begin to knead, then pour the oil and finally the egg, one by one. Work until the dough comes off perfectly from the bowl, leaving it clean.
Let rise for at least two hours, then, deflate the dough and roll out on a floured surface each side about 14” inches long and 16” inches wide. Cut into 5 stripes and sprinkle bolognese mustard .
Then roll them over the length, so as to obtain 5 "sausages".
Join us at one end and begin to weave.
Lay the braid on a greased baking sheet with oil. Let it rest for two hours.
Beat the egg yolk with a tablespoon of water and brush it on the surface, sprinkle  with mustard seeds.
Bake in preheated oven at 400 °F and for about 15-20 minutes.


May your weekend be blessed J , xoxoxo
                                                                       Flavia

martedì 16 ottobre 2012

WORLD BREAD DAY 2012



                                            Scroll down for English version

L’anniversario di Cuocicucidici cade esattamente con il World Bread Day e la coincidenza (non studiata) mi piace moltissimo. Due anni di blog e nel giorno Internazionale del pane, credo sia sempre di buon auspicio, il pane è vita, il pane è calore, il pane è convivio…. E a chi non piace il pane???
Come festeggio??? Rinfrescando il mio nuovo LM , dopo aver passato un weekend ad impastare pane durante il corso di panificazione di Adriano e Paoletta.
E penso ai pani postati qui in questi due anni e a tutti i nuovi amici che giorno dopo giorno, mese dopo mese incontro, conosco e “riconosco” .

C’è il pane dolce che mi fa conoscere altre religioni,  c’è la piadina che mi ricorda l’infanzia e la famiglia, c’è la treccia fatta con la ricetta dei panini semi dolci che mi ricordano il compleanno di un’amica ed un corso con le Simili, c’è l’impasto per le pizzette per un aperitivo veloce a Natale, ci sono i panini con lievito madre quando ho voglia di impastare con i tempi naturali, ci sono i panini fatti per il primo anniversario di cuocicucidici, ci sono i taralli pugliesi,  c’è il pane ripieno che si chiama Danubio, ci sono bocconcini di pane fritti , c’è il pancarrè che tanto adoro, e c’è tutto il pane che farò  per la mia famiglia, per i miei amici….ci sarà il profumo del pane che riempirà la mia cucina,la mia casa, la mia vita.

Buon WORLD BREAD DAY 2012 a tutti!




English version

Today is  Cuocicucidici’s second anniversary and it is also the World Bread Day and I love this the coincidence. My blog is two years old and  I think that “toasting” my blog the same day the world toasts bread is a good omen, bread is life, the bread is warm, the bread is banquet .... And who does not like bread??
How to celebrate?? Refreshing my new natural yeast, after spending a weekend to knead bread baking during a weekend of bread classes.
Today I think all the bread I bake in these two years and to all the friends I met during this time, and I’m so happy!!!

There is a sweet bread that makes me understand other religions, there is a piadina bread that reminds me of childhood and family, there is a braid made ​​with semi sweet bread recipe that reminds me of a friend's birthday and a course with Simili Sisters, there  is the  dough pizza for a quick aperitif at Christmas eve , there are sandwiches with sourdough when I want to mix with the natural time, there are sandwiches made on the first anniversary of cuocicucidici one year ago, there are taralli, there is a filled bread called Danube, there are pieces of fried bread, there is the whole wheat bread that I love so much, and there's all the bread that I am going to do  for my family, for my friends .... there will be the smell of bread that will fill my kitchen, my house, my life.

Good WORLD BREAD DAY 2012 to you !

sabato 13 ottobre 2012

IL PAN DOLCE DEL SABATO (pistacchi e cioccolato/ uvetta e scorzette di arancia)- SHABBAT SWEET BREAD




                        

 Scroll down for English version

“un rito familiare, anzitutto, e un rito collettivo, nei giorni di festa, nei quali il cibo espleta ancor di più la sua funzione di strumento di appartenenza- ad un popolo, ad un progetto, ad una storia di salvezza” ( cit. Menuturistico)

Un intreccio , legato, unito, sentito , ricoperto di semini che di base  sono il simbolo della vita stessa , ripieni di dolcezza, sapore, forza come tutti noi vorremmo le nostre vite fossero.
Un rito, il Sabato, che non si è perso nei secoli, nella globalizzazione, nel superfluo, come invece per molti di noi si è perso il rito della Domenica. In questa mattina di Sabato penso a quante mani si riempiranno dello stesso rito, dello stesso gusto, degli stessi ricordi, oggi durante questa giornata so anche che tanti MTC Addicted impasteranno,inforneranno, mangeranno   e si delizieranno con questa ricetta che Eleonora, vincitrice di Settembre, ci ha regalato.

Conoscevo poco la cucina Kosher, ma grazie al Pane Dolce dello Shabbat ho avuto modo di capire il Kasherùt, le regole della cucina Kosher,e soprattutto le motivazioni del perché per esempio il sabato, il giorno della carne , non si mangia latte , latticini e derivati: non mangiare il figlio nel latte della madre, o qualcosa di simile, che mi è rimasto ben impresso.

Veniamo alla sfida….. tutto parte dalla condivisione, così com’è il Pan Dolce dello Shabbat,  che non è da confondere e neanche da chiamare Challah , tutto parte dalla famiglia, dall’ amicizia, dal sentirsi vicini a chi si ama anche se è lontano.  Tramite il Blog ho avuto la fortuna di conoscere tante persone, con le quali più o meno ho avviato meravigliose amicizie,spesso importanti, con alcune mi vedo costantemente ogni settimana, le nostre famiglie si frequentano, con altre anche se sono solo contatti via mail, chat, internet, le sento sempre vicine, con altre nonostante i km che ci separano siano tanti è un rapporto quotidiano, come con Eleonora, che mi spesso mi dà le spiegazioni che desidero avere sulla sua Religione…. E poi comunque sono stata anche in Marocco a trovarla…quindi so in quale cucina, su quale tavolo, con quali volti oggi lei  mangerà il suo Pan Dolce dello Shabbat.
Si parlava della condivisione e ho pensato che questo fosse il momento con la ricetta giusta per fare riprendere ad una cara amica, che per me è una sorellina minore a cui voglio molto bene, un po’ la goliardia che c’è dietro all’MTC…. Non sono stati mesi semplici per lei e la ringrazio per avermi permesso di esserle vicino, di poterle fare forza, allo stesso modo in cui so per certo lei avrebbe fatto con me.

Pensare che ieri,venerdì dopo il tramonto , come il rituale Ebraico chiede sia fatto, io nella mia cucina  e lei nella sua abbiamo svolto a mano gli stessi gesti, con gli stessi ingredienti…mi ha fatto sentire bene…. E questa sfida la vogliamo affrontare insieme … stamattina la nostra colazione sarà la stessa , seppur in case diverse con volti e presenze diverse…. E questo mi fa bene al cuore come so fa tanto bene anche al suo.

Con questa ricetta del PANE DOLCE DELLO SHABBAT con cioccolato extra fondente (senza tracce di latte, lattosio e derivati)e pistacchio di Bronte,  uvetta Sultanina e scorzette di arancia partecipo all’MTC di Ottobre 2012  insieme a Francesca di UN GIRO IN CUCINA



IL PAN DOLCE DELLO SHABBAT 

(con gocce di cioccolato extra fondente e pistacchi di Bronte  / uvetta Sultanina e scorzette di arancia)

per due trecce ripiene:


500 gr di farina 0
2 uova  medie ( circa 60-62gr con il guscio)
100 gr di zucchero
20 gr di lievito di birra
125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio extravergine d'oliva
10 gr di sale
un tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
semi di sesamo e papavero

PRIMO RIPIENO

50gr di uva Sultanina (ammollata in acqua 10-15 minuti )
50 gr scorzette di arancia candita
SECONDO RIPIENO
50 Gocce di cioccolato extra fondente (non contengono tracce di latte
75 gr pistacchi di BRONTE finemente tritati


La ricetta che abbiamo seguito ( a parte la scelta dei ripieni) è la stessa di Eleonora, come da regolamento MTC, ma avendo eseguito tutto il passaggio a mano ci saranno dei passaggi sull’esecuzione diversi. Ci piaceva l'idea di non usare la planetaria, per sentire l'impasto...per pensare di lavorare come hanno fatto per secoli altre donne .

Prima di tutto e importantissimo, setacciare la farina e pesare e preparare tutti gli ingredienti.
Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero e fate riposare una decina di minuti fino a far formare una schiuma.
















In una ciotola mischiate la farina, il sale e lo zucchero e versateci il lievito sciolto nell’acqua (vedrete che farà una schiuma quando lo versate) e cominciate ad impastare

, versate poi l'olio 

e per ultimo un uovo alla volta ,amalgamate bene a mano gli ingredienti, vedrete che l’impasto risulterà molto appiccicoso e grumoso, niente panico è normale .
A questo punto spolverate un po’ di farina su un piano di lavoro, procuratevi due spatole e rovesciate l’impasto sul piano di lavoro.



Ora sarà un momento si sfogo perché con l’aiuto delle due spatole staccherete l’impasto e lo sbatterete sul piano di lavoro, dovrete fare questa operazione (praticamente le mani inizialmente non toccheranno l’impasto, ci penseranno le spatole a staccare e tenere unito l’impasto e a mantenere il piano di lavoro pulito), raccogliete l’impasto , lo alzate e lo sbattete  dall’ alto , con forza, dovete sentire il BOTTO, tranquilli, pensate a qualcosa che vi fa arrabbiare e sfogatevi così J .

















Dopo una decina di “botte” vedrete che l’impasto cambia la consistenza, questo perché con questi passaggi si sta rilasciando il glutine che è quello che rende l’impasto unito e liscio.


Ora potrete usare una sola spatola per staccare l’impasto dal piano di lavoro, che così rimane pulito, lo prendete con la mano libera e giù con forza lanciatelo sul piano di lavoro, è un’operazione che a seconda della forza che ci mettete richiederà 5- massimo10 minuti, ma il risultato sarà un impasto, morbido, liscio, unito e non più appiccicoso. 


Spolverate un velo di farina in una ciotola, metteteci dentro l’impasto a lievitare per due ore. Noi abbiamo coperto la ciotola con un canovaccio di cotone e abbiamo messo a riposare nel forno spento, per evitare che nell’arco delle due ore  ci fossero cambi di temperatura.

Passate due ore  sgonfiate l'impasto sul piano di lavoro infarinato leggermente e tagliatelo in due parti uguali. Poi tagliate  ognuna delle parti in tre pezzi.













Stendete sul un piano infarinato ognuna delle parti lunghe circa 35 centimetri e larghe 15. 






Spargete l'uva Sultanina con le scorzette di arancia candite sulle tre parti.
Arrotolate  ogni striscia di pasta  sulla lunghezza, in modo da ottenere tre lungi "salsicciotti".
Uniteli da un capo e cominciate a fare una treccia .







Ripetete l'operazione per la seconda treccia, utilizzando il cioccolato e i pistacchi tritati.
Foderate una placca del forno con carta forno, ungetela con olio EVO e Adagiate le due  trecce. 

Lasciate lievitare ancora due ore, noi abbiamo fatto questo passaggio sempre nel forno . Passate le due ore levate le trecce in lievitazione dal forno e accendete il forno a 200°C statico e  sbattete il tuorlo d'uovo con un cucchiaio di acqua e spennellatelo sulle superfici delle due trecce; spargete i semini di sesamo sulla treccia cioccolato e pistacchio e i semini di papavero su quella uvetta e scorzette di arance.



Infornate in forno già caldo per circa  20 minuti.



SHABBAT SHALOM a tutti,

                                 Flavia
                                                  


English version

This month the MTchallenge is about the Shabbat Sweet Bread, I didn’t know this recipe and I have to say that’s easy and above all very very good.
In the challenge we were free to fill the bread with every kind of Kosher ingredients , without using any milk and derivates …..
I prepared and bake it yesterday , as tradition needs , to be eaten on Saturday.
I like this ritual tradition because is about a table, a family a UNION .

 Shabbat Shalom, 
                                      Flavia







THE SWEET SHABBAT BREAD


for two filled braids :

4 cups all purpose flour
2  medium eggs
½  cup of sugar
1 Tbspof yeast
½ cup of warm water
½ cup of extra virgin olive oil
2 tps of salt
one egg yolk
a tablespoon of water
sesame seeds and poppy

For first filling :
½ cup of raisin
½ cup orange candied zest

For second filling:
Extra dark chocolate morsels
½ cup finely chopped pistachios


First of all and most importantly, sift the flour.
Dissolve yeast in warm water with a teaspoon of sugar and let stand for ten minutes until the lather. In a mixer mix the flour, salt and sugar and pour in the yeast and begin to knead, then pour the oil and finally the eggs, one by one, until their incorporation. Work until the dough comes off perfectly from the bowl, leaving it clean.
Let rise for at least two hours, then, deflate the dough and cut it into two equal parts. Then cut each of the three parts.
Roll out on a floured surface each side about 14” inches long and 6” inches wide. Sprinkle raisins and orange candied zest on three parts.
Make the same with the other three pieces of dough and fill them with extra dark chocolate morsels and finely chopped pistachios.
Then roll them over the length, so as to obtain three "sausages".
Join us at one end and begin to weave.
Repeat for the second loaf. Lay the braids on a greased baking sheet with oil. Let them rest for two hours.
Beat the egg yolk with a tablespoon of water and brush it on the surface, sprinkle with sesame seeds or poppy.
Bake in preheated oven at 400 °F and for about 15-20 minutes.