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“un rito familiare,
anzitutto, e un rito collettivo, nei giorni di festa, nei quali il cibo espleta
ancor di più la sua funzione di strumento di appartenenza- ad un popolo, ad un
progetto, ad una storia di salvezza” ( cit. Menuturistico)
Un intreccio ,
legato, unito, sentito , ricoperto di semini che di base sono il simbolo della vita stessa , ripieni
di dolcezza, sapore, forza come tutti noi vorremmo le nostre vite fossero.
Un rito, il Sabato,
che non si è perso nei secoli, nella globalizzazione, nel superfluo, come invece
per molti di noi si è perso il rito della Domenica. In questa mattina di Sabato
penso a quante mani si riempiranno dello stesso rito, dello stesso gusto, degli
stessi ricordi, oggi durante questa giornata so anche che tanti MTC Addicted
impasteranno,inforneranno, mangeranno e si delizieranno con questa ricetta che
Eleonora, vincitrice di Settembre, ci ha regalato.
Conoscevo poco la
cucina Kosher, ma grazie al Pane Dolce dello Shabbat ho avuto modo di capire il
Kasherùt, le regole della cucina Kosher,e soprattutto le motivazioni del perché per esempio il sabato, il
giorno della carne , non si mangia latte , latticini e derivati: non mangiare
il figlio nel latte della madre, o qualcosa di simile, che mi è rimasto ben
impresso.
Veniamo alla sfida…..
tutto parte dalla condivisione, così com’è il Pan Dolce dello Shabbat, che non è da confondere e neanche da chiamare Challah , tutto parte dalla
famiglia, dall’ amicizia, dal sentirsi vicini a chi si ama anche se è lontano. Tramite il Blog ho avuto la fortuna di
conoscere tante persone, con le quali più o meno ho avviato meravigliose amicizie,spesso
importanti, con alcune mi vedo costantemente ogni settimana, le nostre famiglie
si frequentano, con altre anche se sono solo contatti via mail, chat, internet,
le sento sempre vicine, con altre nonostante i km che ci separano siano tanti è un rapporto
quotidiano, come con Eleonora, che mi spesso mi dà le spiegazioni che desidero
avere sulla sua Religione…. E poi comunque sono stata anche in Marocco a
trovarla…quindi so in quale cucina, su quale tavolo, con quali volti oggi
lei mangerà il suo Pan Dolce dello
Shabbat.
Si parlava della
condivisione e ho pensato che questo fosse il momento con la ricetta giusta per
fare riprendere ad una cara amica, che per me è una sorellina minore a cui
voglio molto bene, un po’ la goliardia che c’è dietro all’MTC…. Non sono stati
mesi semplici per lei e la ringrazio per avermi permesso di esserle vicino, di
poterle fare forza, allo stesso modo in cui so per certo lei avrebbe fatto con
me.
Pensare che ieri,venerdì dopo il tramonto , come il rituale Ebraico chiede sia fatto, io nella
mia cucina e lei nella sua abbiamo
svolto a mano gli stessi gesti, con gli stessi ingredienti…mi ha fatto sentire
bene…. E questa sfida la vogliamo affrontare insieme … stamattina la nostra
colazione sarà la stessa , seppur in case diverse con volti e presenze
diverse…. E questo mi fa bene al cuore come so fa tanto bene anche al suo.
Con questa ricetta
del PANE DOLCE DELLO SHABBAT con cioccolato extra fondente (senza tracce di latte, lattosio e derivati)e pistacchio di Bronte, uvetta Sultanina e scorzette di arancia
partecipo all’MTC di Ottobre 2012
insieme a Francesca di UN GIRO IN CUCINA
IL PAN DOLCE DELLO
SHABBAT
(con gocce di cioccolato extra fondente e pistacchi di Bronte / uvetta Sultanina e scorzette di arancia)
(con gocce di cioccolato extra fondente e pistacchi di Bronte / uvetta Sultanina e scorzette di arancia)
per due trecce ripiene:
500 gr di farina 0
2 uova medie ( circa 60-62gr con il guscio)
100 gr di zucchero
20 gr di lievito di birra
125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio extravergine d'oliva
10 gr di sale
2 uova medie ( circa 60-62gr con il guscio)
20 gr di lievito di birra
125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio extravergine d'oliva
10 gr di sale
un tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
semi di sesamo e papavero
un cucchiaio di acqua
semi di sesamo e papavero
PRIMO RIPIENO
50gr di uva Sultanina (ammollata in acqua 10-15 minuti )
50 gr scorzette di arancia
candita
SECONDO RIPIENO
50 Gocce di cioccolato
extra fondente (non contengono tracce di latte
75 gr pistacchi di BRONTE finemente
tritati
La ricetta che abbiamo seguito ( a parte la scelta dei ripieni) è la stessa di Eleonora, come da regolamento MTC, ma avendo eseguito tutto il passaggio a mano ci saranno dei passaggi sull’esecuzione diversi. Ci piaceva l'idea di non usare la planetaria, per sentire l'impasto...per pensare di lavorare come hanno fatto per secoli altre donne .
Prima di tutto e importantissimo, setacciare la farina
e pesare e preparare tutti gli ingredienti.
Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida
insieme a un cucchiaino di zucchero e fate riposare una decina di minuti fino a
far formare una schiuma.
In una ciotola mischiate la farina, il sale e lo zucchero e versateci il lievito sciolto nell’acqua (vedrete che farà una schiuma quando lo versate) e cominciate ad impastare
, versate poi l'olio
e per ultimo un uovo alla volta ,amalgamate bene a mano gli ingredienti, vedrete che l’impasto risulterà molto appiccicoso e grumoso, niente panico è normale .
A questo punto spolverate un po’ di
farina su un piano di lavoro, procuratevi due spatole e rovesciate l’impasto
sul piano di lavoro.
Ora sarà un momento si sfogo perché con
l’aiuto delle due spatole staccherete l’impasto e lo sbatterete sul piano di
lavoro, dovrete fare questa operazione (praticamente le mani inizialmente non
toccheranno l’impasto, ci penseranno le spatole a staccare e tenere unito l’impasto
e a mantenere il piano di lavoro pulito), raccogliete l’impasto , lo alzate e lo sbattete dall’ alto , con forza, dovete sentire il BOTTO, tranquilli,
pensate a qualcosa che vi fa arrabbiare e sfogatevi così J .
Dopo una decina di “botte” vedrete che l’impasto cambia la consistenza, questo perché con questi passaggi si sta rilasciando il glutine che è quello che rende l’impasto unito e liscio.
Ora potrete usare una sola spatola per staccare l’impasto dal piano di lavoro, che così rimane pulito, lo prendete con la mano libera e giù con forza lanciatelo sul piano di lavoro, è un’operazione che a seconda della forza che ci mettete richiederà 5- massimo10 minuti, ma il risultato sarà un impasto, morbido, liscio, unito e non più appiccicoso.
Spolverate un velo di farina in una ciotola, metteteci dentro l’impasto a lievitare per due ore. Noi abbiamo coperto la ciotola con un canovaccio di cotone e abbiamo messo a riposare nel forno spento, per evitare che nell’arco delle due ore ci fossero cambi di temperatura.
Dopo una decina di “botte” vedrete che l’impasto cambia la consistenza, questo perché con questi passaggi si sta rilasciando il glutine che è quello che rende l’impasto unito e liscio.
Ora potrete usare una sola spatola per staccare l’impasto dal piano di lavoro, che così rimane pulito, lo prendete con la mano libera e giù con forza lanciatelo sul piano di lavoro, è un’operazione che a seconda della forza che ci mettete richiederà 5- massimo10 minuti, ma il risultato sarà un impasto, morbido, liscio, unito e non più appiccicoso.
Spolverate un velo di farina in una ciotola, metteteci dentro l’impasto a lievitare per due ore. Noi abbiamo coperto la ciotola con un canovaccio di cotone e abbiamo messo a riposare nel forno spento, per evitare che nell’arco delle due ore ci fossero cambi di temperatura.
Passate due ore sgonfiate l'impasto sul piano di lavoro infarinato
leggermente e tagliatelo in due parti uguali. Poi tagliate ognuna delle parti in tre pezzi.
Stendete sul un piano infarinato ognuna delle parti lunghe circa 35 centimetri e larghe 15.
Spargete l'uva Sultanina con le scorzette di arancia candite sulle tre parti.
Arrotolate
ogni striscia di pasta sulla lunghezza, in modo da ottenere tre lungi
"salsicciotti".
Uniteli
da un capo e cominciate a fare una treccia .
Ripetete l'operazione per la seconda treccia, utilizzando il cioccolato e i pistacchi tritati.
Ripetete l'operazione per la seconda treccia, utilizzando il cioccolato e i pistacchi tritati.
Foderate una placca del forno con carta
forno, ungetela con olio EVO e Adagiate le due trecce.
Lasciate lievitare ancora due ore, noi abbiamo fatto questo passaggio sempre nel forno . Passate le due ore levate le trecce in lievitazione dal forno e accendete il forno a 200°C statico e sbattete il tuorlo d'uovo con un cucchiaio di acqua e spennellatelo sulle superfici delle due trecce; spargete i semini di sesamo sulla treccia cioccolato e pistacchio e i semini di papavero su quella uvetta e scorzette di arance.
Lasciate lievitare ancora due ore, noi abbiamo fatto questo passaggio sempre nel forno . Passate le due ore levate le trecce in lievitazione dal forno e accendete il forno a 200°C statico e sbattete il tuorlo d'uovo con un cucchiaio di acqua e spennellatelo sulle superfici delle due trecce; spargete i semini di sesamo sulla treccia cioccolato e pistacchio e i semini di papavero su quella uvetta e scorzette di arance.
Infornate
in forno già caldo per circa 20 minuti.
SHABBAT SHALOM a tutti,
This month the MTchallenge is about the
Shabbat Sweet Bread, I didn’t know this recipe and I have to say that’s easy
and above all very very good.
In the challenge we were free to fill
the bread with every kind of Kosher ingredients , without using any milk and
derivates …..
I prepared and bake it yesterday , as
tradition needs , to be eaten on Saturday.
I like this ritual tradition because
is about a table, a family a UNION .
Shabbat Shalom,
THE SWEET SHABBAT BREAD
for two filled braids :
4 cups all purpose flour
2 medium eggs
½ cup of sugar
1 Tbspof yeast
½ cup of warm water
½ cup of extra virgin olive oil
2 tps of salt
one egg yolk
a tablespoon of water
sesame seeds and poppy
For first filling :
½ cup of raisin
½ cup orange candied zest
For second filling:
Extra dark chocolate morsels
½ cup finely chopped pistachios
First of all and most importantly, sift the flour.
Dissolve yeast in warm water with a teaspoon of sugar and let stand for ten
minutes until the lather. In a mixer mix the flour, salt and sugar and pour in
the yeast and begin to knead, then pour the oil and finally the eggs, one by
one, until their incorporation. Work until the dough comes off perfectly from
the bowl, leaving it clean.
Let rise for at least two hours, then, deflate the dough and cut it into
two equal parts. Then cut each of the three parts.
Roll out on a floured surface each side about 14” inches long and 6” inches
wide. Sprinkle raisins and orange candied zest on three parts.
Make the same with the other three pieces of dough and fill them with extra
dark chocolate morsels and finely chopped pistachios.
Then roll them over the length, so as to obtain three "sausages".
Join us at one end and begin to weave.
Repeat for the second loaf. Lay the braids on a greased baking sheet with
oil. Let them rest for two hours.
Beat the egg yolk with a tablespoon of water and brush it on the surface,
sprinkle with sesame seeds or poppy.
Bake in preheated oven at 400 °F and for about 15-20 minutes.
Qui non si intreccia solo il pane, ma anche il sentimento...Bellissimo post, Flavia. E bellissimi anche i tuoi pani!
RispondiEliminaLeggere il tuo post mi ha fatto venire le farfalle nello stomaco...bellissimo!
RispondiEliminaE ammetto di non aver studiato abbastanza, non sapevo il perché del divieto di utilizzare il latte il sabato! Mea culpa!
Complimenti anche per la ricetta: cioccolato-arancia-uvetta è la mia combinazione preferita...non ti dico le scorpacciate che mi faccio (e puntualizzo che non sono amante della cioccolata, ma quando ce vò ce vò! :P )
Shabbat shalom!
lo definirei un post..."mitico" e, dunque, anche tu de "un mito"! :-)
RispondiEliminameravigliose!
RispondiEliminaleggo e rileggo e scopro, anzi no, ho la conferma di quanto sia fortunata ad averti come amica. Mi hai fatto emozionare fino alle lacrime, frase dopo frase, parola dopo parola...che la ricetta passa quasi in secondo piano.
RispondiEliminaGrazie. grazie anche di aver impastato a mano, un ennesimo atto d'amore che sapevo sarebbe arrivato da te e grazie di aver usato tra gli ingredienti i miei amati pistacchi. ti voglio bene. anzi, di più.
Questo si che si chiama ripieno! Fantastico!!!
RispondiEliminaFlavia, questo mese è stato bello entrare in punta di piedi in una tradizione , per me, sconosciuta, che mi ha unito idealmente a tutte le partecipanti all'MTC, ma anche a chi per credo, per scelta, per tradizione, rinnova ogni venerdì gestyi antichi.
RispondiEliminaSu quei ripieni potrei anche svenire!!...e la lista si allunga!
ciao loredana
Penso che questo sia il più bel post che tu abbia mai scritto, mi sono commossa fino alle lacrime!
RispondiEliminaTi abbraccio forte forte
Ale
Looks delicious! Will try the recipe tomorrow!
RispondiEliminaTesoro, non sai quanto condivida il tuo post, quanto è bello aver conosciuto persone che altrimenti non avrei mi conosciuto e aver intrapreso delle relazioni importanti (come la nostra e la vostra) che altrimenti mai e poi mai ci sarebbero state. E come è bello che tante tradizioni diverse e simili allo stesso tempo si intreccino, si conoscano e si fondano per dare vita ad una nuova tradizione, la nostra, scritta in queste pagine nell'etere!
RispondiEliminaUn enorme bacio, a te che sei più che mia cognata! :DDD
di persone straordinarie, in questa vita, ne ho conosciute tante. Ma stasera, nessuna eguaglia te. Non sai il bene che ti voglio- e quello che ti meriti
RispondiEliminaale
ma lo sai che a leggerti su FB ero convinta che fossi ebrea anche tu?!?! te lo giuro! ti leggevo così esperta e partecipo. e invece niente? guarda che però eri perfetta.
RispondiEliminaa parte le sciocchezze, mi piace l'idea del pane dolce del sabato condiviso, è proprio nello spirito. e mi piacciono proprio anche i vostri ripieni, tutti e due.
e mi piace il passo-passo.
facevo prima a dire
"ma che bella ricetta!" ma vuoi mettere la soddisfazione di farla un po' più lunga?
mmmm che ripieni golosi che hai deciso di usare :)
RispondiEliminaChe buoni questi pani con questi ripieni, e che bello farlo in due!
RispondiEliminasei speciale:)
RispondiEliminaAnch'io grazie a questo mtc, ho scoperto tanto, regole ed usanze a me sconosciute, quindi capisco le tue parole. Ottime entrambi le versioni, mi hai fregato :), l'idea del fondente/pistacchio, che se mi gira provo ugualmente, bacio.
RispondiEliminaMa che meraviglia Flavia!!!!
RispondiEliminati amo lo posso dire?..lo dico....
RispondiEliminacom'è questo pane dolce vi ha fatto fare a tutti dei post e dei pani stupendi? davvero bello! Complimenti e grazie della dritta sullo sbattacchiamento...han davvero cambiato faccia dopo che mi hai insegnato! Grazie
RispondiEliminaLi ho letti tutti e due i vostri post... e le parole che posso scrivere sono piccola cosa.
RispondiEliminaUna grandissima cosa invece e' il senso che hai dell'amicizia, morbida, confortante e profumata come il VOSTRO pane!
Sei una grande!
Nora
EliFla....sai che sto commentando generalmente poco per mancanza di tempo, ma come fare a non seguire questi post legati a questo pane? E come fare a non essere piú contenti e sereni sapendo che al mondo ci sono persone che fanno il pane a mano e condividono lo spirito di Shabbat ..come fare...grazie.
RispondiEliminaSono felice di averti conosciuta, perchè adesso, mentre leggo le tue bellissime parole, posso immaginare il tuo viso e il tuo sorriso e mi sento fortunata! :-)
RispondiEliminai ripieni che hai scelto sono assolutamente golosi!!!
RispondiEliminaMa perché, perché, perché tutte le trecce mi sembrano più belle delle mie? E perché le tue sono le più belle di tutte? :-)))))
RispondiEliminaChe bel post, che bel pane e chissà che profumo nella tua cucina un abbraccio cara
RispondiEliminasono cosi fiere ed orgoliosa di avere un'amica come te, con un cuore grande grande grande, che hai sempre le parole giuste nel momento del bisogno.... ed io lo so che ci sei sempre tvtb
RispondiElimina