Certo che ci voleva l’MTC di settembre per scoprire che non ho mai mangiato una vera Pasqualina DOC genovese, a questo rimedierò sicuramente la prossima volta che tornerò a Genova e anzi con la scusa oltre ad incontrare Ale e Dani, obbligherò la Vitto (come la chiamiamo tutti con affetto) la vincitrice dell’MTC di questo mese a farmene una di suo pugno J.
La rivelazione è stato l’impasto, gustosissimo, facile da fare e da grandi soddisfazioni. Come prima volta non mi sono discostata troppo dalla versione originale, perché tendenzialmente le prime volte voglio capire come si fa e poi mi lascio andare alla fantasia (infatti ho già pronta la mia versione prossima ventura).
Non ho trovato la Prescinseua ovviamente, perciò ho ripiegato con lo Stracchino, poi avendo ospiti a cena , ho deciso di servire la Pasqulina come antipastino, e quindi essendo seduti a tavola l’ho “ridotta” a mini Pasqualine e a quel punto un uovo intero per pezzo sarebbe stato troppo, così ho sbattuto l’uovo e l’ho utilizzato “porzionato”.
Per tutto il resto sono stata fedele all’originale e ora che conosco tutto il procedimento fino al risultato mi sento pronta per farne ancora.
Per la pasta:
300 gr di farina Manitoba
30 gr di olio
½ bicchiere di vino bianco secco
circa ½ bicchiere di acqua
sale
Impastate la farina con il sale, l’olio, il vino bianco e l’acqua (in totale i liquidi dovrebbero essere circa 150 ml, giusto per ottenere un impasto molto morbido , ma non appiccicoso).
Dividete l’impasto in 5 palline e fate riposare coperta almeno 1 ora, meglio 2, questo passaggio renderà l’impasto morbidissimoe facile da stendere.
Per il ripieno:
Per il ripieno:
500 gr di bietole fresche
1 cucchiaio di olio EVO
Maggiorana
½ cipolla piccola tritata
200 gr di stracchino (io qui la Prescinseua proprio non la trovo)
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano
2 uova
Sale e pepe
Pulite le bietole, togliendo quasi tutta la parte del gambo, tagliatele a striscette e saltatele in padella con olio e.v.o. , la maggiorana maggiorana e la cipolla tritata. Deve asciugarsi bene l’umidità. Lasciate raffreddare.
In una ciotola lavorate lo stracchino il Parmigiano Reggiano grattugiato, un pizzico abbondante di maggiorana, sale e pepe.
Stendete una pallina in una sfoglia sottile e con un coppa pasta ricavateci 10 cerchi con cui fodererete il fondo e le pareti di 10 mini teglie tonde (diametro 7 cm) unte d’olio facendole un poco debordare (ungete anche il bordo delle teglie altrimenti la pasta si strapperà quando dovrete arrotolarla) Ungete la pasta di olio con il pennello e stendete la seconda sfoglia. Versate dentro le bietole, sopra il composto di formaggio. Sbattete le due uova .
Poi con il dorso di un cucchiaino fate 1 incavo e versateci l’uovo sbattuto; salate e pepate e versate un filino d’olio su ognuno. Le altre 3 sfoglie devono essere tirate sottilissime e non devono assolutamente avere buchi; io al contrario di Vittoria prima le ho stese e allargate con i pugni e poi mi sono aiutata con il mattarello , stando molto attenta a non bucare la sfoglia, perché tende a strapparsi.
Tirate la prima delle tre sfoglie e coprire il ripieno facendo debordare la sfoglia di lato. Ungete bene la superficie con un pennello o con le dita delicatamente . Appoggiate la seconda sfoglia, ungete bene, appoggiate al bordo una cannuccia per soffiare aria fra uno strato e l’altro di pasta del coperchio, appoggiate l’ultima sfoglia e ungete anche questa molto bene. A questo punto arrotolate il bordo a cordoncino (se è troppo tagliarne una parte con le forbici).
Quando è ben gonfia come un palloncino togliete rapidissime la cannuccia e sigillate l’apertura.
Infornare a 180° per 20-25 minuti o fino a doratura della pasta.
Appena tolta dal forno spennellate delicatissimamente di olio. Raffreddandosi la pasta si ammorbidirà e, se l’avrete fatta abbastanza sottile, scenderà come un velo!
Quando è ben gonfia come un palloncino togliete rapidissime la cannuccia e sigillate l’apertura.
Infornare a 180° per 20-25 minuti o fino a doratura della pasta.
Appena tolta dal forno spennellate delicatissimamente di olio. Raffreddandosi la pasta si ammorbidirà e, se l’avrete fatta abbastanza sottile, scenderà come un velo!
Pasqualina from Genova is a typical salted veggy cake, it seems difficult to do, but you need just a bit of time, but result is so success full that it could be a “must” in your kitchen.
The original is filled with a typical cheese from Genova, impossible to find it out of Genova, so I changed it with another creamy cheese.
Now that I know how to make it, I’m going to use this dough with other vegetables and I’m sure they will be delicious.
PASQUALINA MINI CAKES
For the dough:
2 ½ cups of bread flour
2 Tbsp EVO oil
¼ cup of dry white wine
¼ cup of water
salt
Mix the flour with the salt, extra virgin olive oil, white wine and water (total liquids should be about , just ½ cup get a dough very soft, but not sticky).
Divide the dough into 5 balls and let rest covered at least 1 hour, preferably 2, this step will make the dough really soft and easy to spread.
For the filling:
3 cups of fresh chards
1 tablespoon oil EVO
Marjoram
½ small onion, chopped
200 grams of soft cheese (I used Stracchino cheese)
2 tablespoons grated Parmigiano Reggiano
2 eggs
Salt and pepper
Peel the chards, removing almost all part of the stem, cut into strips and sauté in a pan with EVO oil , marjoram and chopped onion. Moisture to dry thoroughly. Let cool.
In a bowl mix the soft cheese, Parmigiano Reggiano cheese, a pinch of marjoram, salt and pepper.
Roll a dough ball into a thin sheet and make 10 circles and put one circle in the bottom of 10 mini pans round (diameter 7 cm) greased with oil making them a little overboard (also anoint the edge of the pan otherwise the dough will tear when you roll it) Grease the dough with the oil using a brush and roll out the second sheet. Pour in the chard and the cheese mixture. Beat the two eggs.
Then with the back of a spoon make one notch and pour a spoon of beaten egg , salt and pepper and pour some oil on each one. The other 3 sheets must be pulled thin and must not have holes.
Pull the first of the three layers and cover the filling by overflowing the dough to the side. Grease the surface with a brush or your fingers gently. Lay the second pastry, anoint well, resting on the edge of a straw to blow air between one layer and another of dough of the lid, resting the last puff and anoint also this very well. At this point, rolled edge in string (if it is too cut off a part with scissors).
When well inflates like a balloon rapid remove the straw and seal the opening.
Bake at 350 °F for 20-25 minutes or until golden brown.
Just removed from the oven brush oil. Cooling the dough will soften, and if you have made thin enough, will fall like a veil!
It’s easier to make it than to read this recipe, I know…..enjoy!!!
Che carine! Forse avresti potuto usare delle uova di quaglia, per mantenere l'effetto uovo intero.
RispondiEliminadeliziosi...complimenti
RispondiEliminache belle queste pasqualine...e che bel reportage....non so se riusciròa farlo anche io
RispondiEliminaThis looks so delicious! I'm hoping my comment goes through. Sometimes it won't.
RispondiEliminaBest,
Bonnie
bella l'idea di farle mini, per me micidiale però perchè me ne mangerei dieci!!
RispondiEliminafinalmente ho scoperto il modo per convincerti a venire a Genova :-) metto subito sotto la Vitto e se mai dovessi darci buca anche stavolta, avrò qualche quintale di pasqualina con cui consolarmi!
RispondiEliminaSeriamente: hai scelto l'approccio migliore, quello che seguirei io se ci si dovesse sfidare su un piatto di tradizione. Prima, provo l'originale e poi faccio le mie variazioni. E' un approccio serio, che arricchisce immensamente- e te lo dice una che ha provato paste alla norma, risi e bisi, conigli alla cacciatora, polpette svedesi, torte di mele americane... praticamente tutto :-) imparando tantissimo, ogni volta.
Le monoporzioni confermano quello che ormai è un assioma- e cioè che il resto del mondo, ha mani in pelle ed ossa. Le tue son d'oro, e pure finissimo!
grazie!
ale
Tesoro, sei bravissima as usual!
RispondiEliminaMi piace leggere che anche per te è stata una piacevole scoperta...grande Vitto e grandissimo l'MTC.
RispondiEliminaciao loredana
Ma daii neanche io le ho mai assaggiate e devo rimediare praticamente SUBITO. Domani mi sa che le provo però niente biete e stracchino...mi tocca comprarli :D
RispondiEliminaBrava EliFla ;D
davvero molto carine e mi sembrano ottime!! bravissima :)
RispondiEliminaBelle, belle, belle...quella foto con le sfoglie gonfie è da manuale...brava Fla!
RispondiEliminaCiao! in versione mono, questa pasqualina allo stracchino risulta ancora più invitante! tutta da gustare ognuno per sè!
RispondiEliminaun bacione
Monoporzione queste pasqualine sono ancora più golose e gustose...mi sa che le provo prestissimo!!! Baci,Imma
RispondiEliminaVery pretty! That does look like a very nice, soft dough to work with:@)
RispondiEliminaChe pazienza Fla!! Gia' farne una per me e' stata 'na faticaccia, anche se divertente. Ma ormai lo sappiamo: tu sei unica!!
RispondiEliminaBrava Flavia, ci mancavi!!!!
RispondiEliminaBella idea le monoporzioni (ci ho pensato anch'io ma... non so se riuscirò a realizzarle!)
Mi fai sapere se vieni *al nord*... potrei venirti incontro!
Baci
Nora
Cioè, tu hai gonfiato tutte le mini tortine con la cannuccia? Una ad una? Ma sei una grande! :-D
RispondiEliminaFlavia sei una cesellatrice!!!! Che pazienza e che risultato!
RispondiEliminaDavvero notevole la soluzione dell'ovetto sbattuto.
Ma come mai l'impasto si bucava? troppo morbido? poco glutine?
A me è successo perchè aveva riposato troppo tempo e troppo al caldo e si sfaldava come una rete. Praticaente aveva collassato!
In quel caso reimpastarlo e farlo riposare un'ora potrebbe aiutare.
Vitto
Sono sconvolta, ma guarda come sei riuscita a farle gonfiare ?! Bravissima, anche l'idea monoporzione mi piace :)
RispondiEliminaMa che carine così piccoline!! Mi piacciono un sacco!!!
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